
Derby della Capitale: di genio e di tacco
Marzo 19, 2022Philip Supertramp, autore della pagina Serie A vs La Liga, ci racconta curiosità di stile, genio e tacco sulla storia del derby della Capitale e sul momento di Roma e Lazio.
“La caratteristica principale di un genio non è la perfezione, ma l’originalità”
A.Koestler
Oggi si gioca il Derby numero 193 della capitale, il secondo dell’era Mourinho vs Sarri, questa volta con la Sud a rappresentare la squadra di casa. La gara d’andata è stata vinta dai biancocelesti per 3-2 grazie a una grande prestazione dell’ex di turno Pedro. Lo spagnolo, non voluto dall’allenatore portoghese, dopo il suo gol è andato proprio a esultare in maniera poco discreta davanti la panchina dei suoi ex compagni.
Il momento delle due squadre
In seguito alla partita di questo giovedì di Conference League contro il Vitesse, Mourinho, come meglio sa fare, ha acceso il pre-derby con queste dichiarazioni: “Io sono contento perché abbiamo passato il turno, ma non perché noi abbiamo giocato e la Lazio è a fumare le sigarette con Sarri”.
Il derby della Capitale è una delle partite più imprevedibili della Serie A, non a caso si dice spesso che chi parte sfavorito vince. La Lazio sicuramente si presenta meglio grazie alle due vittorie, mentre la Roma ha pareggiato sia in campionato che in coppa e, oltre ad aver segnato in entrambe le sfide nei minuti di recupero, continua a non mostrare il gioco richiesto a una squadra come la Roma.
Il derby della Capitale a colpi di tacco: di Lorenzo Pellegrini il più recente
In questa sfida molto accesa un gol che più volte abbiamo visto è stato il colpo di tacco, l’ultimo a segnarlo fu Pellegrini nella stagione 18/19 nella vittoria dei suoi per 3-1. L’attuale capitano giallorosso, a metà primo tempo sostituì un Pastore infortunato e dopo essere entrato da pochi minuti in campo in una mischia in area, con un guizzo riuscì a insaccare la palla spalle alla porta.
Gli strani scherzi del destino fanno sì che questo colpo geniale sia stato realizzato da due giocatori con lo stesso nome nel derby della capitale: i Mancini (Roberto e Amantino).
Nella stagione 98/99 in un derby pazzesco finito 3-3, ci pensò l’attuale CT della nazionale a ribaltare il risultato, visto che i giallorossi erano andati in vantaggio dopo un gol di Delvecchio su un cross basso di Pierre Wome. La prima rete fu un capolavoro. Mancini segnò con un gol al volo di sinistro dopo un lancio lungo, ma preciso, di Mihajilovic, che lasciò Chimenti senza parole.
Da Roberto Mancini ad Amantino Mancini
La doppietta arrivò a inizio secondo tempo. Sinisa pennellò un calcio di punizione in area e l’attaccante con un leggero colpo di tacco beffò un’altra volta il portiere giallorosso. Successivamente Salas su rigore portò il risultato 3-1, ma grazie a un grande Totti, la squadra allenata da Zeman, trovò le reti del pareggio. Il numero 10, in area dopo un dribbling riuscì a effettuare un cross per Di Francesco, che approfittò di un errore difensivo di Nedved per realizzare il 3-2. Sempre su una disattenzione laziale Totti riuscirà a segnare il gol del pareggio, con la Roma in inferiorità numerica.
L’altro Mancini realizzò la sua rete 5 anni dopo. Cassano si preparò a crossare in area un calcio di punizione nella zona laterale all’area avversaria. Tutta la difesa biancoceleste era preoccupata degli arieti romanisti (Panucci, Samuel e Carew) e lasciò solo il piccolo esterno d’attacco giallorosso, che sorprese tutti gli avversari con un colpo di tacco e portò la Roma in vantaggio. Le parole del telecronista Giulio Delfino dopo il gol furono: “Straordinario davvero, non perdetevelo in Tv stasera, domani, quando volete”. La seconda rete giunse al termine di un contropiede tutto brasiliano: Mancini sulla sinistra vide Emerson, che, dopo uno stop, tirò di controbalzo e fulminò Sereni.
Questo è il Derby della Capitale: una partita unica che mette sotto pressione per tutta la settimana entrambe le squadre, ma che regala ogni volta emozioni uniche.
Come afferma il vincitore del Mondiale 2006 Simone Perrotta: “Giocare il Derby a Roma è un’emozione talmente particolare che la paragono a quella provata nella finale di Coppa del Mondo”.
Testo di Philip Supertramp, della pagina Serie A vs La Liga
Immagine di copertina tratta da Wikimedia Commons.