Il gioco delle bocce spiegato bene, pt.1: Alvignano in A2
Novembre 17, 2021Massimo Bencivenga ci parla dell’ASD Coppola Bocce di Alvignano, promosso in A2 di bocce, e di come questo meraviglioso gioco abbia il dono dell’inclusività.
«Andate a giocare a bocce!» Quante volte abbiamo sentito questa frase? Come se non fosse uno sport.
Come se fosse una cosa facile o per tutti.
Nell’ambiente si usa dire che «a bocce giocano i vecchi, ma vincono i giovani». E non potrebbe essere altrimenti, non con tornei e gare che possono durare giornate intere (sì, a volte anche 12 ore!), con i giocatori in corsia a cercare di trasferire al braccio la giusta forza per un accosto di misura o per immaginare la giusta parabola per un tiro di volo.
Tutto ciò, ossia la capacità di rimanere concentrati e lucidi a lungo, nonché di possedere e allenare una buona coordinazione neuro-motoria, ne fa uno sport a tutti gli effetti, dove il talento da solo non basta, ma deve sposarsi con la disponibilità al sacrificio e all’allenamento.
Alvignano e l’ASD Coppola Bocce
Qualche giorno fa il sodalizio alvignanese ASD Coppola Bocce è stato promosso in serie A2, l’equivalente della serie B di calcio. Allo stato attuale questa società rappresenta il punto più alto dello sport casertano a livello nazionale. Vale a dire che non c’è nessun’altra società sportiva della provincia di Caserta presente a un livello così apicale in una disciplina sportiva federale.
Il pass per la serie A2 è stato staccato sabato 13 Novembre in terra lombarda, a Bergamo, dove la bocciofila dell’alto casertano è andata a giocarsi il titolo nazionale della prima categoria nella fase finale a otto.
Dopo la vittoria ai quarti, la ASD Coppola Bocce è stata piegata in semifinale ai tiri al pallino, ai calci di rigore a voler usare un parallelismo calcistico. Finendo fra le prime quattro ha comunque ottenuto la promozione.
Si tratta di provare a colpire per nove volte il pallino, quest’ultimo posto a distanze variabili; e di andare ad oltranza in caso di parità dopo i nove tiri.
Un traguardo meritato
Più sopra ho parlato di talento e applicazione, ma, al solito, come potete ben intuire, anche un pizzico di fortuna non guasta. Sia come sia, l’ASD Coppola Bocce disputerà il prossimo campionato di A2 di bocce (specialità raffa). Ed è un premio meritato per questo sodalizio sportivo attivo da oltre quarant’anni, da quando, alla periferia di Alvignano, il signor Antonio Coppola, da poco deceduto a oltre novant’anni di età, costituì con un gruppo di amici, prima ancora che soci, l’Associazione dilettantistica società Bocciofila Coppola-Miglio 25.
Sotto la guida del figlio Domenico (Mimmo), la società si distinse sin da subito in terra di lavoro e dal 1996 è guidata da Antonio Coppola, figlio dello stesso Mimmo, prematuramente deceduto. È lui il presidente di questa storica promozione.
In occasione del primo anniversario della morte di Mimmo Coppola, morto nel 1994, fu organizzata una vera e propria parata di stelle, con autentici fuoriclasse a calcare le due corsie del bocciodromo. Due nomi su tutti: Dante D’Alessandro, il miglior italiano di quegli anni. E un giovane Gianluca Formicone, campione mondiale di singolo in
carica. Titolo conquistato nel 2019 in terra sudamericana e battuto diverse volte in questa stagione a singolar tenzone da Luigi Coppola, fratello del presidente, giocatore di A1 e tra i primi 25 individualisti d’Italia nella mia personale classifica.
Luigi Coppola, attualmente in forza alla Kennedy di Nola, è stato vicecampione d’Italia a squadre con la Monastier Treviso nel 2019 e, sempre con la stessa casacca, ha subito una cocente eliminazione in semifinale ai pallini nel 2020. Una semifinale thrilling, quella. Perché le bocce possono apparire noiose solo a un osservatore distratto, dal momento che invece spesso regalano emozioni e momenti al cardiopalmo come e più di altre discipline.
Le bocce e i veri valori dello sport: competizione e inclusività
Ritornando al discorso delle bocce come sport solo per pensionati, mi vien da dire che ci sia ben poco di vero. Al contrario si tratta di uno sport inclusivo come pochi. Ed è in tal direzione che vanno gli sforzi del presidente federale Marco Giunio De Sanctis, il quale sta premendo per avvicinare sempre più i portatori di handicap, le donne (con la formula Lui&Lei, cioè coppia mista) e i giovanissimi (con la scuola bocce) a questo sport. C’è anche l’idea, da parte del presidente, di creare un grande centro federale al sud. Mentre per parte mia noto la scarsa penetrazione, dalle nostre parti, delle altre specialità: volo e petanque.
Anche in questa direzione si potrebbe fare di più, affiancando soggetti istituzionali ai privati, perché questi ultimi, da soli e stante anche il calo di sponsorizzazioni dovuto all’incertezza creata dal Covid, affrontano già costi notevoli.
A valle di tutto non possono mancare i ringraziamenti ai cavalieri che fecero l’impresa, invitando tutti a unirsi nel sostenere l’ASD Coppola Bocce nella prossima cavalcata in A2.
Presidente e dirigente: Antonio Coppola (in borghese nella foto)
Direttore tecnico: Antonio Perrone (con maglia di tuta color bordeaux nella foto)
I componenti della squadra.
Atleta capitano: Clemente Ciniglio
Atleti: Carmine Piscitelli, Carlo Marino, Pasquale Vigliano, Ciro Torrese
Nella foto di gruppo si possono scorgere, tra gli altri, oltre a Luigi Coppola, i sostenitori e tesserati Diamante Cerreto, Antonio Simeone e Angelo Tessitore.
Testo e foto di Massimo Bencivenga, che ringraziamo come sempre per i suoi contributi originali.