L’eroe dei due mondi: Renato Cesarini fra Juventus, Italia e Argentina

L’eroe dei due mondi: Renato Cesarini fra Juventus, Italia e Argentina

Luglio 7, 2020 0 Di Luca Sisto

Renato Cesarini, la Juventus e la nazionale. Può essere considerato l’eroe dei due mondi. Una carriera divisa fra l’Italia e l’Argentina, diventando un’icona icona anche grazie ai gol nel finale di gara, ribattezzato “Zona Cesarini”.

Può un calciatore diventare icona di due mondi? Sì, se si chiama Renato Cesarini da Senigallia.
Nato l’11 aprile del 1906 da famiglia marchigiana che si trasferì a Buenos Aires quando Cesarini era ancora in fasce, iniziò la sua carriera di futbolista nel Chacarita Juniors, prima dell’avvento del professionismo.
Quando la Serie A divenne a girone unico, lo prese la Juventus e ne fece la punta di diamante della squadra che vinse 5 Scudetti di fila fra il ’31 e il ’35.

Cesarini giocò 11 partite con la nazionale segnando due gol, il più famoso dei quali al 90′ di Italia-Ungheria 3-2, giocata al Filadelfia di Torino il 13 dicembre 1931. La sua capacità di risolvere le gare nei minuti finali, fu all’origine della famosa Zona Cesarini, gergo che tutt’oggi viene utilizzato per indicare un gol decisivo segnato negli ultimi minuti di gioco.

Tornato in Argentina, apprese sotto il tecnico ungherese Emerico Hirschel i segreti del calcio ultra offensivo, all’origine del River de “La Maquina”. Insieme all’ex compagno Peucelle, diresse i Millionarios dal ’40 al ’42 vincendo due titoli. Contrariamente a quanto si pensi, “La Maquina”, ovvero l’attacco con 5 giocatori offensivi del River, composto da Moreno, Pedernera, Munoz, Labruna e Lousteau, giocò insieme solo 18 partite, sufficienti per entrare nella storia del calcio come la più grande “quinta” di tutti i tempi.

Cesarini tornò in serie A come direttore tecnico della Juventus dal ’46 al ’48 (due secondi posti dietro al Grande Torino) e, con allenatore Carlo Parola, dal ’59 al ’61, portandosi dietro un certo Omar Sivori, vinsero due Scudetti e una Coppa Italia.
Quando si parla di eroe dei due mondi, non si può non pensare a Renato Cesarini.