Portogallo-Spagna: Luis Enrique sfida la tradizione

Portogallo-Spagna: Luis Enrique sfida la tradizione

Settembre 27, 2022 0 Di Philip Supertramp

C’è un detto portoghese che recita: “A Coimbra si studia, a Oporto si lavora, a Lisbona ci si diverte e a Braga si prega”. Non sono mai stato un grande studente, quindi ho optato per non visitare Coimbra, mentre a Lisbona mi sono divertito tanto (viaggio di quinta) e a Porto, tra una bottega e l’altra non ho smesso di bere.

A Braga ci sono andato in treno, circa quarantacinque minuti dalla stazione di Porto (tra l’altro bellissima), e di quella cittadina fondata dai romani del secondo secolo a.C. ricordo principalmente due cose: una pasticceria dove ho mangiato il “Pasteis de Belem” più buono di tutto il Portogallo. E le tantissime chiese barocche di cui era piena la città. Indimenticabile fu l’escursione al Bom Jesús Do Monte, un santuario poco fuori dalla città, luogo di culto di tanti pellegrinaggi famoso per la sua scalinata barocca ed i suoi 116 metri di scalini.

Portogallo-Spagna: il precedente del 2003

Stasera a Braga si giocherà l’ultima partita per la qualificazione alla fase finale della Nations League tra Portogallo e Spagns. Le Furie Rosse, come recita il detto, dovranno pregare per riuscire a strappare una vittoria in terra lusitana, visto che l’ultima risale a 19 anni fa. Era il 6 settembre del 2003 e il derby iberico che si giocava nello stadio Alfonso Henriques di Guimaraes (a circa 16 km di distanza da Braga) era atteso impazientemente. La selección era arrivata seconda nel girone di qualificazione all’Europeo di Portogallo, dietro all’inaspettata futura campionessa Grecia, e più avanti avrebbe dovuto giocarsi lo spareggio da dentro e fuori contro la Norvegia. Quindi la semplice amichevole contro il Portogallo era un buon match per poter prepararsi alla futura sfida contro Riise e compagni e per cercare di tirare su quel morale abbattuto dal mancato primo posto nel girone.

Il Portogallo schierava, davanti al portiere Ricardo, Meira, il laziale Couto, Nuno Valente e Miguel. In mediana, i due allievi di Mourinho, Maniche e Costinha. Sulle trequarti l’interista Coinceiçao e le due stelle Rui Costa e Figo. In attacco il “girondino” Pauleta.

La Spagna si presentava con in porta un giovane ma consolidato Casillas, l’altro madridista Salgado, il capitano del Barcellona Puyol, il valenciano Marchena e Juanito. A centrocampo due ottimi mediani come il realista Xabi Alonso e Baraja. Sulle fasce, Vicente e il basco Etxeberria. In attacco esordiva l’inedita coppia Raul-Fernando Torres. La squadra allenata da Iñaki Saez, grazie all’ottimo gioco portato avanti dai suoi centrocampisti, andava subito in vantaggio grazie all’intesa dei due valenciani. Baraja con un passaggio filtrante lanciava in area Vicente, che a sua volta crossava con un passaggio morbido in mezzo all’area. Raul la sbucciava, ma alle spalle appariva l’esterno dell’Athletic Bilbao che con un tiro forte segnava il primo gol della serata.

All’inizio della ripresa sulle fasce entravano gli andalusi Joaquin e Reyes. In mezzo al campo Xavi e per ultimo i due giocatori del Deportivo la Coruña, Tristan e Valeron. La girandola di cambi non disturbava il gioco della Roja, che dopo un’ottima azione personale di Valeron, che allargava sulla fascia destra, la palla di prima veniva messa in mezzo da Salgado, per poi essere conclusa da Joaquin con un ottimo sinistro da poco fuori area. La terza marcatura arrivava da un golazo di Tristan, che dopo un passaggio filtrante di Xavi, con un pallonetto scavalcava Ricardo.

Non era ancora la Spagna di qualche anno dopo che avrebbe vinto tutto, ma già si iniziava a intravedere un miglior gioco collettivo portato avanti dai metronomi di centrocampo. In ogni caso, il Portogallo si sarebbe preso la rivincita agli Europei di casa, eliminando la Spagna nel girone con un gol di Nuno Gomes. Prima di vedersi scippare la vittoria dalla Grecia in finale.

Stasera, la nazionale di Luis Enrique, dopo aver perso contro la Svizzera sabato scorso, avrà bisogno di una grande partita per raggiungere la vittoria. Il CT, come abbiamo visto in questi anni, porterà avanti le sue idee, spesso e volentieri criticate, e i suoi uomini. Vediamo se questa volta avrà ragione (come di fatti successe agli europei) o se sarà cibo per i giornalisti.

Croazia, Olanda e Italia aspettano. Chi, tra Portogallo e Spagna, raggiungerà le semifinali della Nations League? I primi campioni, il Portogallo, o gli ultimi vice-campioni della Spagna? Lo scopriremo presto. Con la speranza di vedere un’altra partita come lo spettacolare 3-3 degli ultimi Mondiali. E non le amichevoli sperimentali “ufficializzate” delle ultime tornate di Nations League.

 

Testo di Philip Supertramp, redattore per F&L e autore della pagina Facebook Il Signore della Liga

Immagine di copertina: Mundo Deportivo