El Pocho Lavezzi: l’elettricista di Rosario che divenne idolo di Napoli

El Pocho Lavezzi: l’elettricista di Rosario che divenne idolo di Napoli

Luglio 7, 2020 0 Di Alessandro Amodio

Per la rubrica Lunedì Proletario, abbiamo immaginato una scenetta bilingue per raccontare El Pocho Lavezzi, l’elettricista che divenne idolo.

“Hola Pocholo como anda?”
“Una mierda hermanito. Ese puto entrenador me sacò de la cancha, mañana me salgo del equipo y dejo el futbol”
“Estas loco o què?”
“Y que no me llamen mas Pocholo! Mi perrito ya se fue”
“la puta madre! sos un tonto. Que vas a hacer ahora?”
“A trabajr con Diego”
“Vos…un electricista? Si no puedes cambiar una bombilla! Jajaja”
“Se se, que carajo hay que reir cabron!”
“Oye Eze, San Lorenzo te necesita, es Ciclòn o Europa! Vos puede sacar esa familia de la pobreza, sos un craque!”
“Yo que? Aburrido, estoy aburrido con el futbol, eso es!”
“No lo creo. Sos un futbolista, no te lo olvides”.
“Se se, como quieras”.

Traduzione

Ciao Pocholo come va?
Una merda amico mio. Ho litigato con quello stronzo del Mister e mi ha tolto dal campo. Domani lascio la squadra e abbandono il calcio.
Sei matto o cosa?
E che nessuno mi chiami più Pocholo, che il mio cane è morto da tempo ormai
Cazzo Pocholo, sei un cretino. E che farai?
Vado a lavorare con Diego.
Tu, un elettricista? Ma se non sai cambiare una lampadina!
Se se, che cazzo hai da ridere coglione!
Senti Eze, il San Lorenzo dicono abbia bisogno di te. O vai al Ciclon o vai in Europa. Tirerai fuori la tua famiglia da una condizione umile, sei forte!
Cosa? Mi sono rotto le palle di giocare a calcio
Non credo, tu sei un calciatore, non dimenticarlo.
Se Se, come dici tu.

Ezequiel El Pocho Lavezzi, fece l’elettricista per 3 mesi. Poi si convinse a tornare in campo. Prima di passare al Napoli, vinse un campionato con El Ciclon, la squadra di papa Francesco, che da allora è suo grande ammiratore.

di Alessandro Amodio (traduzione di Luca Sisto)