Il fallimento della Juve di Pirlo

Il fallimento della Juve di Pirlo

Marzo 21, 2021 0 Di Andrea Lorello

Il fallimento della Juve di Pirlo, reso ormai evidente dall’uscita dalla Champions League e suggellato dalla sconfitta interna col Benevento.

Vincere è l’unica cosa che conta. Ecco, dalle parti della Continassa di Torino qualcuno sembra averlo dimenticato. La vittoria non è mai casuale o frutto dell’improvvisazione. A maggior ragione se ti chiami Juventus e hai vinto gli ultimi 9 scudetti consecutivamente. Idee chiare, pragmatismo e mentalità vincente, sono da sempre i punti fermi della storia della Juve. Max Allegri lo aveva capito ed è stato lo sposo perfetto della vecchia Signora.

Ma il cambiamento è una costante nella vita e Sarri lo ha rappresentato. L’allenatore toscano, lontano anni luce dall’universo bianconero, ha pur sempre espresso la sua chiara idea di gioco. Seppur non a pieno, ha applicato il suo concetto di gioco canonico, schierando quasi sempre gli stessi 11. Idee diverse dal punto di vista calcistico ma pur sempre certezze.

Pirlo agli inizi della sua avventura bianconera da allenatore, stiloso e rilassato (foto tuttomercatoweb)

Insomma la Juventus, attraverso Sarri, ha scelto fisiologicamente di cambiare. L’approdo naturale di Sarri alla Continassa non lo si può contestare. Con Andrea Pirlo, invece, i Bianconeri hanno scelto di sperimentare. Una società fatta di certezze ha optato per un calciatore dalla mente calcistica superiore, ma anche un allenatore senza né arte né parte. Non sappiamo a cosa alludeva il noto quotidiano rosa sportivo con Pirlolandia, forse un nuovo parco giochi aperto vicino Torino o l’esaltazione di un allenatore predestinato dalle idee di gioco innovative, a noi sembra un laboratorio di analisi chimica dove tutto è sperimentazione. E questo la Juventus non può permetterselo.

foto account twitter kulturjam

La rosa bianconera è lacunosa in alcuni punti ma è pur sempre una Ferrari. Un bolide troppo veloce per la pressoché nulla esperienza di Pirlo. Dopo tutto il pacato Andrea ha appena preso il patentino. Anzi è stato ingaggiato con la speranza che lo prendesse. Andrea Pirlo è attualmente un allenatore ufficiale ma l’esperienza non si regala. E se non sarà frutto della polvere dei campi provinciali, il Maestro si farà comunque. Magari alla guida di un’auto consona al suo patentino: un mezzo da neo patentati. Dove potrà al meglio sperimentare le sue doti, senza fare danni eccessivi, su un pianeta per sentito dire esistente ma attualmente inesplorato: Pirlolandia.