Piqué e i suoi affari: la Kings League

Piqué e i suoi affari: la Kings League

Gennaio 17, 2023 0 Di Philip Supertramp

“Cambiaste un Ferrari por un Twingo. Cambiaste un Rolex por un Casio”

Dopo l’uscita della canzone di Shakira e Bizarrap, che ha registrato 14 milioni di ascolti su Spotify e 64 milioni di visite su YouTube in 24h, Piqué non ha tardato a rispondere. Prima con il video di lui presentandosi alla Kings League con una Twingo, e poi annunciando in diretta un accordo con la marca d’orologio per sponsorizzare la Kings League (cosa non confermata nelle ultime ore dalla marca Casio).

Shakira e Piqué in un disegno del nostro redattore e grafico Valerio Vitale

Si suol dire che la vendetta è un piatto che va servito freddo. Piqué non è riuscito a farlo freddare troppo, ma sicuramente ha colto la palla al balzo per poter pubblicizzare il suo nuovo evento, iniziato in questo 2023.

La Kings League e gli altri affari di Piqué

L’ex difensore del Barcellona, nel 2017 decise insieme ad altri quattro soci (tra cui Mikitani, CEO di Rakuten) di fondare una società, la Kosmos Global Holding, il cui motto è “creare il futuro dello sport e dell’intrattenimento”.

La creazione di questo gruppo, ha fatto nascere il Piqué uomo d’affari che fino a quel momento nessuno conosceva.
La prima trattativa portata a termine fu la creazione del nuovo formato della Supercoppa Spagnola in Arabia Saudita a quattro squadre. Il difensore catalano fece da tramite, guadagnando 4 milioni per ogni edizione disputata nel paese arabo.

Il passo successivo fu l’accordo con ITF (Federazione Internazionale di Tennis) per l’organizzazione della Coppa Davis. Piqué nel 2018 decise riformulare il torneo trasformandolo in un “mondiale di tennis”, ma i costi elevati (40 milioni per i diritti) e i pochi spettatori (solo 39mila per la finale Australia-Canada) hanno fatto sì che, dopo soli 5 anni di “matrimonio”, dal 2024 le strade si separeranno.

Ritornando al calcio, dal dicembre del 2018 l’ex Barça è diventato presidente dell’Andorra, unica squadra straniera che milita in Spagna e che da questa stagione gioca in Segunda División.

Per arrivare alla Kings League c’è prima da presentare Ibai Llanos. Un personaggio, forse poco conosciuto in Italia, ma famosissimo in Spagna e soprattutto nel mondo degli eSport.

Ibai è un famoso youtuber e presentatore di tornei agonistici di videogiochi, che su Twitch ha più di 11 milioni di follower (tra i quattro più seguiti a livello mondiale), che da inizio 2022 si è unito anche lui a Kosmos per fare crescere il marchio.
L’unione al gruppo è stata facilitata dall’amicizia che lega l’ex calciatore e lo youtuber. Di fatti, nell’estate del 2021 avevano comprato i diritti della Coppa America, così da poter commentarla sul loro canale Twitch. Trasformando la finale tra Argentina e Brasile in una grande esperienza mediatica, con più di 600mila persone connesse alle tre di notte per seguire la ritrasmissione dal Parco tematico di PortAventura.

Cos’è la Kings League?

Quest’ultimo anno hanno creato insieme la Kings League. Una lega di calcio a 7 che si svolge in un centro sportivo nella zona del porto di Barcellona, che il catalano e il basco hanno deciso di ribattezzare “Cupra Arena”.

A questo torneo partecipano 12 squadre capitanate da una dozzina di personaggi famosi tra cui Casillas, la cui squadra si chiama 1K, il Kun Agüero e il Kunisports o lo stesso organizzatore Ibai Llanos con i Porcinos.

Ad ogni squadra sono stati aggiunti 10 atleti, attraverso un provino avvenuto il 27 dicembre. Oltre a loro ci sono 2 calciatori invitati dai capitani (tra cui Saviola, Chicharito Hernández, Capdevila).

Il campionato, che è iniziato questo gennaio, si disputerà attraverso 11 giornate (tutte la domenica pomeriggio una dopo l’altra), concluse le quali, le prime 8 si sfideranno per la vittoria del titolo.

La partita dura due tempi da 20 minuti e, al fischio d’inizio, le due squadre dalla propria linea di porta devono correre fino a centrocampo dov’è piazzata la palla. Stile pallanuoto.
Durante le partite una squadra può utilizzare una carta speciale sorteggiata prima dell’inizio della partita:
-Il gol doppio (ogni rete vale due per 120 secondi).
-Espulsione di un avversario per 2 minuti.
-Rigore (che si tira da centrocampo).
-Jolly.
-Rubacarta.
E se la partita finisce in pareggio? Non ci sono i calci di rigore classici, bensì come negli anni ’90 negli USA. Un calciatore parte da centrocampo e ha 5 secondi per segnare. Se nell’azione il portiere tocca la palla, il “rigore” viene considerato parato.
Oltre a queste regole differenti, in campo possono giocare figure avvolte nel mistero come il Joker o Enigma69.
Fin dall’inizio la Kings League è stata accolta con molto entusiasmo. Le prime due giornate hanno registrato 800mila spettatori. La successiva 945.400.

Il presidente della Liga Spagnola Tebas l’ha dichiarato un “circo”. Ma per Piqué non è un problema. In fin dei conti, da buon calciatore, sa colpire la palla al volo. E il tutto lo trasforma in pubblicità gratis.

Come con la sua ex “loba”  Shakira.

Siamo proprio sicuri che non fosse tutto studiato a tavolino?

 

Testo di Philip Supertramp, redattore per F&L e autore della pagina Facebook Serie A vs La Liga.

Immagine di copertina tratta da Hypebeast.