
Jack the Villan: il talento unico in Premier di Jack Grealish
Luglio 30, 2020Il talento di Jack Grealish sta venendo fuori sempre di più, per un calciatore che ha ormai conquistato anche la nazionale.
Nel centro-sud della Gran Bretagna, nella contea delle West Midlands, sorge un piccolo borgo di poco più di 90 mila abitanti, Solihull. Una cittadina tranquilla, famosa più che altro per la sede della Land Rover, oltre alla sede della federazione di atletica leggera del Regno Unito. Ecco, a circa 10 km di distanza in linea aerea dalla piccola cittadina troviamo il quartiere di Aston della città di Birmingham, dove ha sede l’Aston Villa, uno dei club più antichi ed affascinanti d’Inghilterra.
Se da quelle parti vi ritroverete un dizionario tra le mani, alla voce talento piuttosto che trovare una descrizione, troverete la foto di Jack Grealish. Figlio di Solihull, e di Karen e Kevin, Jack nasce a Birmingham in un 10 settembre di fine estate. Genitori super cattolici, di origini irlandesi, Jack è il primo di tre figli di una classica famiglia della middle class britannica. Dio, il fato, o chi per esso, mettono subito a dura prova la famiglia del piccolo Jack, che a soli 4 anni e mezzo conosce già il significato della morte, con la prematura scomparsa del suo piccolo fratellino.
Il piccolo Grealish deve dimostrare subito la sua forza e, del resto, quando sei figlio di una città operaia, impari da presto a doverti rimboccare le maniche, lottando tanto e lamentandoti poco, per riuscire ad ottenere qualcosa di più da quello che sembra offrirti l’eterno piattume della vita.
Pallone sotto il braccio e si va a giocare, il protagonista della nostra storia trova un grande alleato nel gioco del calcio. É proprio quest’ultimo il simbolo del riscatto. Nella famiglia di Jack tutti tifano Villans e ad ogni compleanno il regalo è sempre lo stesso: un biglietto per il Villa Park. Inoltre il bisnonno Bill Garraty ha indossato la maglietta dei Villans.
Insomma il colore del sangue di Jack più che rosso è color vino con qualche tinta di celeste. Basti pensare che a soli 5 anni il regalo richiesto nella famosa letterina a Babbo Natale non è di certo la play station, uscita da poco in commercio, bensì quello di entrare a far parte dei Villans. Qui la ruota gira: la sfortuna che sembrava martoriare l’infanzia di Jack vola via, il desiderio si esaudisce. Un anno dopo, a soli 6 anni Grealish indossa con orgoglio i colori che tanto ama entrando a far parte dell’Academy dell’Aston Villa.
Jack si allena, prendendo spunto dal suo idolo, il leggendario George Best, non l’ultimo arrivato. Di lui imita la passione per il dribbling, provandoci ogni giorno, per ore ed ore, dribblando tutto e tutti, anche i bidoni della spazzatura, tra le grigie strade della provincia di Birmingham. E, perché no, quell’aria un po’ guascona di chi si presenta in campo con il caratteristico calzettone abbassato a metà. La personalità per emularlo non gli manca, il talento probabilmente non sarò lo stesso, ma Jack ne ha comunque da vendere. Brucia ogni tappa, con quel mantra di vita: “Never give up”. Mai mollare, ottenere il sogno, ad ogni costo, per essere protagonista al Villa Park e non solo spettatore.
Ancora una volta la ruota gira. Non è più papà Grealish a regalare biglietti al piccolo Jack. Si, perché ormai Jack non è più così piccolo, ha 16 anni ed entra a far parte della prima squadra. A casa Grealish è il 31 marzo ma sembra la festa di capodanno a Times Square. Tutto ciò perché nel match contro il Chelsea Grealish ottiene la sua prima convocazione tra i professionisti. È l’inizio di una nuova alba. Ha smesso di piovere sul tetto della famiglia Grealish, ed è tutto dire, visto che da quelle parti di acqua ne cade a catinelle.
Jack lascia casa base solo per un anno in prestito al Notts County, per poi ritornare da protagonista a casa sua. Proprio come la Land Rover che ha sede a pochi minuti da casa sua, Grealish è elegante e potente, ha classe da vendere ed il carattere di un leone. Diventa ben presto il simbolo dell’Aston Villa, non lasciandola nemmeno quando la squadra retrocede. Col cuore gonfio di orgoglio, Jack la riporta in Premier dopo 3 anni di purgatorio.
Quest’anno è l’uomo decisivo nella salvezza della squadra, la stagione della consacrazione, collezionando 36 presenze condite da 8 gol e 6 asisst, creando 2.6 chance a partita, un numero enorme. Ora a quasi 25 anni Grealish vale oltre 40 milioni ed è ambito soprattutto dallo United. Chissà se dopo 19 anni quel bambino che sognava la maglia dell’Aston Villa riuscirà a lasciarla. Questo lo dirà solo il tempo. Ad oggi, invece, con certezza possiamo affermare solo quanto segue: Jack ce l’ha fatta. Good luck.