Eiji Kawashima: il Samurai

Eiji Kawashima: il Samurai

Luglio 1, 2020 0 Di Luca Sisto

Considerato il più forte portiere nipponico di sempre, è ancora in attività a 37 anni, con lo Strasburgo in Francia.

Nella sua lunga carriera europea e nazionale, è stato più volte vittima di razzismo, a causa delle ricadute globali dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima, una città che ha una certa assonanza col suo cognome.

Gli è capitato in Belgio durante la sua militanza con il Lierse. Quando ha avuto alle spalle i tifosi dell’Anversa in trasferta, questi hanno cominciato a cantare “Kawashima Fukushima”. Il ragazzo, in lacrime, ha minacciato di uscire dal campo e l’arbitro ha dovuto sospendere la partita.

Grazie alle sue prestazioni ai mondiali di Russia 2018, il Giappone ha sfiorato i quarti di finale, perdendo in una gara rocambolesca 3-2 (erano sopra di due gol) contro il Belgio.
Durante Giappone-Polonia è stato protagonista di grandi interventi. La televisione francese France 2 non ha avuto modo di dire di meglio che “quel portiere ha 4 mani”, chiaro ennesimo riferimento al disastro nucleare.