Argentina campione: la playlist definitiva di Qatar 2022
Dicembre 19, 2022Lionel Messi e l’Argentina hanno coronato il loro sogno: riportare sul tetto del mondo l’Albiceleste. Un capolavoro firmato Scaloni, con Leo consacrato a miglior calciatore del XXI secolo (come minimo), nella spettacolare finale contro la Francia di Mbappé, campione uscente e autore di una tripletta tanto leggendaria quanto vana.
L’Argentina ha meritato il trionfo, seppur avvenuto solo ai rigori. Nella playlist definitiva dei Mondiali, rimarchiamo le storie di vincitori e sconfitti di una delle rassegne più chiacchierate della storia, allo stesso tempo corrotta e magnifica.
A questo link trovate la playlist n.3 e il riferimento alle precedenti.
Ramble On (Led Zeppelin)
Come un novello Frodo, Leo Messi ha condotto la sua personalissima Compagnia dell’Anello al tesoro finale. Miglior giocatore della manifestazione, sette reti, dietro solo a Mbappé, una doppietta nel clamoroso atto conclusivo della manifestazione. L’Argentina sopra di due reti, l’uscita di Di Maria accolto dalla panchina come l’eroe co-protagonista. E poi, un episodio riaccende le speranze della Francia. In 97 secondi Mbappé dapprima realizza il rigore che accorcia le distanze, e successivamente realizza al volo il gol del pareggio, su un’azione scaturita da una banale palla persa dell’eroe principale di Rosario.
L’Argentina ai supplementari prova a vincerla di nuovo, con un gol di stinco di Leo, sporco, di destro, l’opposto di una carriera inimitabile fatta di più di mille partite e centinaia di reti una più bella dell’altra. Ancora Mbappé, ancora dal dischetto, la trascina fino alla lotteria dei rigori, dove arriva l’altro eroe, Dibu Martinez, il più sboccato e irriverente di tutti, che para su Coman e ipnotizza Tchouameni.
Don’t cry for me Argentina (Madonna)
L’Argentina campione del mondo è anche il capolavoro di Lionel Scaloni, il creatore della Scaloneta.
Arrivato sulle ceneri della gestione Sampaoli, ma già sulla graticola dopo la Copa America 2019 persa in Brasile, ha saputo reagire e plasmare un gruppo nuovo al servizio di Messi.
La vittoria della Copa America in Brasile è stata il segnale che qualcosa era cambiato, che si poteva finalmente tornare a vincere 36 anni dopo Messico ’86. E così è stato.
Scaloni non ha ancora firmato il rinnovo, ma ha già pianto di gioia. Ora, l’Argentina, che ha pianto commossa con lui e i suoi ragazzi, spera di continuare nel segno di Leo e Lionel, verso nuovi traguardi e una nuova generazione di campioni. Con un campionato argentino sempre più in difficoltà e lontano dai club brasiliani a livello internazionale, la vittoria in Coppa del Mondo al tramonto dell’era Messi, è stata il coronamento di un viaggio lungo, tortuoso e vincente forse nel momento in cui tanti avevano perso le speranze. L’ultimo acuto di Messi, quello che lo erge a supereroe degli argentini dopo anni di critiche in patria.
Here comes the Sun (The Beatles)
Battendo Spagna e Germania e sfiorando la qualificazione contro la Croazia semifinalista, il Giappone è stato assoluto protagonista di questo Mondiali. I croati, vincenti ai rigori, hanno poi cancellato dal tabellone il Brasile, pareggiando uno straordinario gol di Neymar ai supplementari con la rete in contropiede di Petkovic. Ancora ai rigori, gli errori di Rodrygo e Marquinhos qualificano i croati, spazzati via solo in semifinale dall’Argentina. Luka Modric, il sole di questa generazione, non ha ancora però concluso la sua carriera con la maglia a scacchi. C’è una Nations League da provare a conquistare.
Eppure Soffia (Pierangelo Bertoli)
Questo pezzo è dedicato dal nostro amico e lettore Renato Villa a tutti gli underdog dei Mondiali. Dall’Arabia Saudita, unica in grado di battere l’Argentina, al Marocco semifinalista contro la Francia e infine quarto, dopo la finalina persa contro la Croazia.
Ne approfittiamo per dedicarla anche agli altri vincitori di questi Mondiali: il popolo palestinese e quello iraniano, le cui bandiere hanno sventolato fiere negli stadi e nelle foto di rito di Marocco e Iran.
Lagrimas Negras (Gal Costa)
Il Brasile è il grande sconfitto di questi Mondiali. L’uscita di scena, infausta e imprevista, contro la Croazia, ci ha privato della partita più attesa dei Mondiali, quella contro l’Argentina.
Nella musica e nelle parole insuperabili della recentemente scomparsa Gal Costa, c’è il dolore di un popolo che non sa più vincere con i Verdeoro da vent’anni, e che dovrà attendere ancora, nonostante una nazionale davvero fortissima. Ha pagato Tite per tutti, ma non è l’unico responsabile, in un momento in cui il Paese è spaccato in due.
Qui la playlist definitiva caricata su Spotify: buon ascolto!
Immagine di copertina tratta da EPA (Friedemann/Vogel)