Vinicius Jr. “baile donde quieras”

Vinicius Jr. “baile donde quieras”

Febbraio 23, 2023 0 Di Philip Supertramp

“Gli insulti continuano…ma la danza anche…Ci vediamo a Liverpool! HALA MADRID!”

Questo il tweet di Vinicius dopo la vittoria contro l’Osasuna per 0-2. Una partita iniziata nella maniera più triste possibile. Durante il minuto di silenzio per il terremoto in Turchia e Siria sono partite grida da parte della tifoseria “rojilla” contro Vinicius che lo definivano un “hijo de puta”. Cori che lo stesso Ancelotti ha denunciato definendoli “una mancanza di rispetto per Vinicius e per i morti di Turchia e Siria”.

Nel corso dei 90 minuti la storia non è cambiata: le parole erano differenti, ma la sostanza la stessa.
Il problema è che non è la prima volta che il fantasista brasiliano riceva questi insulti, che in questo inizio di 2023 sono sempre più frequenti.

Sicuramente, la peggiore ingiuria è stata il manichino di una scimmia con la maglietta di Vinicius appesa sotto un ponte di Madrid prima del derby della capitale. Ma anche nella partita contro il Mallorca del 5 Febbraio non sono mancati cori razzisti e offese “Puto mono” (fot**** scimmia). Non un linguaggio degno di un Paese civile, dentro e fuori dall’ambito sportivo.

Il riflesso di quello che si vede in tribuna sono i continui falli che riceve il brasiliano, contro il Mallorca 10 in totale, cosa che non accadeva dalla stagione 2005/06 in Liga.
Le tifoserie e squadre avversarie si difendono definendo l’attaccante un provocatore, con le sue giocate in campo e le sue esultanze condite dal solito allegro ballo.

Una polemica, quella della danza dei brasiliani, che non era certo mancata neppure ai Mondiali.
Vinicius Jr. nelle ultime 10 partite ha segnato ben 6 gol, e in una stagione dove Benzema, a causa dei vari infortuni, non è il perno dell’attacco, Vini si è preso la squadra sulle spalle con 18 reti.

Vinicius Jr. sta rispondendo sul campo alle polemiche e agli insulti

Anche martedì, come nell’ultima finale di Champions, per lui ad Anfield è stata sicuramente una serata da incorniciare. Dopo che il Liverpool era andato sul 2-0 con Darwin Nuñez e Salah, Vinicius è riuscito a riportare il risultato sul pareggio, prima con un bel triangolo con Benzema ed un tiro in mezzo alle maglie rosse, imprendibile per Alisson, poi con un rimpallo su rinvio del portiere, fortunoso quanto voluto.

Nel secondo tempo la squadra di Ancelotti ha dilagato segnando altre tre reti con Militao e il solito Benzema, che ha realizzato una doppietta. Alla fine della partita Vinicius è stato premiato come MVP e, quando gli hanno chiesto delle critiche ricevute, ha risposto: “io non cerco di zittire nessuno, voglio continuare a crescere, superare i miei obiettivi e aiutare i miei compagni che stanno tutti i giorni con me”.

Il derby del pupazzo contro Vini Jr.

Domenica ci sarà di nuovo il Derby contro l’Atletico Madrid al Santiago Bernabéu, e proprio la rivalità tra il giocatore e la tifoseria colchonera è tra le più sentite, fra pupazzi appesi, dichiarazioni fuori luogo e balletti sotto la curva avversaria.

Ma la domanda da porsi è: “chi ci guadagna da tutto questo?” Sicuramente nessuno. Come suggerisce Nacho: “penso che si stia creando un ambiente ostile intorno a Vinicius che non aiuta nessuno, né il calcio, né il giocatore, né il pubblico. C’è da lasciare le polemiche e le stupidaggini da parte”.

Chi ci perde sono i giovani tifosi a cui dovremmo tramandare i valori dello sport.

A fine partita contro l’Osasuna, Courtois ha ammesso “ho perfino visto un padre e un figlio fare il dito medio a Vinicius”. Se questo è ciò che vogliamo mostrare ai nostri figli, forse è il caso di fermarsi un attimo e riflettere a fondo.

Baile donde quieras, Vini.

 

Testo di Philip Supertramp, redattore per F&L e autore della pagina Facebook Il Signore della Liga

Immagine di copertina tratta dall’account Instagram ufficiale di Vini Jr.