Mondiale scacchi: il ritorno di un russo o la prima volta di un cinese?

Mondiale scacchi: il ritorno di un russo o la prima volta di un cinese?

Marzo 25, 2023 0 Di Massimo Bencivenga

Il secondo seriale riuscirà a issarsi sul trono degli scacchi?
O sarà l’intruso, quello che non avrebbe dovuto esserci, a diventare Re, sia pure in… sede vacante?  

Vado a contestualizzare un po’ meglio che, messa così la questione, non è che si capisca tanto. Verrebbe da dire che trattasi di una apertura un po‘ anomala. Non da libro direbbero i motori e le intelligenze artificiali che aiutano nella comprensione degli scacchi. 

Ordunque, dal 7 Aprile a Calendimaggio ci sarà lo scontro per decretare il Campione del Mondo di scacchi a cadenza classica. 

Astana: sede del Mondiale di scacchi

La sede scelta, dopo Dubai del Novembre/Dicembre di due anni fa, del quale abbiamo anche dato conto su questi bit, sarà Astana, la capitale del Kazakistan. 

Pecunia non olet. 

Certo, il Kazakistan non sarà il Turkmenistan, ma neanche possiamo parlare di Paese democratico, e a me questa cosa di concedere sedi di avvenimenti sportivi (sì, per me gli scacchi sono uno sport, e cruento anche) a paesi dittatoriali o in odor di dittatura proprio non mi va giù, ma, of course, lo strano sono io.
i soldi, dunque.  

Il montepremi è stato stabilito in 2 milioni di euro, di questi il vincitore intascherà il sessanta per cento. 

Il russo e il cinese, recita il titolo.
Ma il Campione non era un norvegese?
Ultimamente i norvegesi pare vadano forte non solo negli sci, non trovate? 

I rumors di un Magnus Carlsen, il norvegese, insofferente e pronto a rendere la sede vacante c’erano già durante il Mondiale 2021, ma son diventati veri e propri tonanti borbottii dopo la vittoria dello stesso, al punto che Magnus si disse pronto a rinunciare alla difesa, a meno che… 

A meno che non fosse uscito il nome di Alireza Firouzja dal Torneo dei Candidati che serve appunto a designare il contender. 

Carlsen sembra avere molta stima del fresco ventenne iraniano diventato cittadino francese. Firouzja ha preso parte, la scorsa estate, al Torneo dei Candidati svoltosi a Madrid.
Deludendo.  E neanche poco. 

Mai veramente in corsa se non nei primissimi incontri, l’iraniano si immalinconì strada facendo e chiuse al sesto posto.
Su otto candidati. 

Vincitore del torneo, un po’ a sorpresa (chissà perché poi?), il russo Ian Nepomniachtchi, lo sconfitto da Carlsen nel 2021, autore di un bel percorso con neanche una sconfitta e un record di 9.5/14. 

Allora ha vinto bene, direte? Perché hai parlato di sorpresa, starete pensando? 

Perché non è affatto agevole uscire vincitore da due Tornei dei Candidati consecutivi. È anzi così difficile che sinora solo tre giocatori, e segnatamente i russi Vasily Smyslov (nel 1953 e nel 1956), Boris Spassky (nel 1965 e nel 1968) e il Viktor Korchnoi (nel 1977 e nel 1980), ci son riusciti. 

Onore dunque a Nepo, che vorrà scrollarsi di dosso la nomea di perdente.
Già, perché a valle del Mondiale del 2021, il nostro Ian è riuscito a perdere, sul finire del 2021 la finale per il titolo di Campione del Mondo di scacchi a cadenza rapid (perdendo contro l’uzbeko Nodirbek Abdusattorov, occhio che questo è classe 2004), e nel 2022 la finale per il titolo di Campione del Mondo di scacchi Fischer Random, ossia scacchi giocati con i pezzi posizionati in maniera diversa dal solito. 

Da qui il secondo seriale dell’incipit.
A sconfiggerlo nel Mondiale Fischer Random è stata la star del web e dello streaming Hikaru Nakamura. 

Pure lo statunitense Hikaru Nakamura, giapponese per parte di padre, prese parte al Torneo dei Candidati. 

E adesso starà mangiandosi le mani. Perché? 

Perché Hikaru, a differenza di Firouzja, per un po’ era stato in corsa al Torneo, forse avrebbe potuto anche finire secondo se solo avesse avuto contezza che… Magnus stesse facendo sul serio. Perché in pochi, tra Giugno e Luglio del 2022, credevano che Carlsen facesse sul serio, per cui poco sarebbe cambiato finire secondo o terzo (il suo piazzamento finale alla pari con Teimour Radjabov) al Torneo dei Candidati. 

E invece il norvegese ha rinunciato per davvero a difendere il titolo che deteneva dal 2013, spalancando così le porte d’un possibile regno al cinese Ding Liren, classe 1992, due anni più giovane di Nepo, che è del 1990, anno di nascita dello stesso Carlsen.   

Se ritornate alle prime righe potrete leggere che ho scritto intruso. 

E c’è un motivo, perché Ding Liren non avrebbe nemmeno dovuto esserci al Torneo dei Candidati. Ding Liren venne ripescato perché la FIDE, la Federazione Internazionale degli scacchi, decise di squalificare per sei mesi il russo Sergey Karjakin (ex bambino prodigio degli scacchi), reo di aver violato, scrivendo e condividendo diversi post pro-invasione ucraina, il codice etico della stessa Federazione, ma anche così…  

Ma anche così, il cinese avrebbe dovuto essere escluso perché non in possesso del numero minimo di partite a cadenza classica. Ding Liren, spalleggiato dalla federazione cinese, si produsse in qualcosa come 28 partite ufficiali tra marzo e aprile 2022, risultando pertanto eleggibile in luogo di Karjakin. 

Il Torneo dei Candidati di Madrid

Al Torneo dei Candidati di Madrid iniziò pure malaccio, Ding, con una sconfitta al primo turno, ma finì in crescendo riuscendo a centrare il secondo post all’ultimo turno battendo (e scippandogli la posizione) Nakamura, quello che deve mangiarsi le mani per aver mollato prima credendo che Carlsen stesse scherzando. 

Lo score a tempo classico tra Ian Nepomniachtchi e Ding Liren riporta 13 sfide, con 3 vittorie del russo, 2 del cinese e 8 patte

Il format per Astana ricalca quello di Dubai 2021, ossia 14 partite con cadenza classica, cioè 2 ore per le prime 40 mosse. Un’altra ora per le successive 20; e 15 minuti per quelle dalla numero 61 in poi, con un incremento di 30 secondi a tratto. 

In caso di parità, ci sarà un playoff a cadenza rapid. 

E qui le cose potrebbero in parte cambiare. Perché se è vero che Nepo è stato vicecampione rapid nel 2021, sconfitto come dicevamo dall’allora diciasettenne Abdusattorov (l’attuale Campione del Mondo rapid è invece Magnus Carlsen); è altrettanto vero che lo score tra Nepo e Liren si sposta, con 13-9-17, verso il cinese andando a considerare anche le sfide rapid e di esibizione. 

Allo stato attuale, Nepo è il secondo nella classifica a cadenza classica (il primo è Carlsen, of course) e Liren terzo. Mentre il cinese è davanti al russo nelle classifiche rapid (pure qui è primo Carlsen) e blitz (qui Carlsen è terzo dietro Firouzja primo e Nakamura secondo). 

Carlsen contro Nepo e il grande ritorno degli Scacchi

Come arrivano alla sfida Nepo e Ding Liren? Sono in forma? 

A vedere gli ultimi tornei disputati dai due, il prestigioso Tata Steel Masters di Wijk aan Zee in Olanda per Ding Liren e il WR Chess Masters di Dusseldorf (città che aspira a diventare la stella polare europea per gli scacchi) per Nepo, ci sarebbero pochi dubbi: Nepo è nettamente più in forma.

Mentre Ding Liren ha deluso oltremodo (o s’è nascosto?) in Olanda, arrivando undicesimo (alla pari con l’indiano Gukesh) su quattordici scacchisti – in un torneo bellissimo che ha registrato due sconfitte (rarità!) per Carlsen (finito poi terzo) e la vittoria con sorpasso all’ultimo turno di Anish Giri (olandese con ascendenze nepalesi e russe) sull’uzbeko Nodirbek Abdusattorov – le cose sono andate nettamente meglio in Germania a Nepo. 

Giri (numero 5 al mondo) e Abdusattorov (numero 18) non han ripetuto in terra tedesca le bellissime prestazioni olandesi. E han visto arrivare un terzetto al primo posto: Levon Aronian, Dommaraju Gukesh e Ian Nepomniachtchi. 

La sfida a tre per decidere il vincitore ha visto maramaldeggiare lo statunitense di origine armene Levon Aronian (numero 13 al mondo) sull’indiano terribile Dommaraju Gukesh (numero 20, ma classe 2006!) e Nepo. 

Va qui detto che mentre Nepo s’è spremuto all’ultimo turno per recuperare il mezzo punto di svantaggio, Aronian ha pattato subito contando di giocarsi tutto, e da più fresco mentalmente, agli spareggi.
Ian Nepomniachtchi chiese infatti di poter giocare l’indomani gli spareggi. Forse proprio perché sentiva di essere psichicamente scarico. Ma la sua richiesta non venne accettata.  

Come vedete, pur non correndo o saltando, anche gli scacchi richiedono momenti di recupero psicofisico. Ci vuole il fisico, oltre che la mente, per stare ore e ore davanti a una scacchiera a immaginare possibili combinazioni vincenti. E a sventare minacce per il proprio Re. 

Ma chi sarà Re? 

Per chi trama l’Universo?  

Se devo fare un pronostico, stavolta mi sento di dire Nepo, anche se Ding Liren è scacchista solidissimo e con pochi punti deboli. 

 

Testo di Massimo Bencivenga. Appassionato scrittore, ha pubblicato da poco “Scegli, lotta, vinci!”

Nell’immagine di copertina, lo scacchista Ding Liren (wikipedia – tratta dal Torneo dei Candidati di Madrid).