Francesco Totti, l’ultimo Imperatore di Roma

Francesco Totti, l’ultimo Imperatore di Roma

Luglio 1, 2020 2 Di Alessandro Amodio

Nel 476 D.C. la deposizione di Romolo Augustolo da parte dei Barbari, con Odoacre, sancì la fine dell’impero romano d’Occidente e il dominio di Roma sul mondo dopo più di 1000 anni. Esattamente 1500 anni dopo, Roma ha dato i natali ad un nuovo imperatore di “stirpe” romana anche se dalle origini plebee e non patrizie.

Il nome Francesco Totti non si può non accostarlo alla Roma e a Roma. Una carriera irripetibile, pur se con un palmares non proporzionato al talento, l’amore viscerale fra Totti e Roma va oltre il calcio e oltre i trofei. Ha preferito diventare una leggenda in casa propria piuttosto che un grande campione girovagando l’Europa. Alla faccia di chi diceva “Nemo propheta in patria”: Esordio in Serie A a 16 anni, a 22 ne era già il capitano, a 24 anni lo Scudetto.

Ha battuto tantissimi record e tutti sempre e solo con una maglia, quella della Roma. Ha reinventato il suo ruolo, passando dall’essere fantasista a centravanti fulcro del gioco: questa sua versatilità gli ha consentito di allungare la carriera fino alla soglia dei 40 anni. Il 28 maggio 2017, fra le lacrime sue e della gente, non solo dei tifosi della Roma, annuncia il suo ritiro da calciatore, mettendo fine a una delle carriere più belle ed affascinanti della storia del calcio.
In un mondo globalizzato e interscambiabile lui è rimasto lì a casa sua, vicino alla sua famiglia e alla sua gente, anteponendo il legame con la propria terra a qualche coppa o a qualche scudetto in più.