Portieri per un giorno: Farinos, Di Michele, Bilica e altri eroi improvvisati

Portieri per un giorno: Farinos, Di Michele, Bilica e altri eroi improvvisati

Giugno 7, 2022 0 Di Nicola Luperini

Per la rubrica “La tana del Lupo” una rassegna dei migliori “portieri per un giorno” passati per la Serie A.

Nell’epoca calcistica moderna, fatta di 5 sostituzioni e appositi slot per i cambi, è impresa ardua vedere un calciatore di movimento che prende il posto del portiere, espulso o infortunato, e si accomoda tra i pali per difendere la porta della propria squadra.

In un passato neanche così lontano, invece, era un evento meno raro del previsto, che ha sempre incuriosito e affascinato i tifosi. Ne passiamo in rassegna alcuni.

Pineda e la vana gloria

Chi può vantare di aver segnato un gol in un Mondiale e di aver subito gol da Ronaldo, tutto nel giro di due mesi? Al mondo esiste una sola persona che risponde a questo identikit: Mauricio Pineda.

Il Fenomeno ha appena ubriacato di doppi passi Turci, portiere dell’Udinese, che lo ha steso appena fuori area ed è stato costretto ad abbandonare il campo di San Siro dopo il cartellino rosso sventolatogli davanti. C’è da trovare un temerario che vada in porta per i dieci minuti restanti: Pineda senza esitazioni si lancia, “voy al arco”.

Si infila i guantoni, poi chiede a Marcio Amoroso e Bertotto di aiutarlo ad indossare la maglia, enorme, di Frezzolini, che gliela presta dalla panchina. L’argentino sistema la barriera come può, ma Ronaldo non ha nessuna pietà. Piattone potente sul palo del portiere (anche se forse sarebbe più corretto dire “palo del terzino”), tuffo tragicomico di Pineda, palla in rete.

L’Inter vincerà quella partita e Pineda non si avvicinerà mai più ad un paio di guantoni, ma il destino lo ripagherà nella calda estate francese del 1998, quando segnerà il gol decisivo per la sua Argentina contro la Croazia, nella gara finale del Girone H.

Farinos: il re dei portieri per un giorno

L’Inter ha una storia tutta sua, con i portieri improvvisati (il più recente esempio? Palacio contro il Verona nel 2016). Lo dimostra Francisco Javier Farinos, che nella notte di Valencia del 2002 prende il posto tra i pali di Toldo, espulso per eccessiva perdita di tempo (anche questa una rarità) e al contrario di Pineda si trasforma in eroe. Il Valencia prova il tiro al bersaglio per segnare, ma il piccolo centrocampista spagnolo respinge tutto quello che c’è da respingere, superando i minuti di recupero da imbattuto e consegnando all’Inter la semifinale di Coppa Uefa.

Ancor più memorabile la giornata tra i pali di Fabio Bilica, che contro il Milan diventa eroe per 6 interminabili secondi. Il portiere del Venezia, Casazza, viene espulso dopo un fallo da rigore su Shevchenko. In porta ci va il difensore centrale brasiliano. San Siro già esulta pensando che Sheva avrebbe segnato facilmente. Ma non aveva fatto i conti con Bilica, che respinge il rigore dell’ucraino tuffandosi alla sua sinistra e poi smanaccia un tiro cross di Boban, prima di arrendersi inesorabilmente al bolide da pochi passi di Orlandini. Sei secondi di imbattibilità per Bilica, che entrano di diritto nella storia del Venezia e della Serie A.

Portieri per un giorno

Portieri per un giorno: Bilica vs Sheva (foto gazzetta.it)

La prodezza di David Di Michele in Coppa Italia

Ancora meglio ha saputo fare David Di Michele, che in un match di Coppa Italia contro il Lecce del 2004/2005, finito con un pirotecnico 5-4 per i friulani, prima mette a segno una doppietta e poi prende il posto di Samir Handanovic. Spalletti, coach dei friulani, vorrebbe che in porta andasse Muntari, ma Di Michele fa orecchie da mercante alle indicazioni del mister di Certaldo e si mette i guantoni, parando il rigore di Mirko Vucinic con i piedi. Doppietta e rigore parato nella stessa partita: what else?

Al Via del Mare non possono crederci, e sicuramente uscendo dallo stadio avranno commentato così: “Ma ti ricordi di quando Lima ci fece vincere la partita contro la Reggina andando in porta?”

In effetti il centrocampista brasiliano, che poi sarebbe passato alla Roma scudettata, salvò letteralmente il risultato in una sfida salvezza epica contro i calabresi, nella stagione 98/99. Con Chimenti espulso per una mezza rissa con Bruno Cirillo, toccò al brasiliano mettersi la maglia del portiere, con egregi risultati. Prima riuscì a sventare un pallonetto di Diè, poi buttandosi alla sua sinistra deviò in corner una conclusione da fuori area.

Romulo, l’ultimo dei portieri per un giorno in Italia

Momenti che sono espressione di un calcio che forse non esiste più, anche grazie (o per colpa?) delle modifiche regolamentari che abbiamo già citato. L’ultimo esempio di “portieri per caso” nella nostra Serie A è infatti datato 2018, quando Romulo si improvvisò estremo difensore in un Inter-Verona giocato al Meazza, con la maglia dell’Hellas.

Per gli inguaribili romantici del pallone, uno dei piccoli sogni nel cassetto è vedere di nuovo qualche improbabile terzino muoversi con passo incerto verso la porta, indossando una maglia troppo larga per essere sua e colorata in modo diverso da quella dei suoi compagni.

Qui vi abbiamo raccontato di Chaker Alhadhur, da terzino a portiere delle Comore nell’ultima Coppa d’Africa. Lo ricordate?

Ottavi di finale Coppa d’Africa: Grandi contro Piccole e tanti guai

Testo di Nicola Luperini, per la rubrica “La Tana del Lupo”. Pisano, content editor per Sottoporta – il calcio internazionale, cura per Football&Life gli argomenti più caldi della settimana sul calcio italiano, dalla Serie A al calcio minors.

Immagine di copertina tratta da Inter on Twitter