Il dominio basco nella Liga: l’Athletic Bilbao 1982-84

Il dominio basco nella Liga: l’Athletic Bilbao 1982-84

Luglio 11, 2022 2 Di Philip Supertramp

Mentre a San Sebastian nell’ultimo biennio non si faceva altro che festeggiare, 100 km più a Ovest non stavano messi così bene. A Bilbao, oltre alla tristezza per aver visto vincere le ultime due Lighe ai cugini Txuri-urdin, si stava vivendo un’epoca difficile a livello sociale. Nella capitale della Vizcaya, oltre alla crisi navale e siderurgica, che aveva causato un gran numero di disoccupati, si erano verificate varie inondazioni che avevano portato ancora più a una crisi cittadina.

In questo contesto la valvola di sfogo degli abitanti era l’Athletic Bilbao. I leoni baschi erano un sogno collettivo che univa e rallegrava i lunedì ai vari cittadini. I Rojiblancos (rosso-bianchi) erano una squadra molto giovane (media di 24 anni) e formata da un 50% di giocatori della cantera e il resto da calciatori della regione. Come successo alla Real con Ormaetxea, anche in questo caso l’allenatore si rivelò fondamentale. Clemente (ex giocatore dell’Athletic) arrivò l’anno precedente in sostituzione di Iñaki Saez, e affermò spavaldo che i suoi ragazzi avrebbero vinto la Liga.

Ovviamente questa dichiarazione portò a contestazioni e prese in giro. Ma il giovane allenatore (33 anni) costruì in poco tempo una squadra molto solida difensivamente con Zubizarreta, Liceranzu e Goikoetxea, e rapidissima nell’attaccare in profondità con Dani e Sarabia.

Il titolo dell’Athletic Bilbao 1982-83

All’ultima giornata della Liga 1982-83 i Leoni Baschi, secondi, volavano a Gran Canaria e dovevano sperare che il Real Madrid perdesse al Mestalla, così che potessero vincere la Liga dopo 27 anni. Il margine di speranza dell’Athletic era riposto nel fatto che il Valencia, per non retrocedere, avrebbe dovuto vincere. Prima c’era da pensare di vincere con il Las Palmas (anche i canari lottavano per evitare la retrocessione).

Era il 1° Maggio del 1983 e per la squadra di Clemente dopo solamente tre minuti si metteva male con un gol di De Andres, ma Sarabia e Dani, prima che finisse il primo tempo, avrebbero già ribaltato il risultato. Nel frattempo a Valencia al 39esimo minuto, Tendillo su un calcio d’angolo aveva portato avanti il Valencia. Mentre l’Athletic nel secondo tempo arrotondò il risultato (con Sarabia, Argote e Urtubi), il Real Madrid non riuscì mai a segnare il gol del pareggio. Dopo quasi trent’anni Bilbao era in festa: un milione di abitanti di tutta la Vizcaya era per strada a festeggiare la vittoria del campionato.

Quando i giocatori arrivarono all’aeroporto, ci fu l’invasione dei tifosi fino all’aereo dei propri beniamini. Giunti in città, come di rito, gli uomini di Clemente si imbarcarono sulla gabarra (barca di carico e scarico basca). Si fecero tutti i 13 km della Ria di Bilbao con la Coppa, mentre i tifosi li seguivano in barca, con biciclette acquatiche, o li salutavano dai ponti o lungo la riva del fiume.

Il bis nella stagione 1983-84

Nell’agosto del 1983 delle nuove inondazioni avevano devastato per l’ennesima volta la città e i giocatori iniziavano il campionato con il compito di sempre: tirar su il morale ai propri tifosi. La stagione per i Leoni Baschi iniziò decisamente male: alla quarta giornata persero per 4-0 contro il Barcellona, ma la partita venne ricordata più che altro per il brutto fallo di Giokoetxea a Maradona, che tolse dal campo l’argentino per tre mesi. Il basco, solo ammonito nel corso della gara, venne inizialmente squalificato per 18 giornate (poi ridotte a 6). La goleada subita, la squalifica e l’infortunio del capitano Dani furono un brutto colpo per la squadra di Clemente, che per varie giornate non riuscì a trovare più la solidità della stagione precedente.

Una discontinuità generale delle altre pretendenti al titolo e un buon inizio della seconda parte di stagione dell’Athletic, riportò i baschi in vetta alla classifica ad aprile. In quella stagione ebbe un’importanza cruciale il San Mames. Autentico fortino inespugnabile, sempre pieno di bandiere e di tifosi che cantavano e incitavano i propri beniamini. Si diceva che fosse “più facile tornare a casa dalla Corea che dal San Mames”.

All’ultima giornata la classifica recitava: Athletic Bilbao e Real Madrid 47, Barcellona 46. L’ultima gara era in mano ai rosso-bianchi. Bastava vincere il derby per potersi proclamare campioni. Sembrava di essere tornati indietro di due anni. Una squadra basca sfidava i grandi giocandosi il titolo in un derby, ma questa volta a sollevare la ikurriña sarebbe stato l’Athletic. Nel San Mames gremito in ogni ordine di posto, quel pomeriggio Liceranzu segnó una doppietta che risultò decisiva nel 2-1 finale. Per il secondo anno consecutivo l’Athletic Club fu campione. Un successo legittimato dalla vittoria in Copa del Rey, nella violenta finale contro il Barcellona di Maradona, conclusasi con una delle più grandi risse che il calcio spagnolo ricordi.

Dopo quel quadriennio, né l’Athletic né la Real Sociedad sono più riusciti a vincere il titolo. Un periodo che rimarrà per sempre nella storia della Liga. Il popolo basco, dopo aver subito una lunga oppressione, riuscì a far volare la ikurriña alta in cielo, alla conquista del campionato spagnolo.

 

Testo di Philip Supertramp, redattore per F&L e autore della pagina Facebook Serie A vs La Liga

Immagine di copertina: una formazione dell’Athletic Bilbao 1983-84, tratta dal sito ufficiale del club.