Viva, viva il parassita Gareth Bale

Viva, viva il parassita Gareth Bale

Marzo 25, 2022 0 Di Andrea Indovino

Viva, viva il Parassita Gareth Bale.

Cantano così, sarcasticamente, i trentamila del Cardiff Stadium. Sarcasmo sì, ma soprattutto lodi per il campione di Cardiff. Una vera e propria serenata per il proprio idolo, che nei versi include perfino l’episodio del falso infortunio alla schiena inscenato per evitare di essere chiamato nella rosa del Team della Gran Bretagna per le Olimpiadi del 2012.

Ecco perché quei tifosi hanno notato con un certo diporto, con divertimento, che era la stessa parte del corpo, cioè la schiena,  causa della sua assenza dalla rosa del Real Madrid nella sconfitta roboante di domenica scorsa nel Clásico contro il Barcellona. Questo è stato l’ultimo di una lunga serie di infortuni che hanno rovinato la reputazione di Bale soprattutto in Spagna. Per i media calcistici locali si è trattato dell’ultimo tradimento.

Bale è stato spesso accusato di non parlare spagnolo, di non essersi integrato e di pensare poco alla Casa Blanca e ai suoi tifosi. Ed è stato bollato senza pietà come parassita, specie negli ambienti merengue. Aggettivo forte, fortemente pesante. E difficile da sopportare, per un talento purissimo, dalla classe cristallina e dal piede fatato.

Ha vinto quattro Champions League, due titoli in Liga e un carico di altri trofei con il Real ma l’amore tra la stella gallese e la Spagna non è mai scoppiato. Quando è stato raffigurato sorridente mentre si allenava con il Galles questa settimana, pochi giorni dopo aver perso in malo modo il Clásico, il titolo in prima pagina del quotidiano spagnolo Marca è stato beffardo, sferzante. Così sarcastico: “Non fa più male”.

Assente col Real, decisivo col Galles: la partita di Gareth Bale

Bale ha giocato solo scampoli di partite quest’anno. Non risultando, di conseguenza, mai decisivo. Comparsate. Proprio come un attore che entra in scena senza mai prendere la parola.  Decisivo però continua ad esserlo per la sua Nazionale, trascinandola con una spettacolare doppietta in finale playoff valida per la qualificazione al prossimo Mondiale in Qatar. Al Cardiff Stadium, a casa sua, Bale ha dimostrato a tutto il mondo, ancora una volta, il suo valore: segnando due gol, tra cui un sensazionale calcio di punizione, nella vittoria per 2-1 del suo Galles sull’Austria. Ora, tra i Y Dreigiau Coch (I Draghi Rossi) e il Mondiale c’è soltanto una partita di distanza. Scozia o Ucraina. Un ultimo ostacolo da superare per tornare a staccare un pass per la Coppa del Mondo. Che manca a quelle latitudini da ben sessantaquattro anni. Troppo tempo.

Figura periferica del Real Madrid in questa stagione, Bale continua a fare gol per il Galles e la sua doppietta nella semifinale dei playoff al Cardiff Stadium ha portato il suo record di gol di tutti i tempi per la nazionale a 38. Sicuramente non ne ha segnato uno più bello del calcio di punizione che ha sbloccato il match al 25’. Eppure è il settimo centro di Bale da situazione di calcio franco. Una parabola perfetta a girare sopra la barriera, con il malcapitato portiere dell’Austria Lindner che ha potuto soltanto osservare il pallone finire in rete.

Poi il gol del raddoppio ha apposto la ceralacca alla sua straordinaria, magnificente prestazione, un due a zero che di fatto ha spedito al turno successivo il Galles, non però senza ansie dovute al gol di Sabitzer che per qualche minuto ha fatto venire i brividi ai presenti sugli spalti del nobile e maestoso impianto della capitale gallese.

Gareth Bale. Eterno Gareth Bale. La doppietta all’Austria arriva 15 anni e 168 giorni dopo dalla sua prima rete col Galles, nell’ottobre 2006 contro la Slovacchia.

Che ci crediate o no, l’approccio alla partita non è stato dei migliori. Nei primi minuti Bale ha sbagliato qualche tocco di troppo, anche elementare. Sembrando distratto, negligente. Quasi assente. E’ sembrato che potesse accusare la pressione del grande evento.

Mai mai andare contro Bale. Parola mia. E’ un azzardo troppo grosso. Un rischio troppo elevato di dover tornare indietro sui propri passi e chiedere umilmente scusa. Mai sottovalutarlo. E infatti un suo momento di assoluta magia ha messo in funzione il Galles. Un momento di istinto predatorio ha contribuito a spezzare in due tronconi il match. Non la sua migliore prestazione in assoluto, ma la sua classe è ovvia, scontata. E continua a dimostrarcelo.

Viva, viva il Parassita Gareth Bale.

 

Immagine di copertina: archyworldys.com