
Lo storico gol di Gytkjaer alla Juventus: primo sorriso Monza
Settembre 18, 2022Il 30 Gennaio 1972 fu una data storica per il calcio italiano. Ci mise 4 mesi e un intero girone di Serie A il Catanzaro ad ottenere la sua prima vittoria assoluta in Serie A, ottenendo uno scalpo eccellente. A cadere allo Stadio Militare, fu la Juventus di Čestmír Vycpálek. La Vecchia Signora vincerà poi quello Scudetto, trascinata dai gol di Anastasi e dalla classe di Causio, ma in Calabria cadde grazie a un colpo di testa di rapina di Angelo Mammì, nativo di Reggio Calabria, che prima di quell’anno non aveva mai giocato in massima serie e mai più ci avrebbe giocato dopo.
Il terreno fangoso al limite della praticabilità non favorì certo la classe dei futuri Campioni d’Italia, finendo quasi per annullare il divario tecnico tra le due formazioni e regalando una giornata memorabile all’intera Catanzaro.
L’impresa di Mammì, insieme ai 10 gol segnati nell’anno della promozione del campionato cadetto, consegnò il nome dello sgusciante attaccante calabrese alla leggenda del Catanzaro. Dopo la sua prematura scomparsa, nel 2000, gli fu intitolata la Curva Est dello stadio, che nel frattempo era stato ribattezzato in onore di Nicola Ceravolo, lo storico presidente che permise alle Aquile quei fantastici anni a cavallo tra Serie A e Serie B.

Serie A 1971-72 Catanzaro vs Juventus – Gol di Angelo Mammì (Wikipedia – di dominio pubblico)
Dopo 40 anni e 8 mesi, la favola di quel Catanzaro e di Mammì ha trovato una nuova controparte, a 1.170 chilometri di distanza e con protagonisti diametralmente opposti.
Il gol di Gytkjaer alla Juventus resterà nella storia
Il Monza di un esordiente Raffaele Palladino, ex trequartista di Juventus e Genoa tra le altre, ha battuto sul suolo del Brianteo la Juventus di Max Allegri, confinato in tribuna per squalifica, diventando la seconda squadra nella storia del nostro campionato ad ottenere la sua prima vittoria assoluta in Serie A contro la Juventus.
Il risultato, 1-0, è il medesimo con cui la Juventus trovò l’amara sconfitta a Catanzaro. Ma se in quel pomeriggio piovoso di Calabria l’incubo bianconero fu una capocciata di uno sgusciante attaccante di appena 170 centrimetri di altezza, a far godere Monza è stato un altro tocco sottoporta, stavolta col destro, del colosso danese Christian Gytkjaer.
Arrivato nell’estate del 2020 a Monza, dopo aver segnato 55 reti in tre anni con la maglia del Lech Poznan, Gytkjaer ci ha messo un po’ a ingranare con la maglia dei brianzoli, riuscendo comunque ad andare a segno 6 volte in appena 23 partite, fallendo il primo assalto del Monza alla Serie A.
Il peso specifico dei gol di Gytkjaer, però, è stato determinante nella stagione passata. Quella che ha significato per la squadra di Berlusconi e Galliani l’approdo in Serie A per la primissima volta.
Il colosso di Roskilde ha segnato 9 volte in regular season, con l’aggiunta di un dato particolare: nelle 9 partite in cui ha gonfiato la rete, il Monza ne ha vinte 8. L’unico pareggio in quelle 9 partite, contro il Parma, è arrivato proprio grazie ad un suo destro.
Ma Christian si stava solo scaldando. E’ stato nei playoff, infatti, che Gytkjaer ha letteralmente trascinato il Monza in Serie, realizzando una doppietta nella semifinale contro il Brescia, per poi stendere il Pisa nella finalissima con una rete al Brianteo e una doppietta all’Arena Garibaldi.
La strada per la salvezza è ancora in salita, ma il Monza con i gol di Gytkjaer può svoltare
Dopo la sbornia di gioia per la promozione del Monza in Serie A, Adriano Galliani ha dominato il calciomercato. L’AD caro a Berlusconi ha portato alla corte di Stroppa, poi esonerato, giocatori che avrebbero potuto togliere minuti ed occasioni a Gytkjaer. Dopo l’arrivo di Andrea Petagna dal Napoli, in particolar modo, erano iniziati a circolare i primi rumors su una possibile cessione del danese. Ci aveva pensato seriamente il Bari, che sognava di affiancarlo ad Antenucci nella stagione del ritorno in cadetteria.
Ma Christian Gytkjaer ha deciso di restare, preferendo giocarsi le sue carte in Serie A.
A 32 anni, era l’occasione della vita.
Lo spazio per lui, fino a questo momento, non è stato certo tanto. Prima dello storico pomeriggio contro la Juventus, Gytkjaer aveva totalizzato appena 54 minuti in campo, partendo sempre dalla panchina e senza mai riuscire a trovare il fondo del sacco.
Anche contro la Juve, il danese si è alzato dalla panchina. Ma stavolta è andata diversamente.
Chissà se questo gol, probabile oggetto dei racconti dei tifosi monzesi ai futuri nipoti davanti al fuoco di un camino, potrà rappresentare, per questo gigante venuto dal freddo, l’inizio di una nuova vita. E, per il Monza, una nuova speranza di salvezza.
Testo di Nicola Luperini, per la rubrica “La Tana del Lupo”. Pisano, content editor per Sottoporta – il calcio internazionale, cura per Football&Life gli argomenti più caldi della settimana sul calcio italiano, dalla Serie A al calcio minors.
Immagine di copertina tratta da Wikipedia.