Le migliori sfide giocate il giorno dell’Epifania
Gennaio 6, 2021Rispetto agli altri giorni di festa del periodo natalizio, il calcio italiano all’Epifania non si è mai fermato. Anche quando il campionato era diviso in due gironi Nord e Sud, il 6 Gennaio costituiva il giorno della ripresa della massima serie dopo la pausa. Raccontiamo e ripercorriamo le migliori partite dell’Epifania giocate nel nuovo millennio, che in questi anni ci siamo gustati, alternando un pezzo di carbone e uno di cioccolata.
Juventus Fiorentina 3-3 06/01/2001
La Juventus di Ancelotti, in una serata fredda e condizionata dalla nebbia, almeno nei primi minuti, affronta la Fiorentina dell’imperatore Fatih Terim che qualche anno prima aveva vinto la Coppa Uefa con il Galatasaray.
I bianconeri già fuori dalle coppe ripongono le loro ultime speranze nello scudetto. La partenza è tutta dei viola che grazie alla doppietta del portoghese Nuno Gomes al 18′ sono già avanti di due gol. I bianconeri con pazienza ed esperienza ribaltano il risultato con le reti di Conte e la doppietta di Pippo Inzaghi. Il secondo, uno dei più belli realizzati da SuperPippo, che di gol non belli se ne intende, qui una straordinaria eccezione. La punizione di Enrico Chiesa fissa il punteggio sul 3-3.
A fine stagione la Juventus arriverà seconda alle spalle della Roma mentre la Fiorentina riscatterà un campionato anonimo vincendo la Coppa Italia con Mancini in panchina, alla prima esperienza assoluta, subentrato in primavera a Terim.
Venezia Parma 3-4 06/01/2002
Al Penzo di Venezia, va in scena una delle partite più scoppiettanti in assoluto dell’Epifania, nonostante il campo non in condizioni ottimali. In tribuna presente anche Arrigo Sacchi, direttore tecnico del Parma.
Il Venezia alla disperata ricerca di punti salvezza (aveva comunque chiuso l’anno con due vittorie), parte subito forte con il vantaggio di Bettarini (passato alle cronache rosa per il suo matrimonio con la conduttrice televisiva Simona Ventura).
Nel primo tempo viene fuori la qualità dell’attacco ducale e grazie a Bonazzoli e Di Vaio i parmensi si portano sul 3-1. La rete su rigore di Maniero chiude il primo tempo sul punteggio di 2-3.
L’espulsione di Fabio Cannavaro avvenuta al 50′ mette in difficoltà il Parma che dovrà condurre un secondo tempo di sofferenza per resistere ai continui attacchi dell’uruguagio Magallanes e alle bordate da fuori di Ivone De Franceschi. Ma all’88’ gli sforzi dei lagunari vengono premiati: Maniero (che il telecronista RAI Gianni Bezzi chiamerà per tutto il servizio Moriero) di testa realizza la doppietta personale che vale il gol del pareggio. Neanche in tempo di esultare che al novantesimo, un Venezia sbilanciato, lascia spazio a Di Vaio che firma la sua tripletta e fissa il punteggio sul 4-3 per gli ospiti. All’ultimo secondo l’ennesima sassata di De Franceschi si stampa prima sul palo e poi sulla traversa per concludere la sua folle traiettoria fra le braccia del portiere Sebastian Frey.
A fine stagione il Venezia retrocede e ad oggi l’annata 2001/2002 rappresenta l’ultima in A per i lagunari.
Roma Milan 1-2 06/01/2004
Nonostante la fine del campionato sia lontana dall’Epifania, Roma Milan è già una sfida che può valere uno scudetto. I giallorossi di Capello, ormai al canto del cigno sulla panchina romanista affrontano i campioni d’Europa in carica del Milan, allenati da Carlo Ancelotti.
Fra i tanti campioni in campo, protagonista assoluto della sfida è stato il Re dell’Est Andriy Shevchenko che con una doppietta ammutolisce gli 80mila dell’Olimpico, lanciando prepotentemente il Milan nella volata scudetto. I rossoneri vinceranno il campionato, decisiva proprio la sfida del ritorno con ancora Shevchenko mattatore, davanti ai giallorossi che a fine stagione si separeranno in maniera non troppo silenziosa dal tecnico Capello, il quale lascerà la capitale dopo 5 anni, con lo storico scudetto del 2001.
Lazio Roma 3-1 06/01/2005
Il primo derby dell’era Lotito è una sfida epica per i biancocelesti, che dopo aver rischiato il fallimento dopo il crack Cirio vincono una partita che a Roma vale quasi uno scudetto.
Un indiavolato Paolo Di Canio è il mattatore di quella notte dell’Epifania. Realizza nella stessa porta, a sedici anni di distanza, il suo secondo gol nel derby capitolino, vincendo il duello a distanza con l romanista Francesco Totti. Non uno dei migliori derby disputati dalla leggenda giallorossa.
Da notare la standing ovation finale di Paolo Di Canio che carico di adrenalina comincia a mandare a quel paese chiunque, ricordando i tre cioccolatini messi nella calza degli odiati cugini.
Juventus Parma 1-4 06/01/2011
Gigi Delneri a Torino non ha lasciato grandi ricordi. Arrivato per riscattare il 7° posto conseguito l’anno precedente, non ha fatto altro che ripetere il risultato del suo predecessore Ciro Ferrara (rimpiazzato sul finale da Zaccheroni).
La sfida dell’Olimpico-Grande Torino mette in evidenza tutti i limiti sia tecnici che strutturali di una società apparentemente allo sbando. Proprio due giocatori cresciuti nel vivaio bianconero, con il dente avvelenato, come Giovinco e Palladino realizzano le reti dei ducali, insieme alla trasformazione dal dischetto del Valdanito Crespo.
La stagione 2010/2011 è stata l’ultima prima del filotto, ancora aperto, di 9 campionati consecutivi vinti dalla Juventus ed è stata anche l’ultima prima dell’apertura dello Juventus Stadium.
Curiosamente, la prima partita di A giocata nel nuovo impianto è stata proprio Juventus Parma, finita 4-1 per i bianconeri.
Napoli Roma 4-1 06/01/2013
Da qualche anno ormai il Napoli di De Laurentiis è ritornato fra le grandi del calcio italiano e la calza dell’Epifania si rivelerà piena di dolci per i partenopei.
Giovani campioni indossano la maglia azzurra, Edinson Cavani, che a Napoli ha trovato la sua consacrazione definitiva come centravanti, è uno di questi. Con una tripletta in 70 minuti fa ammattire la retroguardia giallorossa. Osvaldo per la Roma e Maggio per il Napoli fissano il punteggio sul 4-1 facendo esplodere il San Paolo.
Gli azzurri di Mazzarri, all’ultima stagione sulla panchina partenopea, chiuderanno secondi alle spalle della Juventus mentre Cavani con 29 reti si aggiudicherà il titolo di capocannoniere.
Il ritorno del boemo Zeman sulla panchina romanista non è stato quello che si auspicavano i tifosi. A Febbraio l’esonero, rimpiazzato da Andreazzoli che concluderà la stagione al sesto posto.
Stagione resa ancor più deludente vista l’uscita dalle coppe europee a causa della finale di Coppa Italia persa il 26 maggio contro la Lazio.
Juventus Roma 3-0 05/01/2014
Complice il calendario spezzatino, fra le partite scelte, la sfida dello Stadium è l’unica giocata il 5 Gennaio, la viglia dell’epifania.
Juve-Roma come negli anni ’80 e nei primi anni 2000 torna ad essere sfida scudetto: la Juventus è in vetta con 46 punti, seguono proprio i giallorossi a 41. Ma non c’è partita, i bianconeri di Conte annichiliscono la squadra di Garcia, e provano il primo allungo verso il terzo scudetto consecutivo. Scudetto dei record con 102 punti davanti ai giallorossi che a fine stagione accumuleranno un distacco di 17 punti.
Di Vidal, Bonucci e l’ex Vucinic su rigore le reti del 3-0 finale per i bianconeri.
C’è da dire che il giorno della befana non è particolarmente gradito in casa giallorossa: la Roma spesso ha perso sfide decisive talvolta anche con un passivo pesante.
Napoli Inter 1-3 06/01/2020
Rino Gattuso da poco più di un mese sulla panchina azzurra prova a dare quella scossa alla stagione dei partenopei che tarda ad arrivare. Dopo l’addio di Ancelotti la situazione nello spogliatoio azzurro è tutt’altro che serena e i risultati sul campo tardano ad arrivare.
Grazie alla coppia d’oro, su cui anche quest’anno Conte sembra fare pieno affidamento, Lautaro Martinez e Lukaku (autore di una doppietta), i nerazzurri passano al San Paolo ed impongono ai partenopei la terza sconfitta casalinga consecutiva, vittoria che latita a Fuorigrotta da quasi 4 mesi.
Grazie a questi 3 punti l’Inter, a quota 45, aggancia la Juventus che comunque a fine stagione (come sappiamo di lì a poco fortemente condizionata dalla pandemia) riuscirà a conquistare il nono scudetto consecutivo con un punto di vantaggio proprio sui nerazzurri.
Bonus Track: Milan Juventus 1-1 06/01/1999
Il Big match dell’odierna giornata di Serie A sarà il posticipo Milan Juventus. L’ultima volta che le due squadre si sono affrontate nel giorno dell’Epifania è stato nel 1999.
La Juventus del neo pallone d’oro Zinedine Zidane, sfida il Milan dell’altro pallone d’oro del 1995 George Weah. Partita molto tesa a San Siro, non proprio spettacolare, la posta in palio è alta. I rossoneri nel pomeriggio sono stati scavalcati dalla Lazio che ha vinto a Bologna, mentre la Juve è al terzo posto.
Le reti di Albertini su rigore nel primo tempo e quella di pregevole fattura da parte di Fonseca all’85’, decretano l’1-1 finale che consente l’aggancio in vetta a quota 26 da parte del Milan.
A fine stagione il Milan di Zaccheroni conquisterà lo scudetto con un punto sulla Lazio, le analogie con la sfida di domani non sono poche.
Il Milan per conservare il primo posto, con i cugini che incalzano a meno 1 e nel pomeriggio saranno impegnati a Marassi con la Samp. La Juve in caso di sconfitta sprofonderebbe a meno 13 rischiando di dire addio anzitempo alla lotta per il decimo scudetto consecutivo.