Endrick: la nuova stella del futebol brasiliano

Endrick: la nuova stella del futebol brasiliano

Novembre 23, 2023 0 Di Alessandro Sanna

Vi propongo un gioco.

Proviamo a immedesimarci in un tifoso del Real Madrid. Sono abbastanza convinto che, una delle idee più ricorrenti che passerebbero per la mente, possa essere quella di contare i giorni che ci separano dall’inizio della prossima stagione. Sì, lo so. Manca ancora tanto alla fine di quella in corso ma, il prossimo 21 luglio, Endrick Felipe Moreira de Sousa compirà il suo diciottesimo anno di età potendo così trasferirsi in Spagna dopo due anni di attesa.

Quella del classe 2006 è sicuramente una carriera nata sotto i migliori auspici. I Blancos, a suon di milioni, ben 72 tra parte fissa, variabile e tasse, non si sono fatti scappare la possibilità di tesserare l’ennesimo prodotto di un vivaio, quello del Palmeiras, che negli ultimi anni ha formato talenti come Gabriel Jesus, Danilo, ora al Nottingham Forrest, e Gabriel Veron.

L’esordio di Endrick e i primi record

Sedici anni, due mesi e sedici giorni. Questa è l’età che rende Endrick il calciatore più giovane a esordire con la maglia del Palmeiras. Ventitrè minuti nel 4-0 casalingo contro il Coritiba nell’ottobre del 2022. Dopo solo venti giorni, e dopo aver collezionato poche altre manciate di minuti, ecco che, al record appena registrato, se ne aggiunge un altro. Con la doppietta all’Athletico Paranaense, Endrick diventa anche il più giovane marcatore della storia del Verdão, capace di quei colpi che, a un’età così giovane, solamente i più grandi possono vantare.

La gestione da parte del suo tecnico, Abel Ferreira, è la chiave di una serie di prestazioni in crescendo, sia in termini realizzativi ma, soprattutto, in termini di adattamento al calcio professionistico. Un minutaggio mirato al suo graduale inserimento in una tra le squadre più forti del Sud America. Ciò ha permesso a Endrick di capire che, nel calcio attuale, il talento non è condizione sufficiente per divenire un grande giocatore.

In questo percorso, il mese di novembre che sta per concludersi potrebbe rappresentare la vera chiave di volta. Un mese iniziato con un gol capolavoro, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo nelle ultime settimane, realizzato ai danni del Botafogo. La folle rimonta da 3-0 a 3-4 è stata avviata proprio dal diciassettenne di Taguatinga. Finta di tiro, controllo orientato col ginocchio sinistro e palla in rete.

Un gioiello che gli è valso la doppietta personale e, non c’è bisogno di dirlo, un altro giro di giostra sulle copertine dei principali quotidiani brasiliani e del mondo. Dopo soli tre giorni ecco che il numero 9 del Palmeiras si ripete. La vittima è ancora una volta l’Athletico Paranaense, club al quale Endrick ha già realizzato cinque gol da quel primo sigillo da professionista poco più di un anno fa.

Le tre realizzazioni in pochi giorni non potevano passare inosservate. La convocazione in nazionale per le due gare di qualificazione al Mondiale 2026 è la diretta conseguenza di un percorso di crescita netto. Era dai tempi di Ronaldo, nei primi anni ’90, che un diciasettenne non riceveva la chiamata della Seleção.

È giusto fare paragoni?

Attaccante mancino, alto poco più di 170 cm, agile nel breve con e senza palla, progressione esplosiva e rapidità palla al piede che supera i 35 km/h. In Brasile un calciatore con queste caratteristiche non lo si vedeva da almeno vent’anni. Allo stesso tempo, per il tipo di atteggiamento mostrato in campo, aggressivo e in costante movimento, risulta essere estremamente moderno. La conformazione fisica e l’esplosività negli arti inferiori gli permettono di essere attivo anche in pressione e in fase di recupero palla.

Ma quindi a chi somiglia Endrick? La risposta è semplice: a nessuno. Non è Neymar, in quanto meno estroso e capace di dialogare molto di più con i compagni mettendosi al loro servizio. E, per conformazione fisica, non è né Adriano, né Vinicius, né Vitor Roque. Non è neppure Ronaldo nonostante del Fenomeno ne ricordi lo scatto sul breve e la progressione con il pallone. A differenza del Fenomeno, però, Endrick non è in grado di finalizzare con entrambi i piedi e non sembra avere quella creatività che contraddistingueva l’ex attaccante di Inter e Real Madrid. Inoltre, rispetto a vent’anni fa, i metodi di allenamento odierni e l’evoluzione tecnologia consentono senza dubbio di seguire maggiormente l’evoluzione fisica di un calciatore.

Fare paragoni, soprattutto con chi ha giocato in altra epoca storica, non risulta quindi molto sensato. Siamo davanti ad un ragazzo di 17 anni con ampi margini di miglioramento che dovranno, come normale che sia, essere valutati più avanti. Senza ombra di dubbio Endrick è un calciatore completo sotto vari aspetti. Fisicamente, tecnicamente e mentalmente, così come Vitor Roque, è già pronto per il calcio europeo e per imporsi in nazionale.

Cosa aspettarsi dall’arrivo in Europa?

Attualmente, con 8 reti, Endrick è il capocannoniere del Palmeiras in campionato. Primato in coabitazione con il connazionale Raphael Veiga. Un campionato avvincente, dominato in lungo e in largo dal Botafogo, riapertosi nelle ultime settimane grazie anche alla rimonta subita proprio dal Palmeiras e che vede nel Verdão forse la più accreditata favorita per la vittoria finale.

Endrick è inoltre il terzo calciatore, nel Brasileirão, per rapporto gol/minuti giocati: una rete ogni 140’. L’ipotetica frenesia, da parte del tifoso madridista, di vederlo presto al Bernabeu risulta quindi essere lecita e del tutto naturale. Ma quale sarà il suo futuro? Sarà subito lanciato nella mischia o verrà gestito diversamente?

I due scenari sono entrambi validi e realistici. La quantità di denaro speso e l’hype attorno al ragazzo possono giustificare un immediato inserimento in prima squadra. D’altra parte, però, il Real Madrid ci ha già abituato in passato a qualcosa di diverso, proprio con i brasiliani. Casemiro, Rodrygo e Vinicius sono, infatti, passati tutti e tre per un periodo di adattamento al Castilla, la seconda squadra del club.

Il tempo passa e il mese di luglio è sempre più vicino. La sensazione è che molto dipenderà dal tecnico che avrà la fortuna di averlo con sé.

 

Alessandro Sanna è un insegnante, tifoso del Cagliari ed esperto di calcio sudamericano. Ha scritto per la Rivista Sottoporta. Collabora con Carlo Pizzigoni a “La Fiera del Calcio”. Conduce su Twitch la trasmissione “BoxtoBox”ed è autore del Podcast “Que Viva el Fútbol”. Ha scritto due libri: “Fantasie calcistiche rioplatensi: Storie di fútbol tra fantasia e realtà e ¡Que viva el fútbol!: Storie, aneddoti e cronache delle più accese rivalità sudamericane”.

Immagine di copertina tratta e riadattata dall’account Instagram ufficiale di Endrick.