Foden: stella del Manchester City, manifesto del Guardiolismo

Foden: stella del Manchester City, manifesto del Guardiolismo

Aprile 11, 2021 0 Di Valerio Vitale

Foden, in un Manchester City che sta macinando record, è una delle stelle più brillanti. Anzi è di più: il manifesto del Guardiolismo.

-Ismo: Suffisso di molti vocaboli astratti, per indicare dottrine e movimenti religiosi, sociali, filosofici, letterarî, artistici. Illuminismo, romanticismo, impressionismo e tanti altri, la storia ne è piena di movimenti che presentavano questo suffisso. Il calcio, che anch’esso ha la sua storia, non poteva sottrarsi dal creare i suoi movimenti. Tra questi, senza dubbio, uno dei più affascinanti è quello del GuardiolismoQuest’ultimo, come ogni movimento che si rispetti, ha il suo integralismo, ma soprattutto il suo manifesto: Phil Foden.   Phil Foden istruito da Pep Guardiola, fonte: gettyimages

Foden è l’emblema del nuovo guardiolismo. Foto tratta da Getty Images

Foden, infanzia da citizen

Per capire chi è Foden oggi, bisogna partire da dove tutto è cominciato. E’ un giorno di fine primavera del nuovo millennio, giugno è alle porte. E’ il 28 maggio del 2000: a Stockport nasce Philip Walter Foden. Il Manchester City è già scritto nel suo destino. Del resto Stockport dista solo a 10 km da Manchester ed a 20 minuti di auto c’è l’Etihad Stadium. Figlio della working class inglese, Foden nasce in una famiglia di tifosissimi del City. Il salotto di casa diventa ben presto un pezzo di stadio dei citizens ed il piccolo Phil con il pallone ci sa fare. I genitori appoggiano il ragazzo nella sua grande passione. Ha infatti pochissimi anni quando gli viene regalato un completino del City. Phil, ovviamente, non si stacca mai da quella maglia che viene usata spesso e volentieri anche per dormire. Sognando l’Etihad.

Un bambino e il suo sogno. Foto tratta da The Sun

Foden, l’approdo all’Academy del City

Il sogno comincia a diventare realtà quando da piccolissimo comincia a frequentare lo stadio da tifoso, cantando il Blue Moon dagli spalti. Foden non sapeva ancora che da lì a pochi anni avrebbe indossato la maglia del City. Non come un semplice tifoso, ma come un talento della fiorente Academy. A poco più di 8 anni, infatti, Foden entra a far parte del settore giovanile dei citizens. E’ veramente l’inizio del sogno.

Alcune immagini di Foden da bimbo, tratte dal suo profilo Instagram

Il talento del giovane figlio di Manchester è cristallino. I genitori, con il loro appoggio, hanno un ruolo fondamentale nella sua crescita, ed il diamante diventa ogni giorno più luminoso. Quel giovane ragazzo ha qualcosa in più. Non solo nei piedi, ma negli occhi, nella testa, nel modo di pensare e vedere calcio. Tanto è che il City regala a Foden ed i suoi piccoli compagni una presentazione in grande stile, a bordo di una lussuosissima Limousine.

Fonte: ManchesterEveningNews

Foden, la crescita: tra libri e successi con le giovanili

Gli anni corrono velocemente, così come Phil sul campo. Il ragazzo è ormai un adolescente. Il destino sembra scritto: diventare una stella del City e dell’Inghilterra. Questo non è però un motivo valido per abbandonare lo studio. I genitori lo sanno bene ed insistono affinché Phil sia una studente modello. Mentre in campo vince trofei di squadra e personali, viene premiato dal City con una borsa di studio per il St Bede’s College. Anche questo ha reso Foden quello che è oggi. Ormai in rampa di lancio, entra a far parte della nazionale inglese under 16. Ma non solo. Il 6 dicembre Guardiola lo convoca per la gara di Champions League contro il Celtic, non schierandolo in campo. E’ solo il 2016 e Foden è ancora all’oscuro di un 2017 da incorniciare.

Un giovane Foden nelle giovanili del City, premiato come miglior giocatore di un torneo fonte: Instagram Foden

Foden, 2017 da sogno: il trionfo con l’Inghilterra ed il pallone d’oro

2017 da incorniciare. Appunto. In estate viene aggregato da Guardiola nel tour precampionato in USA ed è qui che scocca il colpo di fulmine con Pep. Nel frattempo Foden incanta con l’Under 17 inglese dove, assieme a Sancho e Hudson-Odoi, è il talento più splendente. Presenze 23, gol 13, con la maglia della nazionale. Ma soprattutto un grande successo, di squadra e personale. Dal 6 ottobre al 28 di quell’indimenticabile 2017, in India va in scena il mondiale Under 17. Foden incanta tutti. L’Inghilterra si laurea campione del mondo ed è per Phil il titolo più importante di quella manifestazione: Pallone d’oro del mondiale Under 17.

Le foto della vittoria al Mondiale u-17. Fonte: BBC, The Sun, DailyMail

Foden, l’esordio del ragazzo di Pep

Tanti i nomignoli affibbiati al fuoriclasse di Manchester. Il più simpatico: “piedino di zucchero”. Il più significativo: “il ragazzo di Pep”. Fresco di successo con l’Inghilterra, a proseguire un 2017 indimenticabile, arriva l’esordio in prima squadra con il City. Il ciclo della vita. Quel bambino che aveva poco più di 2 anni ed indossava il tanto amato kit celeste, ora lo stava facendo ancora, quindici anni dopo. La differenza era nel palco. Prima il soggiorno di casa, ora quello illustre della Uefa Champions League. E’ il 21 novembre quando al minuto 75 prende il posto di Yaya Tourè nel match contro il Feyenoord. Poche settimane più tardi arriva anche l’esordio in Premier League nella gara vinta contro il Tottenham. Foden conclude la stagione 17/18 con 10 presenze nelle varie competizioni. E’ solo la nascita del manifesto del guardiolismo.

Foden col suo Maestro Gurdiola. Fonte: getty images

Foden, la consacrazione e l’investitura di Guardiola: “E’ il giocatore più talentuoso che abbia mai visto”

Nella stagione 2018/2019 Foden comincia ad ottenere più spazio. Il tabellino dice 26 presenze e 7 gol, ma la maggior parte subentrando dalla panchina ed in FA Cup o coppa di Lega. Foden vuole di più e lo ottiene, con la proverbiale abnegazione che da sempre accompagna la sua classe. Nel 2019 diventa sempre più importante per il City. Diventa finalmente il manifesto del guardiolismo. Non una nostra teoria, bensì un postulato. A dichiararlo è infatti proprio lui, Pep Guardiola:

“Foden è il giocatore più talentuoso che abbia mai visto nella mia carriera da allenatore”.

Parole da sogno per ogni giovane calciatore, soprattutto quando a dirle è uno dei migliori allenatori della storia del calcio. A queste corrispondo i fatti. Foden entra in pianta stabile nell’11 iniziale del City ed al termine della stagione sono 38 le presenze e 8 i gol in stagione. La definitiva consacrazione arriva però nella stagione 20/21.

Foden, calciatore totale e ruolo sconosciuto

Le grandi prestazioni spingono l’Inghilterra a convocarlo in nazionale maggiore, segnando la prima doppietta contro l’Islanda. Al momento 39 presenze e 12 gol nella stagione attuale. L’ultimo, meraviglioso, nei quarti di finale di CL contro il Dortmund. Numeri da capogiro per uno che non ha ancora compiuto 21 anni. In questa grande esplosione di un talento cristallino fin dai suoi primi anni di vita, c’è anche la mano di Pep. Madre natura ha donato a Phil doti tecniche ed atletiche ben oltre la media, ma il guardiolismo lo ha reso un vero e proprio fenomeno. Chi guarda giocare Foden probabilmente non sa in che ruolo giochi. Regista, mezzala, ala, falso nueve. Foden è un calciatore totale, definirlo sarebbe fuorviante perché non ha confini. Con quella capacità unica di giocare più partite nella stessa gara, tipica di chi ha qualcosa in più. Scusate se è poco, per essere manifesto del guardiolismo.

 

Immagine di copertina: Getty Images.