Forest Green Rovers: un modello di sport sostenibile

Forest Green Rovers: un modello di sport sostenibile

Maggio 20, 2022 0 Di Andrea Indovino

A Nailsworth, pittoresca cittadina di 5.000 abitanti nel Gloucestershire, sud-ovest dell’Inghilterra, è di casa il Forest Green Rovers, club che ha appena conquistato sul campo un’incredibile promozione in League One, terzo gradino della scala del calcio inglese, al termine di un’intensa, dura e appassionante lotta a quattro che ha visto protagoniste anche Exeter City, Bristol Rovers e Northampton Town. 
The Little Club On The Hill, chiamato anche così dai fan che ogni sabato riempiono le tribune del piccolo e grazioso The New Lawnha regalato una grande gioia all’intero distretto, e il prossimo anno si troverà a doversi scontrare con squadre gloriose, che hanno fatto la storia del calcio inglese: Portsmouth, Ipswich Town, Sheffield Wednesday, Derby County. Mai questo piccolo club era riuscito a spingersi così in alto. Basti pensare che nella sua bacheca dei trofei….c’è solo un trofeo: la FA Vase risalente alla stagione 1981/82. Non proprio un titolo recentissimo.

Perché è diventato famoso il Forest Green Rovers?

Il Forest Green Rovers è però balzato agli onori della cronaca non solo per i risultati recenti che è riuscito a conquistarsi sul campo, ma soprattutto per l’interessante ed intrigante progetto che sta portando avanti ormai da qualche stagione.  Sì tratta infatti della prima squadra di calcio vegana al mondo, per cui tutti i tesserati seguono la dieta vegana. Una scelta apprezzata e riconosciuta perfino dalla Vegan Society, l’ente mondiale per questo tipo di educazione alimentare. Si ragiona così da qualche anno a Nailsworth. Un occhio al campo e uno all’ambiente. Quindi, via dal menù carne, pesce e derivati. E spazio a piatti a base di verdure, legumi, alghe, soia, seitan e tofu. Addirittura i tabelloni luminosi pubblicizzano il formaggio senza lattosio. Paul Dowsell, macellaio noto in città ed ex-fornitore del club, ai primi vagiti del neonato progetto si definì contrariato all’idea che al New Lawn avrebbero iniziato a distribuire burger di soia e falafel con ceci al posto di pasticci di carne, involtini di salsiccia e soprattutto dei classici hamburger che allietano i pomeriggi dei tifosi in Inghilterra in prossimità delle strutture sportive (e non solo): ”Quando mi hanno comunicato questa loro decisione, sinceramente ho fatto fatica a crederci. E’ un sogno o realtà? Ci sono rimasto assai male, per giorni mi sono addirittura rifiutato di andare allo stadio, poi la rabbia è man mano diminuita ed ora non posso fare altro che rispettare la loro scelta”.  I motivi che hanno spinto il club a educare i giocatori della squadra a mangiare vegano sono l’impatto ambientale che ha il consumo di carne sul pianeta e il benessere degli stessi animali. Questa scelta, tra l’altro, è totalmente appoggiata da tutta la rosa. Eliminando cibi di origine animale, decisamente più laboriosi da digerire, le prestazioni in campo dei calciatori sono sensibilmente migliorate sotto diversi aspetti.
Mobilità, forza, esplosività, resistenza. Parlava così il capitano della squadra poco prima dello stop dei campionati per Covid: “Quando entri nel mondo del calcio è tutto pollo e uova. Ma se questo contribuisce a salvaguardare il nostro pianeta, ben venga, perché dovremmo rifiutarci?”

Tutto “green”

Ma non è di certo finita qui. Tutto green. A cominciare dal patron Dale Vince. Il milionario boss dell’energia pulita (Ceo di Ecotricity, colosso nel settore), nel 2011 ha rilevato il club cambiandone i connotati per farne una vera e propria missione senza precedenti.

La nuova maglia del Forest Green Rovers (qui il link all’acquisto dal sito ufficiale), un progetto interamente “green”

Il Forest Green Rovers ha poi pensato bene di costruirsi un kit d’allenamento e un kit ufficiale da gioco con materiali davvero inusuali, per un risultato semplicemente bizzarro. Fino all’anno scorso sono state utilizzate divise fatte con il bambù, leggere e molto traspiranti. Ma nel 2021 ci si è superati. La squadra è stata la prima al mondo a scendere in campo con un kit realizzato con un materiale costituito da plastica riciclata e fondi di caffè. Per realizzare ciò, il club ha addirittura cambiato i colori sociali, e forse si è spinto un po’ oltre, con una parte di tifosi che ha giustamente storto il naso, passando dal classico ed elegante bianco-nero, ad una divisa decisamente radical chic, prevalentemente verde con stravaganti inserti neri. Perfino i parastinchi, con cui i calciatori del Forest Green Rovers scendono in campo per difendersi dai colpi degli avversari, sono interamente fatti con materiali biodegradabili. Il campo di gioco del The New Lawn è composto da un manto erboso biologico e sostenibile, ed ovviamente viene fertilizzato con certosina periodicità con concimi naturali. L’erba è tagliata da un robot che si muove grazie all’energia solare e il sistema di irrigazione funziona grazie ad un sistema di raccolta dell’acqua piovana. Come gestire una squadra di calcio a rifiuti zero e ridurre gli sprechi in poche e semplici mosse.

Un club in sintonia con i tifosi e con lo sguardo rivolto al futuro

Il club, poi, non può non pensare anche ai tifosi. Al The Lawn, prima, durante e dopo le partite casalinghe dei Green Devils, vengono servite fresche o calde prelibatezze di ogni tipo, gustose, ma tutte esclusivamente vegetariane. Con l’olio da cucina che, una volta compiuto il proprio dovere, è rigorosamente trasformato in biocarburante. Lo stadio è dotato inoltre di ricariche per auto elettriche per incoraggiare i tifosi all’uso di questo tipo di automobili.

Il rendering del progetto del nuovo stadio del Forest Green Rovers, a cura dello studio della recentemente scomparsa archistar Zaha Hadid (dal sito ufficiale dello studio)

Effettivamente, a Nailsworth sembra di vivere in un universo parallelo. E il prossimo passo è davvero ambizioso. Col progetto approvato poco prima della pandemia, si è deciso di regalare ai Rovers una nuova casa. È tutto pronto  infatti per l’inizio dei lavori per un nuovo disegno green, che prevede la costruzione di un nuovo stadio. Eco Park, la nuova casa, un nome non a caso. Costruito interamente in legno, con spazi adiacenti che saranno costellati da nuovi alberi, cespugli e siepi. Esempio quindi, di quanto si possa fare in favore della sostenibilità nello sport. Sustainability in Sport, changing the rules of the game’.
Testo di Andrea Indovino, redattore per F&L, Sottoporta Review e content editor per Non Solo Premier e News on the Blues.
Immagine di copertina: Forest Green Rovers official FB account.