Taribo West side story: un nigeriano in missione a Milano
Giugno 8, 2020Taribo West ha una storia del tutto particolare. Oggi, dopo una lunga carriera spesa soprattutto nella fila dell’Inter, il nigeriano è a Milano come predicatore e ha una “sua” chiesa.
Taribo West è uno dei calciatori più riconoscibili degli anni Novanta e primi Duemila. Grazie alle sue treccine verdi, raccolte sulla pelata, ha conquistato le simpatie dei tifosi nigeriani, interisti e di tanti appassionati.
Prima di diventare campione olimpico con la Nigeria nel ’96 da pilastro dell’Auxerre, guadagnandosi la chiamata dell’Inter, con cui vincerà la Coppa Uefa al fianco di Ronaldo, Zanetti, Djorkaeff e compagnia, West ha però avuto un’infanzia piuttosto complessa.
Trasferitosi da ragazzo dalla nativa Port Harcourt alla megalopoli Lagos, ha sperimentato suo malgrado il linguaggio e le azioni delle gang della zona. Dopo un furto, fu intercettato insieme ad un amico da una gang rivale. Riuscì a scappare col malloppo, mentre l’amico fu pugnalato a morte. Fu questo episodio a indirizzarlo verso una maggiore dedizione al calcio, dove l’eterno allenatore dell’Auxerre Guy Roux scommise su di lui, dandogli la chance europea che sognava per scappare da una vita di fame.
Taribo West: da calciatore a predicatore
A fine carriera, però, i demoni di West sono tornati a trovarlo. Taribo ha raccontato che durante la sua esperienza calcistica, alla vigilia di ogni partita, praticava riti magici per tenere lontano il malocchio. Erano gli stregoni africani dell’hinterland milanese a fornirgli i tools propedeutici ai suoi rituali. In Africa e in diverse zone dell’America Latina, come abbiamo già avuto modo di vedere, religione, superstizione e riti pagani tendono a fondersi in un melting pot, che è storicamente alla base delle pratiche di accettazione delle religioni dei popoli nativi.
I missionari cristiani in America Latina e Africa, e i colonizzatori musulmani, hanno da sempre, se non incoraggiato, quantomeno permesso il fondersi di pratiche rituali e credenze animiste all’interno della loro opera di evangelizzazione. L’incontro con la sorella, che era andata a trovarlo a Milano, è stato però decisivo nel percorso di rieducazione culturale di West. L’ex difensore nigeriano, ha dichiarato che la sorella, cristiana evangelica, aveva percepito sul ciglio di casa dei demoni presenti all’interno dell’abitazione. Un cane bianco e un cane nero in lotta per l’anima del fratello.
West, fidandosi di lei, decide di intraprendere un percorso religioso del tutto nuovo insieme a lei. Da questo percorso nasce la sua attività pastorale evangelica, che da Milano si è diffusa nella nativa Nigeria attraverso la sua associazione, Shelter in the Storm Miracle Ministries of all Nations.
I suoi sermoni sia al chiuso che all’aperto sono ormai ben noti fra i seguaci. West sembra aver finalmente firmato un trattato di pace definitivo con la sua personalissima guerra spirituale.
Immagine di copertina tratta da gol24.pl