Il Ninja belga è tornato: il Cagliari riaccoglie Nainggolan

Il Ninja belga è tornato: il Cagliari riaccoglie Nainggolan

Dicembre 30, 2020 1 Di Luca Sisto

Prestito secco. Sei mesi per tornare a casa e riprendere in mano il centrocampo cagliaritano. Nonostante la specifica richiesta di Conte di tenerlo alla Pinetina quest’estate, Radja Nainggolan non ha mai avuto chance in campionato. Come Eriksen.

Il Ninja torna quindi in Sardegna con la possibilità di giocare e avere spazio e minuti dal suo vecchio allenatore alla Roma, Eusebio Di Francesco. L’infortunio di Marko Rog, che si è purtroppo rotto il crociato e starà fuori per il resto della stagione (in bocca al lupo al croato), ha reso necessario accelerare i tempi dell’ingaggio di Radja, che sta già sostenendo le visite mediche e si metterà a disposizione del club sin da subito.

Il belga può giocare in tutti i ruoli del centrocampo, ed è questo uno dei motivi per cui Conte ne aveva chiesto la permanenza. Acquistato dai nerazzurri nell’estate del 2018, in cambio di 24 mln più la contropartita Zaniolo (e Danton) il Nainggolan di Roma a Milano non si è mai visto. Da qui il primo ritorno nella sua Cagliari nella scorsa stagione, dove ha dimostrato di essere un calciatore più che valido, guadagnandosi una seconda opportunità in nerazzurro. Opportunità che, nei fatti, non è mai arrivata, tradotta in soli quattro spezzoni di gara senza incidere.

Di Francesco potrebbe schierare il centrocampista già nella gara contro il Napoli del 3 gennaio. Una squadra che rievoca dolci ricordi all’ex romanista, dal momento che già in passato ha dato un dispiacere ai tifosi partenopei, come in occasione del gol del 25 aprile 2016 che regalò la vittoria alla Roma nello scontro diretto per la Champions (il Napoli finì comunque secondo alla fine del campionato).

A Cagliari Nainggolan ha trovato già in due diverse edizioni la sua dimensione. Il terzo atto, quindi, potrebbe rivelarsi egualmente fruttuoso. La possibilità di caricarsi il centrocampo sulle spalle, con la fiducia dell’ambiente e della squadra, è di fondamentale importanza in un calciatore comunque nella fase calante della carriera da tempo, ma che garantisce un rendimento costante se messo nelle condizioni di esprimersi. Con l’Inter di Conte non è mai scoccata la scintilla, e d’altronde non ha aiutato l’exploit di Zaniolo a Roma (la netto del doppio infortunio), diventato un calciatore da nazionale e che, quando le articolazioni riprenderanno la normale funzionalità, ha tutto per diventare un top nel ruolo di mezzala/trequartista. Lo stesso ruolo che Nainggolan interpreterà a Cagliari.

Di Francesco dovrebbe optare per un 3-5-2 come nell’ultima gara a Roma (sconfitta per 3-2), o per un 4-3-3. In buona sostanza, il Ninja giocherà in un centrocampo a 3, preferibilmente con l’uruguaiano Nandez e il romeno Marin. Mezzala o mediano lo deciderà il buon Eusebio. Nainggolan potrebbe addirittura giocare trequartista col passaggio alla difesa a 4, o impostando un 3-4-1-2.

In ogni caso, stabilità fisica permettendo, sarà titolare. In rotta da tempo con la nazionale belga, dopo la mancata convocazione per i Mondiali di Russia 2018 da parte del CT Roberto Martinez, difficilmente questi sei mesi gli saranno utili per tornare in nazionale e partecipare agli Europei.

Ma Cagliari vuol dire casa e vuol dire, soprattutto, la sua famiglia, Claudia e le figlie. La moglie, dopo aver sconfitto il tumore al seno diagnosticato nel luglio 2019, malattia che aveva agevolato la scelta di Nainggolan di tornare a Cagliari nella scorsa stagione, ha scritto di recente un messaggio criptico sui social, affermando di poter fare affidamento solo sulle sue forze e sui genitori. Il belga di padre indonesiano aveva definito fake news i rumors di una separazione della coppia in settembre, e il ritorno in terra sarda potrebbe ricucire il presunto strappo.

Che sia per motivi calcistici, o che sia ancor meglio per motivi familiari, il matrimonio fra Nainggolan e la città di Cagliari pare destinato a durare ben oltre i sei mesi di prestito secco, formula dell’attuale trasferimento dall’Inter. Noi, sinceramente, glielo auguriamo.