Guida alla Serie A 2020-21: il nostro power ranking

Guida alla Serie A 2020-21: il nostro power ranking

Settembre 18, 2020 1 Di Alessandro Amodio

La guida alla Serie A 2020-21: dalla salvezza alla lotta scudetto. Analisi sul giocatore chiave e possibile sorpresa di ogni squadra.

 

Questo weekend, con l’anticipo Fiorentina-Torino riparte la serie A, un mese e mezzo dopo la conclusione della passata stagione. Atalanta, Inter e Spezia salteranno le prime due partite per le fatiche agostane tra coppe europee e playoff di B.

Il calciomercato chiuderà il 5 Ottobre dopo le prime tre giornate, un fattore che potrebbe incidere non poco sulla conformazione definitiva delle squadre e sulla prima parte del campionato. Nonostante tutte le difficoltà del caso, abbiamo comunque provato a stilare, sul modello dell’NBA, il nostro power ranking partendo dalla posizione numero 20 alla 1.

20

Gli spezzini si sono guadagnati il diritto a disputare il campionato di serie A non meno di un mese fa. Non sarà facile colmare questo gap, sia per il poco tempo a disposizione per programmare la stagione, la prima in massima serie, che per una rosa fatta di giocatori con poca esperienza in A. Inoltre, con l’indisponibilità del Picco, giocheranno in “casa” al Manuzzi di Cesena. Negli ultimi giorni di mercato magari potranno puntellare la rosa aggiungendo qualche nome di esperienza, ad oggi è difficile vedere lo Spezia lontano dall’ultima posizione.

Giocatore Chiave: Jeroen Zoet

Il portiere olandese è un giocatore di grande esperienza e di caratura internazionale. Con il Psv ha disputato oltre 200 partite vincendo 3 volte l’Eredivise. In cerca di rilancio ha l’occasione per mettersi in mostra in un campionato importante come quello di Serie A. Non saranno poche le volte in cui sarà impegnato a mettere in mostra le sue doti, visto che lo Spezia sarà una squadra che subirà molti tiri.

Sorpresa: Roberto Piccoli

Il giovane attaccante proveniente dal vivaio florido dell’Atalanta è alla prima vera esperienza con i “senior” e dopo le ottime cose fatte vedere con le giovanili della Dea, con cui è stato capocannoniere della Youth League, ha l’occasione per dimostrare tutto il suo talento e rinforzare un reparto che anche in B non è stato il punto forte della squadra.

Allenatore: Vincenzo Italiano

Il tecnico Italiano può essere il valore aggiunto degli spezzini, nonostante la breve carriera d’allenatore può vantare già due promozioni. Quella con lo Spezia in A e ancor prima la promozione dalla C alla B con il Trapani. Le sue squadre giocano un calcio pragmatico, ordinato e fa del 4-3-3 il suo credo. Chissà se ancora una volta, con una rosa debole sulla carta, saprà tirare il meglio e raggiungere traguardi che sembrano molto difficili.

19

I pitagorici sono tornati in A dopo due stagioni di purgatorio. Come negli anni precedenti l’obiettivo è quello della salvezza, che non è semplice ma può essere alla portata dei Calabresi. Il pubblico dello Scida è sempre stato molto caldo, nella storia del Crotone è spesso stato un valore aggiunto. Nel caso in cui il campionato dovesse disputarsi a porte chiuse o con notevoli limitazioni, sarebbe una perdita importante per gli squali.

Giocatore Chiave: Emmanuel Rivière

La scelta di Rivière può essere impopolare, ma stiamo parlando di un giocatore che agli albori si prospettava tutta un’ altra carriera. In Calabria sembra aver trovato una seconda giovinezza. Dopo aver trascinato il Cosenza a suon di goal alla permanenza in serie B, si è accasato a Crotone sperando di ripetersi in massima serie. Nelle gerarchie di Stroppa parte alle spalle di Simy ma alla lunga siamo convinti che saprà ritagliarsi spazi importanti anche convivendo con il gigante nigeriano.

Sorpresa: Miloš Vulić

Il serbo ex Stella Rossa, con cui ha disputato anche la Champions, è in rampa di lancio e in patria lo hanno paragonato a Dejan Stankovic. É dotato di un grande tiro dalla distanza ed una buona tecnica, potrà essere l’uomo in più del centrocampo crotonese sfruttando anche le sue doti balistiche sui calci da fermo.

Allenatore: Giovanni Stroppa

Dopo aver assaggiato la Serie A con il Pescara, Stroppa ci ritorna dopo 8 anni con una lunga gavetta alle spalle fra C e B. Dopo un avvio difficile a Crotone, con un esonero e un riavvicendamento, Stroppa ha tutta la voglia di prendersi una bella rivincita nei confronti di chi lo aveva giudicato non adatto alla Serie A. La salvezza non sarà facile ma siamo certi che il Crotone lotterà fino alla fine.

18

I friulani navigano da anni nelle zone basse della classifica. Con l’addio quasi certo del giocatore più talentuoso De Paul (gli ultimi rumors lo danno vicino alla Juve), l’infortunio di Mandragora che starà fuori ancora per un po’, un progetto tecnico quasi assente, un mercato fatto solo di rientri di prestiti, l’Udinese dovrà faticare non poco per mantenere la categoria per la 26esima volta consecutiva.

Giocatore Chiave: Juan Musso*

L’asterisco è d’obbligo, perchè tutto dipende dalla partenza o meno di De Paul. Il portiere argentino, reduce da una grande stagione, sarà chiamato a riconfermarsi e crediamo possa essere lui l’uomo chiave dei friulani che con le sue parate potrà condurre la squadra alla salvezza e ripercorrere in futuro, come lui ha recentemente dichiarato, le orme di Handanovič dalla porta dell’Udinese a quella dell’Inter.

Sorpresa: Cristo Gonzalez

Con la partenza di De Paul, Gonzalez è l’unico giocatore in rosa che gli somiglia tecnicamente. Originario di Tenerife con un passato nel Real Madrid, il fantasista spagnolo può ritagliarsi uno spazio importante all’interno della squadra e già dal precampionato Gotti sembrerebbe intenzionato a puntare su di lui per il dopo De Paul.

Allenatore: Luca Gotti

Dopo una lunga carriera come vice, tra cui nello staff del Chelsea di Sarri, Gotti è diventato capo allenatore dell’Udinese. Inizialmente pro tempore e nonostante la sua voglia di tornare a fare il vice, i friulani lo hanno confermato anche per questa stagione. Cominciare una stagione dall’inizio è cosa ben diversa dal subentrarvi e anche per questo crediamo che Gotti sia un’incognita: ciò non giova alla stagione dell’Udinese che si preannuncia molto dura.

17

Dopo 6 anni tra alti (pochi) e bassi (tanti), la presidenza di Massimo Ferrero ai blucerchiati è arrivata ad un punto di non ritorno; il rapporto con la tifoseria è da tempo deteriorato e ormai insanabile. Con il mercato quasi inesistente ed una rosa non di primissimo pelo ci si aspetta una stagione molto difficile per la Samp. Chissà se l’esperienza di Ranieri sarà sufficiente a raggiungere l’obiettivo della salvezza, che a nostro parere sarà molto sofferta.

Giocatore Chiave: Manolo Gabbiadini

Con Fabio Quagliarella che si avvia nella fase calante della sua carriera, il peso dell’attacco è tutto sulle spalle di Gabbiadini. L’attaccante bergamasco in maglia blucerchiata ha disputato le sue migliori stagioni in carriera, questa potrebbe essere quella della sua definitiva consacrazione alla soglia dei 30 anni e mister Ranieri, nonostante alcuni problemi fisici che hanno pregiudicato il precampionato di Manolo, spera nei suoi goal per raggiungere la salvezza.

Sorpresa: Mikkel Damsgaard

Il danese proveniente dal Nordsjælland può essere il vero colpo del mercato blucerchiato, per Ranieri non sarà facile collocarlo nel suo 4-4-2 ma siamo convinti che difficilmente rinuncerà a un giocatore con le sue caratteristiche tecniche. Quando calcia ricorda vagamente, con le dovute proporzioni, Juninho Pernambucano. Può fare bene ma è opportuno non aspettarsi molto da un ragazzo di appena 20 anni e alla prima esperienza in un campionato importante come quello italiano.

Allenatore: Claudio Ranieri

La rosa della Samp appare molto modesta, salvo colpi di mercato dell’ultimo periodo, ma Ranieri è un allenatore in grado di cavare il ragno dal buco e condurre la compagine blucerchiata alla salvezza, la sua trentennale esperienza da allenatore può essere oro colato.

16

In 3 stagioni e mezzo, condite da due promozioni e due salvezze tranquille Roberto D’aversa non hanno convinto del tutto la dirigenza ducale, che l’ha rimpiazzato con Liverani. Non è facile decifrare la stagione dei gialloblu che si preannuncia sofferta, in più la partenza di Kulusevski è una perdita difficilmente rimpiazzabile.

Giocatore Chiave: Roberto Inglese

Superati i guai fisici che lo hanno costretto ai box per gran parte della scorsa stagione, Bob English è più motivato che mai a riprendersi le chiavi dell’attacco. Il gioco offensivo di Liverani è un altro tassello importante per ritenere che questa possa essere la sua annata. Può raggiungere agevolmente la doppia cifra.

Sorpresa: Yann Karamoh

La stagione che si appresta a cominciare può essere quella dell’esplosione dell’attaccante ivoriano, che avrà l’arduo compito di non far rimpiangere Kulusevski. Nel 4-3-3 offensivo di Liverani la velocità sua e di Gervinho potranno essere una spina nel fianco delle difese avversarie.

Allenatore: Fabio Liverani

Il suo compito non sarà semplice, D’Aversa ha fatto molto bene a Parma. Liverani è un allenatore che gioca un calcio molto offensivo, il suo Lecce l’anno scorso ha realizzato 52 goal. Con una difesa solida come quella del Parma e un tridente che può essere esaltato dal tecnico romano, la salvezza sembra alla portata del Parma e se riescono a trovare i giusti equilibri potranno ambire a qualcosa in più.

15

Il Benevento ritrova la serie A e lo ha fatto in maniera trionfale dominando il campionato di Serie B. Vigorito, memore dell’esperienza del primo anno, sa bene come ci sia un abisso fra le due categorie e il mercato dei Sanniti è stato oculato e finalizzato all’acquisto di giocatori con una certa esperienza, fra tutti il polacco Glik, tornato in Italia dopo la parentesi al Monaco, e non ci sorprenderebbe se dovesse arrivare qualche altro nome altisonante. Per gli stregoni ci sono tutte le premesse per fare bene.

Giocatore Chiave: Kamil Glik

Il difensore polacco tornato dal quadriennio al Monaco con cui ha vinto il titolo nel 2017 e disputato anche la Champions è un ottimo acquisto per i sanniti. La sua esperienza sarà fondamentale nel guidare il reparto difensivo e siamo certi che anche in fase realizzativa potrà apportare il suo contributo.

Sorpresa: Nicolas Viola

Il talento di Nicolas Viola, da anni punto fermo del club, non si discute e sembra finalmente che stia mostrando tutto il suo potenziale. La concorrenza a centrocampo è agguerrita ma in un campionato lungo come quello di A, crediamo che riuscirà a ritagliarsi il suo spazio aumentando il livello tecnico del centrocampo e garantendo una maggiore qualità.

Allenatore: Filippo Inzaghi

Superpippo ha dimostrato di essere un ottimo allenatore di Serie B, ora è arrivato il momento di dimostrarlo anche in Serie A. Vigorito ha piena fiducia nel tecnico piacentino e sta cercando di costruirgli, insieme al D.S. Pasquale Foggia, una rosa all’altezza della categoria che possa ambire ad una salvezza tranquilla.

14

Come per i cugini blucerchiati anche nell’ambiente genoano non corre buon sangue fra la proprietà e i tifosi. Tuttavia il mercato dei rossoblù negli ultimi giorni sembra essersi infiammato cercando di dare a Maran la rosa pronta per l’inizio del campionato. Il tecnico trentino, il diciottesimo dell’era Preziosi, è l’uomo giusto per risollevare il grifone e conquistare una tranquilla salvezza.

Giocatore Chiave: Mattia Perin

Il portierone di Latina è ormai un veterano della compagine rossoblù e visto il rapporto odi et amo intercorrente fra Criscito e Preziosi, crediamo possa essere lui il leader del Genoa. In vista delle convocazioni per Euro 2020 avrà qualche motivazione in più per fare una grande stagione e trascinare i propri compagni alla salvezza.

Sorpresa: Miha Zajc

Il valore tecnico del talentino sloveno non è in discussione, crediamo che possa essere la sorpresa del Genoa perchè Maran è un allenatore che esalta giocatori con queste caratteristiche. Basti pensare che Birsa e Joao Pedro hanno fatto delle stagioni importanti, Zajc è a un bivio della sua carriera: dimostrare di poter essere un giocatore importante o restare un’eterna promessa.

Allenatore: Rolando Maran

Spesso il nome di Maran è stato accostato al Grifone e finalmente questo matrimonio si è concretizzato. Crediamo possa essere il profilo giusto per la panchina rossoblù sia per valorizzare i giocatori che disputare un campionato più che dignitoso, senza soffrire troppo per raggiungere la salvezza. Tuttavia quando sei un allenatore e il tuo datore di lavoro è Preziosi non si è mai tranquilli.

13

Il Verona di Jurić è stato la sorpresa della passata stagione raggiungendo il nono posto. Ripetersi non sarà facile, visto che l’ossatura della squadra ha perso giocatori importanti come Pessina, Amrabat, Kumbulla e Rrahmani non rimpiazzabili facilmente. Tuttavia crediamo che la salvezza per gli scaligeri possa arrivare senza troppi patemi d’animo.

Giocatore Chiave: Darko Lazović

Con Jurić ha trovato una continuità mai vista prima, in questa stagione è chiamato a riconfermarsi. Con la partenza di Pessina, tornato all’Atalanta, gran parte delle azioni offensive partiranno dai suoi piedi e la sua velocità può far male alle difese del nostro campionato.

Sorpresa: Marco Benassi

Benassi è un giocatore in cerca di riscatto dopo un’annata in chiaroscuro e Verona è la piazza ideale per rilanciarsi e sognare la nazionale. Nel sistema di gioco di Jurić sarà svincolato da compiti difensivi giocando alle spalle della punta insieme a Lazović e potrà mettere in mostra le sue qualità di centrocampista col vizio del goal.

Allenatore: Ivan Jurić

Il croato a Verona ha trovato l’ambiente adatto per giocare il suo calcio aggressivo fatto di tante verticalizzazioni e un pressing asfissiante. Arrivato fra lo scetticismo generale ha conquistato tutti e l’Hellas è stata la sorpresa dello scorso campionato lottando quasi fino alla fine per un posto in Europa.

12

La passata stagione è stata lunga e travagliata per i granata, una squadra anonima che ha raggiunto la salvezza affidandosi esclusivamente alle giocate dei singoli: Berenguer e Belotti su tutti. Cairo ha deciso di dare una sterzata affidando la squadra a Giampaolo. Un allenatore che, quando ha lavorato con serenità, ha sempre fatto bene raccogliendo risultati più che soddisfacenti.

Giocatore Chiave: Simone Verdi

Premesso che capitan Belotti è un’istituzione a Torino sponda granata. Le ragioni per le quali riteniamo che il giocatore chiave possa essere Verdi sono molteplici. Giampaolo è un allenatore che cura molto la fase offensiva fatta di fraseggi e palla a terra, uno stile di gioco che può esaltare le caratteristiche di Verdi, inoltre tutti i tiri da fermo saranno di sua competenza e le sue qualità balistiche sono indiscusse.

Sorpresa: Mërgim Vojvoda

Il laterale Kosovaro arriva dallo Standard Liegi per rimpiazzare De Silvestri. Il Torino per lui ha bruciato la concorrenza dell’Atalanta. Mentalmente è un ragazzo molto forte, da ragazzino ha conosciuto la guerra e sembrerebbe non aver paura di niente. Recentemente ha dichiarato che per lui ogni partita con la nazionale Kosovara è come se fosse una battaglia per il suo popolo. A Torino troverà l’esperto connazionale Uijkani che potrà aiutarlo ad ambientarsi.

Allenatore: Marco Giampaolo

Il triennio alla Sampdoria ha fatto conoscere a tutti le idee calcistiche di Giampaolo, tanto da arrivare ad allenare il Milan. Con il diavolo ha deluso le aspettative ma crediamo che Giampaolo sia un allenatore che esprime il meglio di sé nelle piazze medio-piccole e quindi Torino è l’occasione giusta per rilanciarsi e dimostrare, ancora una volta, tutto il suo valore.

11

Il Bologna è una squadra di tutto rispetto e il mercato in entrata è stato più che dignitoso: con la conferma di Barrow, riscattato dall’Atalanta, e l’arrivo di De Silvestri è una squadra che potrà dare del filo da torcere, avendo il giusto mix di calciatori giovani ed esperti. Il presidente Saputo sogna l’Europa e gran parte del suo progetto è vincolato ai lavori di ammodernamento dello stadio Dall’Ara che partiranno a breve. Per il Bologna si prospetta un campionato tranquillo, difficile che alla lunga possa insidiarsi nella lotta per un posto in Europa League.

Giocatore Chiave: Musa Barrow

Il gambiano è alla sua prima stagione da titolare, dopo le ottime cose fatte vedere nella seconda parte della scorsa stagione, il Bologna ha deciso di puntare decisamente su di lui riscattandolo dall’Atalanta. Spesso tende a partire da sinistra scambiandosi di posizione con Palacio, quando parte in progressione palla al piede può essere devastante e crediamo che con i suoi goal possa essere il giocatore chiave.

Sorpresa: Emanuel Vignato

Le qualità tecniche dell’Italo-Brasiliano sono evidenti. Bologna per la sua carriera può essere uno step importante, non dimentichiamo che Mihajlović non ha paura di lanciare i giovani (fu lui a far esordire il 16enne Donnarumma) e quella di quest’anno per Vignato è un’occasione molto importante per mettere in mostra il suo talento cristallino.

Allenatore: Siniša Mihajlović

Risolti i problemi di salute, prima la leucemia e poi il Covid-19, Mihajlović è più raggiante che mai nel cominciare la nuova stagione. Il suo Bologna gioca un calcio collaudato e il reparto offensivo con Orsolini, Soriano, Palacio e Barrow è di tutto rispetto. La sua determinazione e la sua grinta potranno essere il valore aggiunto al campionato dei felsinei.

10

L’anno del centenario era partito alla grande per i Sardi, salvo la flessione nella seconda parte di stagione, concludendo il campionato a centro classifica. Il presidente Giulini ha voglia di ripartire con grande entusiasmo, cercando di portare il Casteddu stabilmente nella parte sinistra della classifica, affidando la squadra ad un allenatore in cerca di rilancio come Di Francesco.

Giocatore Chiave: Joao Pedro

Il brasiliano è chiamato a riconfermarsi cercando di ripetere i 18 goal della passata stagione. Nel 4-3-3 di Di Francesco partirà più largo sulla fascia, difficile che possa eguagliare il bottino ma il suo apporto nella manovra offensiva sarà determinante e siamo certi che anche partendo largo potrà fare male e trascinare, con le sue giocate, il Cagliari a ridosso della zona europa.

Sorpresa: Marko Rog

Nel precampionato è sembrato fra i più in forma e nel 4-3-3 del tecnico pescarese, giocherà mezz’ala sfruttando gli inserimenti. Avrà molte occasioni in zona gol e crediamo non sarà difficile superare il record di marcature (2) in serie A in una singola stagione. La sorpresa del Cagliari può essere lui.

Allenatore: Eusebio Di Francesco

Con la Roma Di Francesco era diventato un allenatore di livello internazionale, portando i giallorossi ad una storica qualificazione alle semifinali di Champions. La coppa dalle grandi orecchie è stata croce e delizia per lui, venendo esonerato, la stagione successiva, dopo la sconfitta di Oporto negli ottavi. É in cerca di riscatto dopo l’esperienza negativa alla Samp, Cagliari può essere la piazza adatta per rilanciare le sue ambizioni di allenare una grande squadra.

9

Rocco Comisso ha riportato entusiasmo a Firenze acquistando il titolo dai Della Valle. Nonostante un mercato importante con l’arrivo di Ribery, la stagione passata è stata sotto le aspettative con l’esonero di Montella e un campionato chiuso al decimo posto. Crediamo che la Fiorentina possa fare leggermente meglio dell’anno scorso ma ci sono squadre più attrezzate ed organizzate. Difficile che i viola, almeno in campionato, possano inserirsi nella lotta per un posto in Europa.

Giocatore Chiave: Franck Ribery

Che Ribery sia un fuoriclasse non c’è bisogno che lo diciamo noi, parlano i numeri della sua strepitosa carriera. Siamo convinti che possa essere lui, come è giusto che sia, il leader della Fiorentina. In un campionato di livello non altissimo come quello italiano di oggi, un giocatore della sua caratura tecnica anche alla soglia dei 37 anni è in grado di fare la differenza.

Sorpresa: Dušan Vlahović

L’attaccante serbo l’anno scorso ha messo in mostra le sue interessanti qualità, difficile pensare che Iachini possa rinunciare a lui lì davanti e nonostante la concorrenza di Kouamé e Cutrone: il classe 2000, una delle ultime scoperte di Pantaleo Corvino, riuscirà a ritagliarsi i suoi spazi e mettere in mostra le sue qualità.

Allenatore: Giuseppe Iachini

Quella per Iachini a Firenze può essere un’occasione molto importante, in carriera ha sempre allenato squadre di medio bassa classifica. Crediamo che un allenatore come lui, che gioca un calcio molto “provinciale”, fatto di ripartenze, possa giovare a una squadra che ha nella qualità il suo valore aggiunto. Difficile pensare però a un progetto di lungo termine nelle sue mani.

8

Il Sassuolo ha mantenuto i big, a cominciare dall’allenatore che in passato era stato accostato, in Spagna, oltre che al Las Palmas anche al Barça. Ci aspettiamo un grande campionato dai neroverdi e magari, con un pizzico di fortuna, si potrà lottare fino all’ultimo per un posto in Europa quattro anni dopo l’exploit con Di Francesco.

Giocatore Chiave: Jérémie Boga

Sappiamo benissimo che il reparto offensivo è il punto di forza del Sassuolo, la scelta di Boga non è stata semplice. Ma siamo convinti che l’ivoriano sia un giocatore di un’altra categoria e se riconfermerà quanto di buono fatto vedere fino adesso, difficile che l’anno prossimo resti ancora a Sassuolo. Un giocatore veloce, potente e con una facilità di dribbling clamorosa. Se migliora la freddezza sotto porta si prospetta una grande carriera per questo ragazzo di soli 23 anni.

Sorpresa: Giacomo Raspadori

Scamacca difficilmente resterà a Sassuolo, molti sono i club interessati alle sue prestazioni, Raspadori avrà la possibilità di giocarsi le sue chanche per far rifiatare gli attaccanti. Spesso entrerà a partita in corso e con la sua rapidità potrà essere un tassello importante nello scacchiere di De Zerbi.

Allenatore: Roberto De Zerbi

De Zerbi è un allenatore che predilige un calcio divertente improntato sulla fase offensiva. Le sue squadre hanno sempre cercato di imporre il ritmo non preoccupandosi dell’avversario. Il Sassuolo è una squadra di assoluto valore e siamo convinti possa fare un bel campionato insidiando club più blasonati.

7

Ad Agosto, dopo 8 anni, si è chiusa l’era Pallotta come presidente della Roma ma non quella degli americani. Dan Friedkin dell’omonimo gruppo è il nuovo presidente, il venticinquesimo della storia dei giallorossi. Rispetto alla passata stagione la Roma sembra indebolita, soprattutto per l’addio di Kolarov e quello ormai certo di Džeko (direzione Juve). A complicare le cose in casa giallorossa l’infortunio di Zaniolo che salterà gran parte della prossima stagione. Crediamo che per la Roma sarà una stagione molto complicata e la rosa non ci sembra all’altezza per affrontare il doppio impegno fra campionato e coppe e ad ambire a qualcosa d’importante.

Giocatore Chiave: Lorenzo Pellegrini

Con l’addio di Florenzi, i ritiri di De Rossi e Totti, Pellegrini è l’ultimo romano (romanista) rimasto in squadra. Il centrocampista con licenza di offendere ha già fatto vedere cose importanti, può essere l’anno della sua consacrazione come leader e trascinatore dei giallorossi verso una qualificazione europea che, ad oggi, sembra molto lontana.

Sorpresa: Carles Perez

Prodotto del vivaio del Barça, crediamo possa essere lui la sorpresa di questo campionato, nonostante la concorrenza nel reparto sia abbastanza folta, Fonseca sperimenterà molto e Perez avrà le sue chance per mettere in mostra le sue qualità.

Allenatore: Paulo Fonseca

La stagione che si prospetta per il tecnico portoghese non sarà semplice, tanto che ha già manifestato il suo disappunto per un mercato che, finora, non è stato scoppiettante per i giallorossi: con gli arrivi di Pedro, Kumbulla e del quasi certo Milik, la Roma ha una buona base da cui partire, ma manca qualcosa sugli esterni, siano essi bassi o tutta fascia. Con la partenza di Dzeko e l’infortunio di Zaniolo dovrà risistemare l’assetto tattico, considerando che il campionato comincia questo weekend, a livello di programmazione non sarà il massimo. Per la Roma si preannuncia una stagione molto difficile.

6

A Roma, sponda Lazio, la fase a gironi di Champions mancava da ben 12 anni. La cavalcata della passata stagione ha permesso a Lotito di realizzare il sogno e, soprattutto, ha portato una bella dose di milioni di euro nelle casse societarie. Difficile che la Lazio possa ripetere il campionato dell’anno scorso, sappiamo benissimo quante energie tolga il doppio impegno, tuttavia in caso di uscita precoce dalla Champions non è da escludere che i biancocelesti possano inserirsi nella lotta per il quarto posto. Per noi partono leggermente più dietro.

Giocatore Chiave: Ciro Immobile

La stagione 2020 per Immobile è stata quella dei record, con 39 goal in 44 incontri ufficiali, 36 dei quali in campionato (eguagliato il record di Higuain) che gli sono valsi la scarpa d’oro. Immobile può ripetere i numeri dell’anno scorso e trascinare a suon di reti la sua Lazio, inoltre avrà uno stimolo in più: giocare gli Europei da titolare e replicare, anche con la maglia della nazionale, quanto di buono ha già fatto in serie A.

Sorpresa: Vedat Muriqi

Il gigante kosovaro arriva dal Fenerbahce e porta in dote una media goal, con la maglia dei turchi, di un goal realizzato ogni due partite. L’anno scorso lo sparring partner d’Immobile è stato quello che è mancato ai biancocelesti per ambire allo scudetto: spesso Caicedo e Correa si sono alternati con un rendimento un po’ altalenante. Muriqi potrà essere un ottimo compagno di reparto per Immobile che potrà giocare negli spazi, sfruttando le sponde del kosovaro.

Allenatore: Simone Inzaghi

Da ripiego a punto cardine del progetto Lazio. Inzaghi ha fatto un lavoro eccellente, la Juventus aveva messo gli occhi su di lui, migliorando negli anni la capacità di gestione degli uomini e raggiungendo anche una certa maturità tattica. Quest’anno il doppio impegno fra campionato e Champions metterà a dura la prova la sua capacità di gestire gli uomini a disposizione, ma siamo certi che ha le spalle larghe e riuscirà a dimostrare le sue qualità come allenatore di un certo livello.

5

Dopo 16 anni di presidenza De Laurentiis il suo Napoli sembra essere arrivato ad un bivio: confermarsi una grande del calcio italiano, che può dire la propria anche nelle coppe europee, o diventare una squadra di livello medio alto (zona Europa League) con sporadiche qualificazioni in Champions. Il Napoli è una società che si basa sull’autosostentamento e con i costi di gestione che aumentano sempre di più, mancare, per il secondo anno di fila, la qualificazione in Champions potrebbe essere un problema di non poco conto. Per quanto, negli anni, le casse societarie abbiano respirato a pieni polmoni.

Giocatore Chiave: Lorenzo Insigne

Insigne negli ultimi anni ha raggiunto una maturità, non solo dal punto di vista calcistico, ma soprattutto caratteriale che non si può non pensare a lui come leader del Napoli. Questa che sta per cominciare, l’ottava con la maglia azzura, può essere la stagione della sua consacrazione definitiva e, come per il suo ex compagno di squadra Immobile, la chance per fare grandi cose anche con un’ altra maglia azzurra, quella della Nazionale.

Sorpresa: Hirving Lozano

Metterlo come sorpresa è un po’ ardito visto che l’anno scorso è stato pagato oltre 40 milioni di euro, ma siamo convinti che quest’anno “El Chucky” possa fare un grande campionato e dimostrare che i soldi per lui siano stati ben spesi. Con l’addio di Callejon potrà essere utilizzato sulla fascia destra, contendendosi il posto con Politano, ruolo che ha già ricoperto in passato.

Allenatore: Gennaro Gattuso

Rino Gattuso in pochi mesi è riuscito a trasformare una squadra amorfa, in una cattiva e con fame di vittoria, almeno fino all’exploit post-lockdown in Coppa Italia, in finale contro la Juventus, apoteosi del lavoro svolto da Ringhio. Quest’anno la stagione dei partenopei non sarà semplice e Gattuso lo sa bene. È un allenatore che ha le idee chiare e se riuscirà a farsi seguire dai suoi, il Napoli potrà fare un grande campionato. Nel frattempo, Rino avrà il suo bel daffare per trovare un sistema adatto per far convivere i numerosi attaccanti in rosa, a cominciare dal grande acquisto di quest’estate, Victor Osimhen, fino al cannoniere principe della storia azzurra, Dries Mertens.

4

L’Atalanta di Gasperini è una macchina perfetta, soprattutto dal punto di vista offensivo. La beffa di Lisbona contro il PSG è ancora nella testa dei calciatori bergamaschi: dovrà essere bravo il tecnico di Grugliasco a tirare il meglio dai suoi e porsi obiettivi che pochi anni fa sembravano impensabili per gli orobici. Crediamo che l’Atalanta possa raggiungere nuovamente la qualificazione alla Champions e disputarla, magari davanti ai suoi tifosi, covid permettendo, nel rinnovato Gewiss Stadium, un vero gioiellino.

Giocatore Chiave: Alejandro Gómez

El Papu con Gasperini ha trovato la giusta maturità e collocazione tattica, svariando su tutto il fronte d’attacco, cosa che gli permette di mettere in evidenza le sue caratteristiche. Nonostante sia di piccola statura è molto forte fisicamente ed è difficile che perda dei duelli grazie al baricentro basso e alla forza nelle gambe. In più, è diventato anche più freddo sotto porta.

Sorpresa: Josip Iličić

Se non ci fosse stata l’incognita riguardo i suoi problemi di salute, che speriamo abbia risolto definitivamente, lo avremmo messo come uomo chiave. L’amore che proviamo per lo sloveno è sviscerato (a mio modo di vedere è il giocatore tecnicamente più forte del campionato). Molti sono i dubbi su di lui, ma crediamo che l’ambiente bergamasco lo coccolerà a dovere e Josip, con il suo immenso talento, può trascinare l’Atalanta ad un’altra qualificazione in Champions.

Allenatore: Gianpiero Gasperini

Quello che ha fatto Gasperini a Bergamo, supportato dalla progettualità della famiglia Percassi, è qualcosa di straordinario, trasformando una squadra di medio bassa classifica in una grande del nostro calcio. Siamo fermamente convinti che il suo ciclo con i nerazzuri non sia ancora finito e che potrà ancora ritagliarsi grosse soddisfazioni.L’ Atalanta parte favorita per la lotta al quarto posto in Champions, difficile che possa inserirsi nella lotta scudetto complice anche il doppio impegno. Ma mai dire mai.

3

Il diavolo sembra finalmente essere tornato fra le grandi del calcio italiano. Quest’anno i rossoneri sono chiamati al salto di qualità per agguantare la qualificazione in Champions, che a Milanello manca da troppi anni. Con il rinnovo di Zlatan è stata mantenuta l’ossatura della squadra che ha ben figurato nella seconda parte di stagione e l’acquisto di Tonali in mezzo al campo è frutto di progettualità e ambizione.

Giocatore Chiave: Zlatan Ibrahimović

Un giocatore della sua classe, del suo carisma non poteva che essere l’uomo chiave della stagione rossonera. Nonostante vada per i 40 anni Zlatan fa ancora la differenza e se sta bene fisicamente è devastante. Ogni commento su di lui sarebbe superfluo. “We believe in Zlatan!”

Sorpresa: Brahim Díaz

A 20 anni non è da tutti aver militato in squadre come City e Real Madrid, vincendo sia la Liga che la Premier. Al Milan troverà sicuramente più spazio, potendo mettere in mostra le sue qualità tecniche da fromboliere. La sorpresa dei rossoneri può essere lui in una squadra che ha bisogno di un giocatore di fantasia sugli esterni.

Allenatore: Stefano Pioli

Nonostante fosse arrivato sulla panchina del Milan come traghettatore in attesa dell’ingaggio di Ralf Rangnick, Pioli non si è scoraggiato e ha lavorato alacremente per ottenere una riconferma, che alla fine è arrivata. Dal suo arrivo il Milan ha cambiato nettamente passo, sia come risultati che come gioco. La continuità del progetto alla lunga paga e il diavolo può fare una stagione all’altezza della sua reputazione, partendo leggermente dietro Inter e Juve che sembrano un gradino sopra tutte le altre.

Dopo nove scudetti di fila, campagne acquisti faraoniche per puntare alla Champions, la Juventus sembra aver tirato un po’ i remi in barca. Il progetto tecnico è finalizzato allo svecchiamento della rosa e all’apertura di un nuovo ciclo che possa portare alla tanto agognata Champions. La Juve ha comunque una rosa di primissimo livello e chi vorrà puntare al tricolore dovrà passare sul cadavere dei bianconeri.

Giocatore Chiave: Cristiano Ronaldo 

Per CR7 parlano i numeri e non solo: in Serie A ha realizzato 52 goal in 64 partite. La sua insaziabile fame di vittorie, la voglia di allenarsi gli hanno permesso di avere una carriera mostruosa. A 35 anni è ancora uno dei calciatori più forti in circolazione con una struttura fisica da far invidia ai colleghi 20enni.

Sorpresa: Dejan Kulusevski

Kulu è stato l’autentica sorpresa dello scorso campionato. In quel di Parma ha disputato una stagione clamorosa, confermando le premesse che c’erano su di lui. Nella Juve può trovare sicuramente spazio. Molto duttile tatticamente, può giocare sia come attaccante esterno nel 4-3-3 che come quinto di centrocampo nel 3-5-2. Pur essendo alto ha un baricentro basso ed è rapido nel cambio di passo, vede bene la porta quando riesce a calciare con il sinistro. Ha tutte le carte in regola per diventare un campione.

Allenatore: Andrea Pirlo

Neanche il tempo di essere nominato allenatore dell’U23, che è stato promosso in prima squadra. Su di lui pesa la mancanza di esperienza come allenatore, ma Pirlo è uno che già in campo dettava i ritmi. Il mondo del calcio è pieno di campioni che, una volta appesi gli scarpini al chiodo, hanno allenato subito ad alti livelli (Guardiola su tutti).

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L’Inter ha fatto un mercato importante, 10 anni senza un trofeo in bacheca sono tanti. Lo scudetto è l’obiettivo dichiarato dei nerazzurri e crediamo che partano con i favori del pronostico perchè hanno aggiunto alcuni tasselli che mancavano e li mettiamo leggermente avanti alla Juve nella nostra griglia.

Giocatore Chiave: Romelu Lukaku

Negli ultimi giorni le sirene di mercato che giungono da Barcellona hanno messo gli occhi sul centravanti belga. Molto difficile che l’Inter si privi del suo bomber, far accettare una cessione del genere ad Antonio Conte non sarebbe la cosa più semplice di questo mondo. Il belga nella passata stagione ha dimostrato di essere anche un attaccante prolifico in zona gol, non solo bravo nella costruzione della manovra. Crediamo possa ripetersi e trascinare i suoi compagni alla conquista del tricolore.

Sorpresa: Alessandro Bastoni

Con l’addio di Godìn i nerazzuri hanno deciso di puntare forte sul giovane centrale. Alla sua terza stagione da titolare Bastoni ha sempre dimostrato il suo valore. Quest’anno può compiere il salto di qualità e sognare anche la convocazione per gli Europei.

Allenatore: Antonio Conte

Conte è una allenatore che a perdere non ci sta per niente. Se l’anno scorso si è lamentato per il valore non altissimo della rosa, quest’anno l’Inter sembra essere molto più attrezzata, e se dovesse arrivare anche Vidal farebbe un ulteriore passo in avanti verso il diciannovesimo scudetto. Hakimi a destra è l’uomo giusto per garantire il salto di qualità sugli esterni. Kolarov può essere il regista arretrato. Barella e Lautaro sono ormai campioni affermati. È arrivato il momento di rinfoltire la bacheca.