Jamie Vardy, la leggenda del Leicester che venne dal nulla

Jamie Vardy, la leggenda del Leicester che venne dal nulla

Luglio 7, 2020 0 Di Luca Sisto

I difficili inizi di carriera di Jamie Vardy, leggenda del Leicester. A suon di gol, passerà dallo Stocksbridge fino alla Premier.
Somewhere in Stocksbridge, South Yorkshire, 2007.
“Paul, dammene un altro…”
“Hey Jamie, questo è il quarto, è solo lunedì mattina e hai 20 anni bello…”
“Amico nessuno ti ha chiesto di fare il procuratore di calciatori falliti!”
“Senti stronzo, è già troppo che ti faccio ancora entrare nel mio cazzo di bar, dopo che hai fatto il culo a quel tipo!”
“Paul, adesso sei un poliziotto…? Stavo solo difendendo un amico. Sanno tutti come è andata!”
Un uomo sulla cinquantina, seduto al tavolo prossimo al bancone del bar, con voce roca e cadenza sbiascicata:
“Hey tu! Sì sì, tu, sei il pazzo di Sheffield?”
“E questo che cazzo vuole…”
“Ieri sera non ti ho visto al campo, come mai?”
Jamie si girò verso l’uomo “lo vedi questo? Ecco, hai capito…”
“Dai che tra un paio di mesi potrai giocare anche di sera…”
“Tra un paio di mesi non avrò più un lavoro e non avrò un futuro!”
“Non è che ci credessi più di tanto, Jamie.”
“Hey vecchio, ma tu che cazzo ne sai di me eh?”
“Amico, alla tua età giocavo al Rotheram, e facevo 40 gol a stagione. Ma avevo la metà della metà del tuo talento. Ti ho visto bello, tu non ci credi abbastanza. Sei troppo incazzato e poco concentrato. Ricordi il gol che hai sbagliato con l’Hednesford? Cazzo! A tre metri dalla porta! Quello è un errore da falliti, da Sunday League. Tu potresti giocare professionista, ma quando punti la porta, devi calciare come se la tua fottuta vita dipendesse da quel gol. Il tuo futuro è in quello stupido pallone. Credimi, so riconoscere un calciatore”.
A quelle parole Jamie tirò giù il quarto bicchiere di Jack. Erano le 08:55 in punto.
“Ascolta, io non so chi sei vecchio. Adesso esco da questo bar, e vado a fare l’unica cosa che posso fare, lavorare. Domenica prossima giochiamo di mattina. Passa al campo, ti offro una birra. Negli ultimi 4 mesi sei l’unico che ha avuto una buona parola per me. Anche se sei un vecchio stronzo ubriaco”.
La domenica successiva Jamie mise a segno 4 gol.
Dopo 6 mesi di regime restrittivo per rissa aggravata, poté finalmente sfilare via il braccialetto elettronico.
Chiuse la carriera allo Stocksbridge, la squadra di settima divisione con la quale era cresciuto dopo il taglio dalle giovanili delle Owls dello Sheffield United, la sua squadra del cuore, con 67 gol in 108 partite.
L’Halifax lo acquistò per 15000 sterline, salvando lo Stocksbridge dal fallimento.
Poi fu la volta del Fleetwood che gli permise di passare professionista.
Nel 2012 il Leicester lo acquistò per un milione di sterline, la cifra più alta mai pagata per un giocatore di quarta serie. Nessuno, neppure lui, avrebbe immaginato che, nel giro di 4 anni, il Leicester di Ranieri, Vardy, Mahrez, Kanté, avrebbe vinto la Premier League. A tutti gli effetti, oggi, Jamie Vardy è una leggenda del Leicester e della Premier League con oltre 100 reti realizzate.
Nel 2015 il proprietario dello Stocksbridge gli ha dedicato un’intera gradinata.
[Nella foto copertina, Jamie Vardy esulta con la maglia dello Stocksbridge P.S.]