Diogo Jota si è preso il Liverpool

Diogo Jota si è preso il Liverpool

Febbraio 11, 2022 0 Di Andrea Indovino

“Ohhh, he wears the number 20,
He will take us to victory,
And when he’s running down the left-wing,
He’ll cut inside and score for LFC,
He’s a lad from Portugal,
Better than Figo don’t you know,
Ohhh, his name is Diogo!”

Il nome di Diogo Jota è quello che attualmente viene cantato più spesso nella Kop, ed è facile capire perché.
E’ dalla doppietta del mese scorso realizzata all’Arsenal in Carabao Cup che il ritornello ha spopolato tra i supporters dei Reds. Ora non c’è partita del Liverpool che trascorra senza che la canzoncina dedicata al bomber tascabile portoghese rimbombi forte dalle tribune di Anfield.

Ci sono giocatori che trascorrono gran parte della carriera in un club e non ottengono questo riconoscimento. E poi c’è Diogo Jota, che è sbarcato nell’universo Liverpool da appena diciotto mesi ed è già uno dei beniamini della tifoseria ‘scouse’. Caduto come una cometa – ma non per sbaglio – in uno dei luoghi più emblematici del calcio europeo. Un ‘fox in the box’ come dicono da quelle latitudini: un calciatore scaltro e talentuoso che è estremamente pericoloso nell’area di rigore. Uno che ruba i cuori, rapisce senza misteri.

Il portoghese sta giocando a livelli altissimi. Mantenendo medie realizzative vertiginose. Un gol dopo l’altro. Con la splendida e risolutiva doppietta inferta al Leicester, è secondo nella classifica marcatori di Premier League con dodici reti segnate, dietro al compagno di squadra Salah. Contando anche le altre competizioni il computo delle marcature sale a 17. Per Jota parlano i numeri. In 60 gare disputate con la maglia del Liverpool, sono già 30 i gol realizzati. E’ soltanto il nono giocatore dei Reds a raggiungere questo traguardo.
I primi otto? Kenny Dalglish, Ian Rush, John Aldridge, Robbie Fowler, Michael Owen, Fernando Torres, Daniel Sturridge e Momo Salah.

Non ci si aspettava che Jota si potesse confrontare con nomi simili quando è arrivato dal Wolverhampton con quell’accordo, a sorpresa, da 41 milioni di sterline. Ma l’opera di scouting degli uomini di Jurgen Klopp si è rivelata azzeccatissima, perché sono riusciti a portare sulle rive della Mersey, sponda rossa, un vero e proprio killer d’area di rigore, che in campo si nutre di gol.

Con il lavoro di Klopp, che sta affinando le abilità di Jota di giocare nella posizione di ‘numero 9’, il rendimento della punta portoghese è schizzato alle stelle. Il giocatore anche ai Wolves ha ricoperto questo ruolo, ma spesso era affiancato da un attaccante più ‘naturale’, Raul Jimenez. Che quindi, in un certo senso, gli impediva di avere piena libertà di movimenti. Al Liverpool, sta dimostrando di essere in grado di giocare nel mezzo ai massimi livelli anche come unica punta, sfruttando in pieno il lavoro dei suoi compagni di squadra che con corsa, tecnica, palleggio, gli aprono gli spazi nei quali riesce a dare il meglio di sé.

Ma Diogo Jota, più in generale, può giocare praticamente tutte e tre le posizioni in avanti in un 4-3-3. Ne ha il potenziale. Perché ha velocità, e fame. Tanta fame di arrivare. E può combinare, può difendere, può pressare. Queste sue caratteristiche lo rendono imprevedibile, e offre opzioni reali per diversi sistemi di gioco. Predilige il ruolo di ala sinistra, ovvio, ma quello è occupato solitamente dal fenomenale Mané E da Luis Diaz, l’ultimo arrivato. Deve così accontentarsi di essere una prima punta atipica, non un centravanti, non una seconda punta. Un falso nove alla maniera di Klopp.

Il manager tedesco ha fatto molto riferimento alla sua etica del lavoro, al suo pressing e alla sua versatilità, ma nemmeno il tedesco poteva prevedere l’impatto avuto sulla squadra, e il numero di gol che Jota avrebbe finito per segnare. “Sapevamo fosse forte, ma non conosciamo i suoi limiti. Migliora costantemente, non so fin dove potrà arrivare”. Ha un talento naturale, riesce a capire prima di tutti l’evolversi dell’azione e farsi trovare pronto al posto giusto nel momento giusto. Diversi sono gli attestati di stima che stanno piovendo sul capo del portoghese da diversi mesi a questa parte.

“Ero dell’opinione che Firmino fosse un giocatore che non sarebbe mai stato abbandonato da Jurgen Klopp, ma Jota ha dato al Liverpool un elemento di imprevedibilità, dimostrando che i Reds hanno fatto un affare” , le parole dell’ex Liverpool Peter Crouch.
Perfino Cristiano Ronaldo, suo compagno di squadra in Nazionale, se lo vezzeggia: “E’ veloce e cinico sotto porta. E’ un brevilineo, ha tanta tecnica e un fiuto del gol molto sviluppato. Finalmente sta facendo vedere tutto il suo potenziale. Farà grandi cose in Premier League e qui con il Portogallo”.

Tra il giocatore e la tifoseria ormai è scoppiato l’amore. Capita sempre più spesso che il canto del nome del portoghese venga ascoltato perfino per le strade di Liverpool, e per le viuzze adiacenti Anfield Road, nei giorni delle partite casalinghe dei Reds ma anche quando in calendario non vi è alcuna partita. Che ci sia il sole o la light rain shower tipica inglese. Non sarà l’ultima volta che Jota farà parlare di sé, con il 25enne che sta ancora migliorando e affinando il suo gioco. Forse il meglio deve ancora venire. E lo scenario che potrebbe prospettarsi sarebbe spaventosamente incantevole per i tifosi del Liver bird.

 

Immagine di copertina: Instagram Account Diogo Jota