Mondiali 1986: un clamoroso cambio assegnazione in corsa

Mondiali 1986: un clamoroso cambio assegnazione in corsa

Luglio 9, 2020 0 Di Luca Sisto

L’assegnazione dei Mondiali 1986, prevista per la Colombia, fu infine declinata dal Paese sudamericano e la FIFA dirottò sul Messico.

 

L’Italia è da poco diventata campione del mondo a Spagna ’82, quando la FIFA dà appuntamento ai Mondiali in Colombia, quattro anni più tardi.

Ma questo raffazzonato logo, nella foto copertina, è tutto ciò che resta dell’organizzazione colombiana dei Mondiali 1986.
Joao Havelange, deus ex machina brasiliano della Fifa dal ’74 al ’98, aveva sapientemente pilotato l’assegnazione terzomondista sin dal suo insediamento.

Purtroppo la Colombia non fece alcuno sforzo per adeguarsi agli standard richiesti dalla FIFA.
Nel 1983, in un momento di crisi politica nazionale, con lo spettro del narcotraffico e della guerra civile, il governo colombiano fu costretto a rifiutare l’assegnazione:

“Gabriel Garcia Marquez sarà uno spot sufficiente per la Colombia…i Mondiali dovevano servire alla nostra nazione, non viceversa”.

Il presidente colombiano Belisario Betancur Cuartas

La FIFA dirottò l’edizione in Messico, che bissò a soli 16 anni di distanza dai meravigliosi mondiali del ’70. Lo sgarro agli Usa fu notevole, ma con la promessa di una futura organizzazione in breve tempo.
La prima edizione a 24 squadre, con 6 gironi e ripescaggio delle 4 migliori terze, subì un nuovo tremendo scossone nel settembre 1985. Un mega terremoto sconvolse il Messico causando oltre 10000 vittime e danni ingenti agli edifici, coperti con un’iniezione di denaro da 2 mld di dollari.

I Mondiali erano salvi. Ora si aspettava solo che Maradona, Zico, Platini, Sanchez e Rummenigge calcassero i verdi prati degli stadi, con l’enorme Azteca da 116000 posti a fare da teatro per i match clou.