Valencia-Barcellona: uno storico asse di mercato
Febbraio 20, 2022 0 Di Philip SupertrampPhilip Supertramp, firma della pagina Serie A Vs Liga, ci racconta l’asse di mercato Valencia-Barcellona. Nella storia recente in particolare, i catalani hanno trovato, in terra valenciana, sia campioni che giocatori inadatti al contesto blaugrana.
Da sempre gli occhi del Barcellona guardano con interesse le partite del Valencia alla ricerca di giocatori da acquistare. Non a caso ogni estate si parla di Gaya come futuro erede di Jordi Alba.
Ma c’è stato un periodo, della durata di cinque anni piu o meno, in cui i catalani acquistavano un giocatore a stagione dalla squadra Taronja.
Il primo di tutti fu David Villa nell’estate del 2010. Il Guaje arrivò come fresco Campione del Mondo di Sudafrica e dopo cinque stagioni da assoluto protagonista sulle rive del Turia si trasferì in Catalogna, dove sarebbe rimasto per tre stagioni.
Indimenticabile fu il suo primo Clasico in cui mise a segno una doppietta e, al momento della sostituzione, tutti i tifosi presenti al Camp Nou gli tributarono un’ovazione.
Come dimenticare il gol del 3-1 nella finale di Champions League nel Maggio del 2011 contro il Manchester United. Dopo un assolo di Messi ricevette una palla fuori area e con un tiro preciso sotto il sette fulminò Van Der Saar.
Il secondo fu Jordi Alba, ancora oggi punto fermo a sinistra. Definirlo un acquisto indovinato è dir poco. Da quando arrivò al Barça nel 2012 ha giocato un totale di 411 partite e fu, per Luis Enrique, titolare indiscutibile l’anno del triplete. Da registrare come marchio di fabbrica la giocata tipica del duo Messi-Alba. I due campioni avevano un gran feeling e riuscivano a trovarsi sempre ad occhi chiusi.
Nel 2014 arrivò un altro terzino sinistro, il francese Jeremy Mathieu che a Valencia era diventato l’erede di Alba. A causa della presenza dell’altro ex sulla fascia, giocò principalmente da centrale insieme a Pique. Come Villa ricevette un lungo applauso durante un clásico, nel Marzo del 2015, con un gol di testa su una punizione battuta da Messi. In totale nei suoi tre anni in blaugrana riuscì quasi sempre a dimostrarsi un ottimo difensore, sia nel mezzo che sulla fascia sinistra, soprattutto durante la sua prima stagione dove vinse il triplete.
I successivi due, arrivati entrambi nell’estate del 2016, furono dei veri e propri flop.
Paco Alcacer, grande idolo della tifoseria valenciana oltre che capitano, al momento del suo trasferimento provocò una grande ferita in tutti quelli che lo avevano osannato durante tre anni al Mestalla.
Al Barcellona rimase solamente due stagioni, durante le quali registrò poche apparizioni, per poi trasferirsi al Borussia Dortmund.
L’altro fu il portoghese Andre Gomes. Trascorse due grandi stagioni con il Valencia, dove riuscì a conquistare la nazionale e, a forza di ottime prestazioni, fu considerato uno dei migliori centrocampisti della Liga. Mendes, suo rappresentante, concluse l’acquisto tra i due club ad una cifra pari a 35 milioni piu 20 variabili a seconda dei bonus.
A differenza di Alcacer, il centrocampista portoghese avrebbe giocato spesso, soprattutto la prima delle due stagioni, senza mai riuscire a dimostrare il livello che aveva mostrato ai tifosi valenciani.
L’ultimo è Ferrán Torres, arrivato durante il mercato di Gennaio, ma questa volta non attraverso un trasferimento diretto, bensì passando dall’Inghilterra. Il ragazzo di Foyos ha creato grandi aspettative intorno a lui, sia al Valencia che al City, dimostrando di essere un ottimo giocatore. Riuscirà a consacrarsi con Xavi? Le sue lacrime dopo la sfortunata prestazione contro il Napoli di giovedì, nella quale ha sì realizzato il rigore del pari, ma anche fallito almeno tre facili occasioni, mostrano di certo che il ragazzo ha voglia e ci tiene. Non può che migliorare.
Questi gli acquisti dal 2010 in poi. La regia principale? Robert Fernández Bonilla, che al tempo era direttore tecnico del Barcellona e prima ancora lo era stato del Valencia. Ex calciatore di ottimo livello, aveva fatto parte della spedizione spagnola argento agli Europei dell’84 e di quella di Italia ’90. Valenciano, ha militato anche nelle fila del Barcellona da giocatore, oltre che nello stesso Valencia, Villarreal, Castellon e Cordoba. Conosceva bene entrambe le società, sapeva perfettamente come muoversi e come porre le condizioni giuste per i trasferimenti. Il Valencia, dopo gli anni migliori a cavallo tra fine anni ’90 e inizio 2000, ha visto spesso i suoi migliori giocatori andare 400 km a Nord. Un asse di mercato, questo tra Valencia e Barcellona, che ha fatto le fortune dei catalani.
E chissà che i tifosi valenciani non abbiano ancora il dente avvelenato, nello scontro diretto di oggi.
Testo: Philip Supertramp (Serie A Vs Liga)
Immagine di copertina: Robert Fernández Bonilla, tratta da Marca.com