Il Real Madrid di Ancelotti: la nuova Saga dei Galacticos
Maggio 5, 2022Se ieri sera la partita tra Real Madrid e Manchester City fosse finita al minuto 75, il titolo di oggi sarebbe stato “Gli sceicchi colpiscono ancora”.
Risultato sull’1-0 per il Manchester City. Modric, Casemiro e Kroos (uscito 7 minuti prima) sostituiti e il computo complessivo delle due settimane di Champions recitava: Premier League 11-5 La Liga.
Ed invece i tempi regolamentari della semifinale di ritorno del Bernabéu sono durati 96 minuti e, anche ieri notte, chi ne è uscito vincitore è stato il Madrid di Carlo Ancelotti, tornato “fantastico e magnifico”, a scapito di Pep Guardiola. Per i tre saggi del centrocampo sono entrati Asensio, Rodrygo e Camavinga.
Dei tre cambi, soprattutto gli ultimi due, che venivano chiamati a gran voce dal Santiago Bernabéu, si sono dimostrati fondamentali per il passaggio alla finale di Parigi del 28 Maggio.
Il diciannovenne francese, dal momento in cui ha superato la linea del campo, è diventato una piovra. Sembrava che l’erba del campo fosse il suo habitat naturale. Con le sue lunghe leve arpionava tutti i palloni che gli giravano intorno e, nondimeno, con la palla tra i piedi, come un mollusco nell’acqua, si muoveva viscidamente fra le maglie celesti risultando imprendibile per gli avversari.
Mentre per l’attaccante brasiliano potrebbe parlare da solo il tabellino, due gol in due minuti e soprattutto nel recupero, quando sembrava tutto perduto. Ma la prestazione del brasiliano non è stata confinata alla doppietta. Una partita fatta di sacrificio e anche furbizia (tanti i falli subiti che sono serviti a fare respirare la squadra).
Oltre ai due giovani merengues, c’è da sottolineare le prestazioni di Courtois (un’altra volta una saracinesca e MVP della serata) , Valverde (prima nel tridente d’attacco e poi a centrocampo, ma il risultato non è cambiato: motorino incombustible del campo) e Carvajal (ultimo ad arrendersi dei suoi e pittore dell’arcobaleno che è finito sulla testa di Rodrygo per il gol del 2-1).
Note di merito vanno anche per Bernardo Silva e Ruben Días della squadra di Guardiola.
Il primo ha giocato una partita sontuosa. Suo l’assist a Mahrez, è riuscito a regalare colpi di magia per tutto il campo, tra cui la “duplicazione”. Il difensore portoghese per 105 minuti, con una marcatura vecchio stile (“seguilo anche se va al bagno”), ha fatto uscire dai radar del Santiago Bernabéu Benzema. Peccato aver macchiato la partita con il rigore decisivo proprio sul francese.
A Guardiola, dopo la finale persa nella scorsa stagione, toccherà vedere la finale di Parigi dalla televisione. Mentre Ancelotti riesce a battere un nuovo record: nessuno fino ad ora era riuscito ad arrivare per 5 volte in fondo alla Champions League (Sette se si contano le due da giocatore).
Tra meno di un mese ci sarà l’atto finale contro il Liverpool a Parigi, Stadio Saint-Denis, e vedremo se Benzema &Co riusciranno a realizzare l’ennesimo miracolo di questa fantastica Champions League 2021/22. Trentuno anni fa, ancora a Parigi, ma al Parco dei Principi, Liverpool e Real Madrid avevano dato il via all’atto primo di questa splendida rivalità fra due superpotenze europee. Vinsero i Reds.
Nell’anno in cui sembrava che in Europa gli sceicchi avessero conquistato il calcio a forza di acquisti milionari, il titolo finale potrà essere: “La Vendetta di Klopp”, dopo aver perso la finale del 2018 con l’errore fatidico di Karius, o “La saga dei Galácticos”.
Il 28 Maggio conosceremo la risposta. Sarà il Real Madrid di Ancelotti o il Liverpool di Klopp a trionfare stavolta?
Testo di Philip Supertramp della pagina FB Serie A vs La Liga, dedicato alla Giornata Mondiale di Star Wars: May the 4th be with you
Immagine di copertina: account FB Carlo Ancelotti