Il segreto meglio custodito del Girona di Michel Sanchez
Dicembre 14, 2023“Voglio inviare un messaggio di solidarietà alla gente in Ucraina e specialmente al nostro amico Julius, che ha familiari laggiù”.
Undici Marzo 2022. Il Girona stava per giocare una partita fondamentale, per la promozione in Primera División, contro il Las Palmas, e l’allenatore Michel Sanchez, nella conferenza stampa prepartita, cercava di mandare un messaggio di pace.
“Dovbyk ha ancora qualche problema con la lingua, ma grazie a Tsygankov e a Julius riesce a capire tutto”.
Un anno e mezzo dopo il Girona non è piu in Segunda División. Sorprendentemente, si trova in cima alla classifica della Liga. Michel, nella conferenza stampa prepartita contro il Rayo Vallecano, torna a parlare di Julius.
Julius Vierus non è un calciatore della squadra, bensì il magazziniere del centro sportivo La Vinya, dove vivono con le loro famiglie sia Tsygankov che Dovbyk.
Quando entrambi i calciatori ucraini arrivarono in Spagna, nessuno si sarebbe mai aspettato che sarebbero riusciti ad inserirsi così velocemente nel campionato spagnolo. Molto del rapido adattamento si deve proprio a Julius, loro connazionale, con cui spesso vengono visti per il centro sportivo. Il magazziniere li ha aiutati, fin da subito, con la lingua, e spesso viene in soccorso come traduttore delle indicazioni di Michel.
La connection ucraina al servizio di Michel Sanchez
Se il Girona è attualmente primo in Liga, molto si deve all’apporto dei due ucraini che insieme hanno messo a referto 11 gol e 8 assist. I “Gironins” hanno “approfittato” della complicata situazione in Ucraina per poter acquistare a buon prezzo due calciatori che, altrimenti, sarebbero stati molto più difficili da prendere, nonostante la proprietà del City Group, a cui il Girona fa capo, non sia nota per badare a spese. Quantomeno a Manchester.
Viktor Tsygankov è un esterno destro d’attacco, figlio d’arte. Nato nel 1997 in Israele a Nahariva, quando sua padre Vitalij difendeva i pali dell’ Hapoel Tayibe, all’età di 6 anni si trasferì a Vinnycja (Ucraina). Dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili della Dinamo Kiev, nel 2016 esordisce in prima squadra, con cui segna quasi 100 gol e vince un campionato, due coppe d’Ucraina, e tre Supercoppe. A Gennaio, con il contratto in scadenza, il Girona ha anticipato tutti i grandi club, che stavano aspettando l’estate per prenderlo a zero, e ha acquistato il 50% del suo cartellino per 5 milioni di Euro.
Qualche mese prima di Viktor, a Cerkasy nasce Artem Dovbyk. L’attaccante centrale alto 1,89, dopo essere cresciuto nel club della sua città e nel Dnipro, a 21 anni si trasferì in Danimarca (Midtyjlland e Sønderjysk) dove rimase per due anni e mezzo. Nell’estate del 2020 il ritorno in patria al Dnipro-1 dove vinse per due volte di fila la classifica capocannonieri. Quest’estate l'”Haaland Ucraino”, come da molti lo definiscono, è stato acquistato per 7 milioni (anche nel suo caso il club ha comprato il 50% dei diritti del calciatore) diventando l’acquisto più caro della storia del club catalano.
Un’intesa perfetta dalla prima giornata
Il 12 Agosto, alla prima di campionato, alla squadra di Michel tocca la difficile trasferta contro la Real Sociedad. La partita si complica al quinto minuto quando Muñoz crossa in mezzo per Kubo che, con con un rasoterra da fuori area, porta avanti i txuri-urdin.
Al 68esimo Michel decide di far esordire il nuovo acquisto Dovbik per Stuani. Tre minuti più tardi, Tsygankov prova due volte la finta sulla destra, fino a quando vede sul secondo palo il suo connazionale. Senza dubitare un istante, la mette in mezzo. L’ariete ucraino colpisce di testa, segna il suo primo gol in Spagna e regala il primo punto della stagione al Girona.
Quattro mesi piu tardi il Girona, primo in classifica, aspetta la partita della verità a Montjuic contro il Barcellona. Dopo 12 minuti Couto, con un passaggio filtrante dalla difesa, taglia la squadra di Xavi e lancia in profondità Tsygankov. L’ala destra parte in velocità e sorprende tutta la difesa blaugrana. Quando arriva davanti a Iñaki Peña tocca la palla in mezzo dove Dovbyk deve solo appoggiare in porta. Alla fine del match la capolista batte 4-2 i padroni di casa e vola a +2 sul Real Madrid (secondo) e a +7 sull’Atletico Madrid e sul Barcellona sconfitto.
Tsygankov: controversie politiche comprensibili
Viste le sue origini, l’8 ottobre, Tsygankov ha postato sul suo profilo Instagram l’immagine di una bandiera ucraina insieme ad una israeliana. Ciò sia in relazione alla guerra russo-ucraina, sia agli attacchi di Hamas che hanno dato il via ad una grave recrudescenza della guerra, altrettanto sanguinosa ma purtroppo ancor più sbilanciata per le forze in campo, fra lo Stato di Israele e i palestinesi nei territori sotto il controllo di Hamas.
Comprendiamo, per ovvie ragioni, la posizione di Tsygankov, ucraino nato e cresciuto in Israele. Nel nostro piccolo, teniamo a specificare che, chi vi scrive, si schiera contro ogni forma di guerra. Per quanto il potere taumaturgico del calcio sia molto spesso sopravvalutato, la storia di Dovbyk, Julius e Tsygankov non può far altro che trasmettere un messaggio di pace, che in questa sede veicoliamo e rilanciamo.
Testo di Philip Supertramp, redattore per F&L e autore della pagina Facebook Il Signore della Liga.
Immagine di copertina tratta da Wikipedia.