Argentina-Francia è la finale giusta per il Qatar

Argentina-Francia è la finale giusta per il Qatar

Dicembre 18, 2022 0 Di Philip Supertramp

Sarà quindi Argentina – Francia la finale dei Mondiali di Qatar 2022. Siamo ormai arrivati, purtroppo per gli appassionati come noi, alla conclusione di questa coppa del mondo.

Non possiamo negare che sia stato il mondiale più discusso, a causa dell’ubicazione e anche delle date scelte, ma, fin dalla prima giornata, abbiamo visto che, proprio grazie alla scelta di questo momento dell’anno, i giocatori sono stati in piena forma fisica e non usurati da una stagione piena d’impegni.

Francia e Argentina, dopo aver vinto contro Marocco e Croazia, sono le due finaliste e si affronteranno, virus del cammello permettendo, nel dorato Lusail Stadium davanti a 80mila persone.

Sulla squadra di Deschamps, con l’assenza dell’asse del centrocampo Kanté-Pogba, l’infortunio del reintegrato pallone d’oro Benzema e del terzino Lucas Hernández (anche se noi italiani sapevamo che con Theo non ci sarebbero stati problemi), in pochi avrebbero scommesso sui transalpini. Il Ct non si è scomposto. Non ha mai smesso di credere in Giroud e ha voluto puntare sulla coppia di centrocampo Tchouameni (che non ha fatto rimpiangere a Madrid Casemiro), Rabiot (che negli ultimi mesi stava crescendo sempre di più alla Juventus) e, soprattutto, la “mossa a sorpresa” Griezmann.

L’Argentina, la “sveglia” della prima giornata e un precedente molto fresco

La verità è che il Petit Diable, già da inizio stagione, stava giocando più arretrato con l’Atletico Madrid, ma nessuno si sarebbe aspettato un Griezmann a questo livello.
Finora, la Francia è sembrata soffrire raramente e, anche nelle rare occasioni in cui è stata in difficoltà, è riuscita a risolvere la partita con qualche cambio in corsa.

Anche stasera giocherà sicuramente con la tranquillità di chi ha già vinto l’ultima edizione della coppa del mondo.

L’Argentina, da vincitrice della Coppa America, si è presentata a questo Mondiale come una delle favorite del torneo, e invece, già alla prima prima partita contro l’Arabia Saudita ha steccato. Per assurdo quella sconfitta, forse, è stata la partita più importante in Qatar. Ha obbligato Scaloni a fare dei cambi che forse avrebbe evitato. Gli ingressi di MacAllister (1gol) per il Papu Gomez, quello di Enzo Fernández (1gol-1assist) per Di Maria e Julian Alvarez (4gol-1assist) per Lautaro Martínez, hanno dato un altro ritmo alle partite successive e, soprattutto, più fame alla squadra.

Stasera i riflettori cadranno spesso su Messi e Mbappé. Il profeta 35enne che, a colpi di gol e danze per il campo, ha portato l’albiceleste in finale e Mbappé, il nuovo fenomeno del calcio, che con l’arrivo di Håland al City aveva perso un po’ il posto sul trono e, invece, con i suoi cinque gol ha voluto ricordare a tutto il mondo chi comanda.

“La Pulga”, nella partita più importante della sua carriera in nazionale, avrà voglia di rivincita, dopo aver perso contro i francesi per 4-3 gli ottavi dell’ultimo mondiale, grazie a una doppietta del suo attuale compagno di squadra al PSG (e il rigore procurato del parziale 1-0, realizzato da Griezmann). In quell’occasione, con l’Argentina in vantaggio per 2-1, fu un grandissimo gol di Pavard a cambiare completamente l’inerzia dell’incontro, successivamente indirizzato dal terzo e quarto gol francese realizzati da Mbappé.

Le chiavi tattiche di Argentina-Francia

Sarà fondamentale per la gara di oggi contenere la fascia sinistra francese con Theo e con l’attaccante del PSG. Giroud, infine, rispetto a quattro anni fa, non è solo un centravanti di manovra, ma si sta confermando ad alti livelli anche in fase realizzativa. La posizione di Griezmann, inoltre, potrebbe creare qualche problema alla mediana argentina. Le polemiche sul rifiuto di Benzema di recarsi in Qatar da spettatore sono già il passato. Appare evidente come a Deschamps servisse un calciatore alla Giroud, persino più del pallone d’oro in carica. Per quanto il grande Karim nella sua carriera abbia dimostrato di sapersi mettere a disposizione della squadra.

In occasione di quell’incontro di Russia 2018, fu Kanté a prendersi cura di Messi con discreto successo. Il centrocampista del Chelsea manca da tempo alla nazionale, per quanto abbia dichiarato prima dei Mondiali che “avrebbe fatto il tifo da casa, da campione del Mondo in carica”. Insomma, uno dei grandi meriti di Deschamps è stato quello di aver portato in Qatar un gruppo motivato nella ricerca di un incredibile secondo alloro di fila. Un qualcosa che è accaduto solo all’Italia (’34-’38) e al Brasile (’58-’62). Altri tempi, altre epoche.

Una nazionale non giocava due finali consecutive ai Mondiali dall’Argentina di Maradona (’86 e ’90, entrambe contro la Germania Ovest). A Messi e compagni il compito di impedire alla Francia uno storico terzo successo, raggiungendo quota tre, a sua volta, in favore dell’Albiceleste.

Voglio concludere con una domanda polemica: senza Neymar, ma con Mbappé e Messi, delle tre stelle del Paris Saint Germain due sono arrivate alla partita finale. Quindi, possiamo affermare che il piano di Al Khelaifi abbia funzionato?

 

Testo di Philip Supertramp, redattore per F&L e autore della pagina Facebook Il Signore della Liga.

Immagine di copertina tratta da The Sun.