Lino Hernando e la leggenda della foto “Seminario de Madrid”

Lino Hernando e la leggenda della foto “Seminario de Madrid”

Ottobre 29, 2022 2 Di Philip Supertramp

Nel 1959 in Spagna iniziava il secondo periodo franchista, chiamato anche il miracolo economico. Da quando Franco era salito al potere, il dittatore aveva instaurato una politica autarchica, che proprio in quell’anno terminava grazie a un piano di stabilizzazione che liberalizzava l’economia del paese. Dalla fine della guerra civile del 1939 fino a quel momento, la Spagna e il Portogallo erano i due stati più poveri d’Europa. E solamente grazie agli aiuti di USA e Argentina, il Paese non era entrato in una crisi agricola.

Durante la guerra civile, a Luzón, un paesino di 500 abitanti dell’entroterra, situato tra Madrid e Saragozza, nasceva Lino Hernando. Lino, che era il nono di dieci fratelli, crebbe in un’umile famiglia contadina. Al compimento dei suoi undici anni decise di entrare in convento. Le secche calde estati, i lunghi gelidi inverni (tipici della Castilla-La Mancha) e la crisi agricola del Paese non aiutavano i contadini. Spesso i genitori proponevano ai figli di entrare in seminario, così da non gravare più sulla famiglia e poter dare loro un percorso di studi, che gli sarebbe servito per il futuro. Come racconta Lino al El Mundo:

“Mio padre chiese a me e mio fratello se volessimo entrare in convento, anche se lui rispose di no. Lì trovai ragazzi della mia età e diventammo subito amici. Davanti ci aspettavano dodici anni di studi per vedere se veramente fosse la nostra vocazione. Dei 120 che eravamo, solamente 10 siamo diventati sacerdoti”.

Nel 1959 Lino aveva 21 anni e, mentre in quell’anno il Real Madrid (squadra di cui ne è un fervente tifoso) vinceva la sua quinta Coppa dei Campioni per 7-3 contro l’Eintracht di Francoforte, grazie a un poker di Puskas e a una tripletta di Di Stefano, nel seminario Conciliar di Madrid (vicino al palazzo reale) gli veniva scattata una foto che avrebbe fatto il giro del mondo.

Don Lino Hernando: il protagonista della foto

Il fotografo Ramon Masats era stato incaricato di scattare delle istantanee per una mostra sui seminaristi. I futuri preti avevano da poco terminato il pasto a base di ceci (com’era di consueto). Alcuni si erano immersi nello studio, altri erano andati a fare la siesta e altri ancora a giocare a calcio nel campo del seminario. Masats rimase stupito nel vedere questo gruppo di giovani con la tonaca che giocavano e, tra di loro, c’era un portiere che si disimpegnava spesso in una parata plastica. Il fotografo si posizionò dietro alla porta per immortalare quei momenti.

Tra tutte le immagini che stampò, una soprattutto lo colpì, dove si vede un giovane seminarista che tira e il portiere di schiena tirarsi per parare la palla. Decise di chiamarla: “Seminario di Madrid”.
“Seminario” venne per la prima volta pubblicata il 19 Marzo dell’anno successivo dal giornale Ya per la festa di San Giuseppe.

Da quel momento Masats, grazie anche ad altre istantanee, divenne sempre più famoso e vinse il premio nazionale di fotografia del 2004 e “Seminario di Madrid” viene acquistata dal Moma (Museo di Arte Moderna) di New York per essere esposta.

Ma la domanda che tutti si fanno dopo quasi cinquant’anni è: “Chi è il portiere?“. Nel 2005 Juan Carlos Rodríguez, giornalista di “El Mundo”, riuscì a contattare chi aveva tirato. L’ex seminarista si chiama Mariano Enamorado e non ebbe problemi a riconoscere l’uomo di spalle: il nostro Lino Hernando.

L’allora 21enne è diventato prete e in questi cinquant’anni anni ha girato varie chiese e l’ultima è “Nuestra Señora de Covadonga” di Madrid. Negli anni non ha perso il suo spirito di squadra e continua a fare metafore calcistiche ai missionari del Perú come questa:

“Nel calcio dobbiamo fare tutto il possibile se vogliamo vincere, c’è bisogno di allenarsi ed essere preparati. Nella parrocchia c’è da essere disponibili in ogni momento e, per questo, c’è da allenarsi attraverso la preghiera”.

Don Lino è riuscito anche a realizzare uno dei suoi sogni: andare a vedere l’allenamento del Real Madrid e scattare una foto con il suo idolo: Casillas.
Per concludere, l’ultima domanda è: “fu gol?”. Guardate bene l’ombra della mano e del pallone. E avrete la risposta.

 

Testo di Philip Supertramp, redattore per F&L e autore della pagina Facebook Il Signore della Liga

Immagine di copertina tratta da Ferfoto.es