Yunus Musah: con l’Italia nel cuore

Yunus Musah: con l’Italia nel cuore

Luglio 29, 2023 0 Di Philip Supertramp

A Castelfranco Veneto, un paese di trentamila abitanti a 50 km da Venezia, c’era un piccolo supermercato che offriva cibo e prodotti di origine ghanese.
Il suo nome era Amina & Co.

Si racconta che, ogni volta che qualcuno vi entrasse, trovava un ambiente accogliente, caloroso e alquanto rumoroso. La proprietaria era riuscita a trasformare il suo piccolo locale in un luogo di ritrovo per tutta la comunità africana del posto, che si riuniva per passare il tempo e sentirsi a casa.
Ibrahim, il marito di Amina, aveva lasciato il suo paese quando aveva 16 anni alla ricerca di lavoro in Europa. Dopo aver cambiato vari Paesi, quando riuscì a stabilirsi in Veneto, tornò in patria alla ricerca di moglie. Lì conobbe Amina, insieme tornarono in Italia e crearono una famiglia.

La nascita a New York

Dei cinque figli, il terzo era diverso da tutti gli altri…a partire dalla storia del tutto particolare del luogo in cui è nato. Sua madre, incinta, insieme ad Abdul (figlio primogenito), era andata a visitare lo zio a New York. Una settimana prima di partorire aveva il volo di ritorno per l’Italia, ma le fu consigliato di rimandarlo per non rischiare di dare alla luce il figlio sull’aereo.

E così, il 22 Novembre del 2002, nacque nella Grande Mela Yunus Musah. Poche settimane più tardi, Amina e Abdul tornarono a Castelfranco insieme al nuovo arrivato.

Yunus Musah ai Mondiali con gli USA (Wikimedia Commons)

Fin da piccolo, Yunus iniziò a mettersi in mostra nel Giorgione Calcio. Quando giunse il primo giorno al campo sportivo, gli fu detto che era ancora troppo piccolo per iniziare ad allenarsi. Vedendolo in lacrime, Giulio Rinaldi (allenatore) si convinse ad invitarlo in gruppo. Pur essendo il più piccolo, risultava praticamente imprendibile negli strappi e nel club tutti erano sorpresi da quel bambino sorridente. Durante una partita di Calcio a 5 contro il Bassano Vicenza, Yunus giocò in porta. La partita finì 5 a 3 e il portiere fu il migliore in campo, non solo per le parate che fece, ma anche per i 4 gol che mise a segno.
Da Amina & Co non si parlava d’altro.

Il trasferimento della famiglia Musah a Londra

Purtroppo, nel 2010 papà Ibrahim perse il lavoro e la famiglia Musah non poteva coprire le necessità con quello che guadagnavano con Amina & Co. Quando a Ibrahim venne offerto un impiego a Londra, i Musah decisero di lasciare Castelfranco Veneto, chiudendo mestamente il supermercato e trasferendosi nella capitale inglese.

Yunus iniziò a giocare la Sunday League, ma ci mise poco a farsi notare dagli osservatori dell’Arsenal per entrare nella loro Academy. Fin da subito capì che i Gunners non erano il Giorgione: in Italia i suoi allenatori conoscevano la sua situazione familiare e passavano sempre a prenderlo prima degli allenamenti; mentre a Londra, se nessuno poteva accompagnarlo al campo sportivo, Yunus rimaneva a casa, nel suo letto, in lacrime. Per di più, non era il migliore della squadra. Questo lo aiutò a migliorare, grazie all’esempio dei genitori che non smisero mai di sacrificarsi per lui. Quando poteva, Musah era il primo ad arrivare al centro sportivo e tra gli ultimi ad andare via.

Gli sforzi vennero presto ricompensati. Con i Gunners crebbe sempre di più e, sotto gli ordini di Ljungberg, vinse la Youth Premier League 18-19.
Alla fine di quella stagione Pablo Longoria, che in quel momento era DS del Valencia, lo convinse a una nuova sfida. A 16 anni il “globe-trotter” si trasferì nella capitale del Turia.

A Valencia, dopo un anno di apprendistato con il Mestalla, il 13 settembre del 2020 esordì alla prima partita di campionato e divenne il giocatore straniero più giovane della stroia del club ad esordire nella Liga, a 17 anni e 9 mesi.

Come gioca Yunus Musah

Yunus, in questi anni in Spagna, ha giocato quasi sempre come mezzala nel centrocampo a tre o come esterno in un centrocampo a quattro, anche sei ha dichiarato preferire la prima opzione.
Durante le tre stagioni è partito spesso titolare e ha dimostrato sovente di avere una marcia in più. Allo stesso tempo, anche a causa di una società mal organizzata e con cambiamenti continui di allenatore, non è mai esploso del tutto e a finito il campionato perlopiù in panchina.

Ora, a vent’anni, ha deciso di tornare nel Paese dov’è cresciuto calcisticamente, per fare il salto definitivo, e insieme al connazionale Pulisic conquistare la Serie A e il prossimo mondiale, che si giocherà negli Stati Uniti e Canada.
Yunus Musah, nato da genitori ghanesi a New York, cresciuto fino ai nove anni in Italia e successivamente in Inghilterra, per che nazionale ha scelto di giocare? Il nuovo acquisto del Milan, dopo essere stato il capitano dell’under 15 inglese e aver giocato per l’under 19 dei Tre Leoni, sorprendentemente il 12 novembre del 2020 ha esordito con la maglia degli USA contro il Galles, e in Qatar è diventato il calciatore statunitense più giovane a giocare una fase finale dei Mondiali, partendo da titolare in tutte e quattro le partite.

 

Testo di Philip Supertramp, redattore per F&L e autore della pagina Facebook Il Signore della Liga.

Immagine di copertina tratta da wikipedia.