2 febbraio 2007: gli scontri di Catania e la morte dell’ispettore Raciti

2 febbraio 2007: gli scontri di Catania e la morte dell’ispettore Raciti

Febbraio 2, 2021 1 Di Alessandro Amodio

Otto anni e otto mesi, tanto è durata la detenzione di Antonino Speziale per l’omicidio dell’ispettore Raciti, in occasione dei fatti di Catania-Palermo del 2 febbraio 2007.
Quello che avrebbe dovuto essere un giorno di festa per il derby siciliano, seppur fra due tifoserie rivali, si trasformò in una delle pagine più nere nella storia del rapporto fra calcio e Stato (nella fattispecie le forze di polizia).

La presunta area in cui è avvenuto l’omicidio. In un primo momento si è parlato di una bomba carta lanciata all’interno del blindato.

Immediatamente ai fatti di Catania il campionato si è fermato, per decisione del commissario Pancalli.  Nel frattempo la stampa invocava “misure straordinarie” per la lotta al tifo violento.
Dal punto di vista giuridico, la pena inflitta a Speziale, ritenuto responsabile della morte di Raciti pur senza prove sufficienti, desta qualche perplessità.
La sentenza di condanna ai sensi dell’Art.533 c.p.p. deve essere pronunciata al di là di ogni ragionevole dubbio.
Fermo restando il principio della certezza dei rapporti giuridici, la condanna per omicidio preterintenzionale dell’ispettore Raciti nel caso di specie.
L’ordinamento penale italiano prevede uno strumento che possa derogare a questo principio.
L’istituto in esame è la Revisione, disciplinata dall’Art.630 c.p.p.
Le ipotesi per le quali è possibile chiedere la revisione del processo sono tassative e fra le altre annoveriamo:
-Se dopo la condanna sono sopravvenute o si scoprono nuove prove che, sole o unite a quelle già valutate, dimostrano che il condannato deve essere prosciolto a norma dell’articolo 631;
-Se è dimostrato che la condanna venne pronunciata in conseguenza a falsità in atti o in giudizio, o di un altro fatto previsto dalla legge come reato.

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Il 15 dicembre 2020 sì è chiuso un capitolo, i cui fatti sono del 2007, ma la parola fine sembra ancora molto lontana. La scarcerazione di Antonino Speziale dopo aver espiato la pena inflittagli costituisce un nuovo inizio. Così come è probabile che Speziale e i suoi legali tenteranno di riaccertare la verità giudiziaria.