Cosa salvare della pausa nazionali

Cosa salvare della pausa nazionali

Novembre 19, 2020 0 Di Luca Sisto

Il quadro delle Final Four e le favorite per gli Europei 2021

E così siam giunti, per la gioia di tutti, alla fine di quest’ultima pausa nazionali dell’anno bisesto, fin troppo funesto.

L’Italia di Mancini, con Chicco Evani (foto copertina gettyimages) in panchina, si è qualificata alla fase finale di Nations League che, dopo gli Europei e salvo disastri, dovrebbe anche ospitare.

Una nazionale mai così convincente da 8 anni a questa parte, ovvero da quando Cassano e Balotelli erano fenomeni sul campo e non da baraccone, e squadre come Inghilterra e Germania cadevano sotto i colpi Azzurri.

Alle Final Four dovremo vedercela con tre delle grandi favorite alla vittoria finale degli Europei.

La Francia, campione del mondo in carica, vice-campione agli ultimi Europei e n.2 del ranking mondiale FIFA.

I transalpini hanno superato un girone di ferro con i campioni europei e campioni uscenti della Nations League: il Portogallo di Cristiano Ronaldo, che non aveva tanto talento dalle edizioni con Figo, Rui Costa e Deco.

Francia che, per talento e profondità, nonostante l’ostracismo di Deschamps nei confronti di Benzema (per la vecchia querelle Vabuena ndr), è sicuramente la nazionale più profonda e talentuosa, con Griezmann e Mbappè a fare la voce grossa in un attacco che conta sulla buona vena di Giroud sotto l’ex centrocampista di Juve e Marsiglia.

La Spagna si presenta da sola: il 6-0 alla Germania è il peggior risultato conseguito dalla Maanschaft in gare ufficiali. Una sconfitta che i tedeschi, amichevoli incluse, non pativano dal maggio 1931 contro l’allora Wunderteam austriaco.

Gli iberici hanno affrontato alla perfezione il cambio generazionale. Lo stesso non si può dire della Germania, che si porta in dote un Kroos svogliato, lasciando a casa Thomas Muller, Boateng e altri senatori.

I tedeschi restano comunque una minaccia per gli Europei, non fosse altro per un attacco atomico e un centrocampo granitico che conta sul blocco Bayern (Kimmich, Goretzka, Sanè, Gnabry) e sui gol di Timo Werner. Lo stesso Neuer, nonostante i 6 palloni raccolti dalla rete contro la Spagna, è ancora fra i numeri uno al mondo.

Minaccia europea che giungerà anche dall’Inghilterra, nonostante l’eliminazione dalla Nations League patita contro il Belgio. I Diavoli Rossi hanno potuto contare sull’ottima mira di Lukaku e Mertens e, attualmente, occupano la primissima posizione del ranking FIFA.

Gli inglesi vengono dal dominio delle selezioni under, e se dovessero trovare la quadra per gli Europei, andranno certamente considerati tra le favorite. Resta l’annoso problema portiere. A tal pro, un pensiero per il mitico Clemence che ci ha lasciato, storico portiere di Liverpool, Tottenham e nazionale inglese degli anni settanta.

 

Note a margine in Nations League B-C-D

Fra le squadre che saliranno in Nations League A, menzione speciale per l’Ungheria di Mister Marco Rossi, che dopo gli Europei si guadagna anche l’elite del calcio europeo attuale. Insieme all’Austria, un graditissimo ritorno del calcio mittel europeo ai vertici continentali. Per quanto il campionato ungherese, Ferencvaros a parte, non sia per nulla competitivo a livello di club, a differenza di quello austriaco in grande crescita.

La Russia ha sprecato una grande occasione, affondando per 5-0 contro una Serbia fra le grandi deluse dei playoff europei. Ottimi risultati per Albania e Armenia che, superando rispettivamente Bielorussia e Macedonia del Nord, si sono guadagnati la promozione in B.

I macedoni hanno perso in Armenia probabilmente anche per mancanza di motivazioni, con la pancia piena per la storica qualificazione europea appena ottenuta da Pandev, Elmas, Nestorovski e compagni.

Salgono in Nations League C due selezioni che rappresentano Paesi non indipendenti: Gibraltar ha superato Liechtenstein e San Marino. Le Isole Faer Oer  hanno avuto la meglio su Malta, Lettonia e Andorra.

 

L’ombra del covid

Ancora una volta, purtroppo, vanno registrate diverse defezioni dovute al covid che influenzeranno anche le prossime giornate di campionato. Fra queste, clamoroso il caso della Norvegia, che ha letteralmente riformulato le convocazioni durante la settimana a causa di un focolaio interno, rischiando addirittura di vincere contro l’Austria che si è salvata solo nel recupero. I norvegesi avrebbero superato con i 3 punti gli austriaci nella corsa alla Nations League A.

 

Quali chance per l’Italia?

Diciamocelo chiaramente: l’Italia non ha i fenomeni di un passato che non c’è più. Ma ha trovato con Mancini gioco, solidità e continuità di risultati. Ha finalmente il suo numero 10, Lorenzo Insigne, tanto bistrattato a Napoli e nel resto d’Italia dai soliti soloni del calcio che fu, gli stessi che non saprebbero fare un passaggio di 5 metri senza avversari davanti.

All’Italia manca forse la qualità sugli esterni bassi e un centravanti da 5-6 gol in competizioni brevi per poter avere più chance delle nazionali qui citate. Ma siamo certi che questo gruppo si giocherà le sue carte fino in fondo, tanto agli Europei quanto alle Final Four di Nations League.