Il Marocco concede il bis e vince l’African Nations Championship
Febbraio 7, 2021Secondo trionfo consecutivo per il Marocco che vince l’African Nations Championship, nella competizione per nazioni africane dedicata ai calciatori attualmente tesserati per i campionati domestici. I Leoni dell’Atlante raggiungono così la Repubblica Democratica del Congo a due successi nell’albo d’oro.
Dopo un torneo concluso in crescendo, nonostante un inizio balbettante (molte critiche dopo lo 0-0 col Ruanda) il Marocco ha sconfitto 2-0 il Mali nella finale giocata a Yaoundè, in Camerun, allo stadio Ahmadou Ahidjo.
Match winner per i Leoni dell’Atlante, sono il difensore Soufiane Bouftini (col numero 15, nella foto copertina di Morocco world news) al 69′ e il capitano El Kaabi al minuto 80. Entrambe le reti sono state realizzate su azione d’angolo. Dopo un primo tempo molto bloccato, nella seconda frazione il Marocco ha spinto sull’acceleratore e, al 53′, il capocannoniere del torneo, Soufiane Rahimi (in forza ai Verdi del Raja Casablanca campioni del Marocco in carica) viene steso in area. Sembra rigore netto, ma l’arbitro keniota Peter, dopo un lungo consulto col VAR, non concede, fidandosi degli assistenti a video senza neppure rivedere personalmente l’azione.
Il Marocco, come detto, è riuscito comunque a sopraffare la resistenza dei maliani grazie a due reti su calcio d’angolo. La partita si è poi incattivita, fra i più nervosi il maliano Samakè che, nei minuti di recupero, è stato espulso per doppia ammonizione, stavolta con l’ausilio del VAR, nell’occasione Peter ha rivisto le immagini. Dopo aver ricevuto il rosso, Samakè ha cominciato a prendersela con mezzo Marocco ed è andato anche a muso duro contro l’assistente della terna arbitrale.
Capocannoniere del torneo proprio Soufiane Rahimi, che è rimasto per adesso al Raja nonostante l’uscita dei Verdi dalla CAF Champions League in gennaio. La proprietà voleva cedere l’attaccante al club emiro dell’Al Ain, che ha offerto una cifra vicina ai 5 mln di euro, ma i tifosi hanno vivacemente protestato e Soufiane ha riferito che preferisce concludere la stagione in Marocco. Molto probabile che il suo trasferimento verrà rimandato all’estate, anche se il sogno dell’attaccante classe ’96, oltre alla nazionale maggiore, è quello di giocare in Serie A o in Ligue1. Insomma, un profilo quello di Soufiane da tenere d’occhio, per un ragazzo che ama partire da ala sinistra ma è capace di far male con tagli centrali e poderose progressioni palla al piede. Rahimi ha dimostrato con le doppiette contro Uganda nel girone (5-2) e Camerun in semifinale (4-0) di essere a un livello superiore agli altri. L’altro gol è arrivato contro lo Zambia ai quarti, aprendo le marcature al primo minuto nel 3-1 finale.
La selezione allenata da Houcine Ammouta ha quindi concesso il bis, dopo la trionfale campagna del 2018 in casa, in cui i Leoni dell’Atlante sconfissero per 4-0 la selezione nigeriana.
Prossimo obiettivo far contenti davvero i tifosi marocchini di tutto il mondo: la Coppa d’Africa manca dal 1976, seppur il Marocco ha condotto diverse campagne da ricordare ai Mondiali, come quella del 1970, del 1986 (male invece nel ’94), del 1998 (sfortunata edizione col grande Hadji mattatore, ma eliminati da Norvegia e Brasile) e col pareggio contro la Spagna nel 2018.
Vincere aiuta a vincere, e senza dubbio alcuni dei giocatori citati potranno far comodo alla nazionale maggiore negli anni a venire.